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Associazioni sportive a rischio estinzione per il taglio dei contributi regionali

Doveva essere un incontro dibattito sulle prospettive e sul futuro del volontariato sportivo, quello organizzato dalla Fidal sabato scorso al Campus Universitario di via Duse,  invece si è trasformato in una animata discussione sull’ annoso problema dei contributi alle Associazioni Sportive, praticamente azzerati, dalla Finanziaria in discussione all’ARS. Già si è passati dagli oltre  9.600.000 euro del 2011 ai 4.500.000 del 2012 con un abbattimento superiore al 50%. Oggi la Regione ha deciso che lo sport può anche fare a meno degli stanziamenti regionali  non inserendo neanche un euro sull’apposito capitolo di bilancio.  Non solo ma i funzionari regionali hanno deciso di “burocratizzare” al massimo la procedura per percepire i contributi del 2012 richiedendo alle società che hanno fatto richiesta, una super documentazione praticamente impossibile da presentare.

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Presenti all’assise,  il Presidente del Coni Sicilia Giovanni Caramazza, il Presidente della Fidal Sicilia Gaspare Polizzi e il Deputato regionale del M5S Giorgio Ciaccio e con Rosario Mazzola del Giornale di Sicilia, storica firma dell’ Atletica Siciliana, a fare da moderatore.  Affollata la platea. Dirigenti sportivi delle diverse Federazioni con Roberta Cascio, della Federazione Sport Paralimpici, in prima fila, Presidenti di Società sportive,Tecnici  e Docenti di Educazione Fisica e numerosi anche i semplici praticanti. Presenti anche due Campioni dell’Atletica Siciliana: Antonio Selvaggio e Totò Antibo.

Polizzi, nel suo intervento, ha rimarcato la difficoltà delle società di atletica a portare avanti i programmi per mancanza di risorse e ha evidenziato la scomparsa di numerose storiche Società Siciliane che hanno dato i natali sportivi a Campioni del calibro di Antibo, Arena, Sidoti, Zarcone, i gemelli Piero e Antonio Selvaggio  e tanti altri, tutte società scomparse perché travolte dalla crisi economica.

E proprio Antonio Selvaggio, adesso insegnante di Educazione Fisica, nel suo intervento ha evidenziato l’ importante  funzione sociale dello Sport , specie nei quartieri a rischio come Brancaccio dove lui è cresciuto e dove lo Sport ha avuto la capacità di salvare numerosi ragazzi che nell’impossibilità di scegliere sarebbero stati  in balia dei pericoli della strada.

Il Presidente del Coni Giovanni Caramazza, ha catalizzato le unanimi proteste provenienti da tutti i settori sportivi e ha esposto una serie di contromisure da adottare nel breve termine

“Abbiamo elaborato una legge quadro sul diritto allo sport  che ci permetterebbe di essere svincolati dall’ex Tabella H e avere una nostra contribuzione. Ma, intanto, dobbiamo risolvere al più presto il problema per questo anno sportivo, che rischia di vedere la chiusura di molte società”.

Sempre Caramazza ha manifestato anche l’intenzione di promuovere tutta una serie di proteste in caso di “sordità” da parte dell’Ars

“Si comincerà con il blocco di tutti i campionati professionistici e dilettantistici ma sono pronte anche manifestazioni davanti all’Assemblea Regionale Siciliana. “Faremo diventare Piazza Indipendenza, dove ha sede Palazzo d’Orleans, sede della regione siciliana,  un grande campo sportivo. Noi non siamo in venti, in cento o in mille: noi siamo 5 mila società sportive. Ci faremo sentire!”  ha concluso Caramazza

Ma il rischio non è solo per le attività sportive ma anche quelle sociali e ambientali che ogni anno si svolgono in tutta l’Isola.

Il Deputato Regionale Ciaccio In puro stile M5S ha elencato una serie di sprechi e privilegi che non vengono minimamente intaccati dalla Legge e ha detto che si farà carico di portare in Assemblea Regionale la sacrosanta protesta del mondo dello Sport.

Personalmente ritengo che mai come in questo caso l’unità di intenti sia fondamentale, sarebbe opportuno istituire un coordinamento tra le varie Federazione per apportare le opportune modifiche alla Legge Finanziaria. E sarebbe anche opportuno che il Coni riuscisse a farsi sentire anche nelle “stanze dei bottoni”. Giovanni Caramazza è stato chiaro. Ne prendiamo atto…staremo a vedere.

 

di Ferruccio Bono

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