News

Marcello Fiasconaro: 40 anni dal record tra emozione e ricordi

«Ogni giorno mi sento più italiano»: Marcello Fiasconaro non poteva sancire in modo migliore il legame con l’Italia e con l’Arena nel giorno del 40esimo anniversario del proprio record mondiale (ancora oggi primato italiano) degli 800 metri. “March” è stato stamane il grande protagonista della conferenza stampa di presentazione dei Campionati italiani Assoluti (26-28 luglio) su pista ospitata dalla sala Alessi di Palazzo Marino a Milano e chiusasi con un’emozionante appendice in quell’Arena dove il campione realizzò quello strepitoso 1’43”7 il 27 giugno 1973 e dove ha percorso qualche passo di corsa anche oggi.

Fiasconaro-Vanni

La platea della sala Alessi, dopo l’introduzione del moderatore Walter Brambilla, ha tributato a Fiasconaro un minuto di applausi. Lui, emozionato, ha contraccambiato prima ringraziando la FIDAL per l’invito e poi abbracciando idealmente la famiglia di Pietro Mennea: «Pietro ed io eravamo amici, lui e Sara Simeoni hanno portato in alto l’atletica italiana» ha dichiarato in buonissimo italiano nonostante la poca pratica (Fiasconaro vive in Sudafrica e parla abitualmente inglese). “March”, presente con la moglie Sally e con il figlio Luca, si è poi detto dispiaciuto che «l’atletica a Milano non abbia tante gare di vertice: l’Arena è uno degli stadi più belli del mondo, il suo “profumo” è rimasto lo stesso».

A riportare con la mente al 27 giugno di 40 anni fa, di fronte a una platea gremita di protagonisti dell’atletica del passato (da Carlo Monti a Franco Sar, da Carlo Grippo a Giancarlo Sisti,  da Marco Marchei a Letizia Bertoni, da Alberto Cova a Gaetano Erba, Gianni Perricelli, a Tiziano Gemelli e Bruno Magnani, da Andrea Nuti a Marisa Masullo e a Gabriella Buizza, moglie dell’indimenticato coach Carlo Venini), è stato il giornalista Oscar Eleni, quella sera presente all’Arena come inviato de “La Gazzetta dello Sport”: «Grazie Marcello, mi hai ringiovanito di 40 anni – le sue parole -. Quella sera finii per battere la testa dal salto che feci dopo aver assistito al record».

Nel merito dei campionati italiani Assoluti in calendario da venerdì 26 a domenica 28 luglio è entrato soprattutto il presidente della FIDAL Alfio Giomi: «L’Arena è un luogo simbolo per Milano ma anche per tutta l’atletica: la vetrina migliore per le squadre che andranno ai Mondiali di Mosca, in programma dal 10 al 18 agosto». La gara dei 200 metri maschili sarà dedicata a Pietro Mennea, gli 800 maschili alla memoria di Carlo Venini». Il presidente della federazione ha poi consegnato un premio sia a Fiasconaro sia a Carmelo Rado, colui che fu tramite fondamentale per portare “March” a correre per l’Italia e che è stato insignito della Quercia di Primo Grado.

Ufficio stampa FIDAL Lombardia

NELLA FOTO di Giancarlo Colombo, Grazia Maria Vanni presidente del comitato regionale lombardo della FIDAL e del comitato organizzatore degli Assoluti con Fiasconaro e la maglietta degli Assoluti 2013.

244px-Fiasconaro-Plachy

Un po’ di storia: il padre Gregorio era nato a Castelbuono (Pa)

Nato il 19/7/1949 a Johannesburg, era figlio di Gregorio Fiasconaro, un ufficiale dell’Aeronautica italiana abbattuto dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale e poi trasferito al campo di prigionia di Pietermaritzburg, in Sudafrica. Là, Gregorio cominciò una carriera musicale che nel secondo dopoguerra lo rese una celebrità. Divenne professore all’università di Cape Town e stimato orchestrale tanto che ancora oggi è considerato il “padre dell’opera” in Sudafrica. Il figlio Marcello, però, al pentagramma preferiva la palla ovale. E avrebbe per tutta la vita giocato a rugby in Sudafrica se l’ex discobolo italiano Carmelo Rado non l’avesse scoperto, segnalandolo poi alla FIDAL. Nebbiolo non si fece sfuggire la grande occasione. Così, l’1° Luglio 1971, “March” sbarcava in Italia con un interprete al suo fianco. Pochi giorni dopo vinceva gli “assoluti” correndo, non avendo ancora una società sportiva, con una tenuta a strisce bianco-verde da rugbista. Un mese dopo conquistava l’argento nei 400 agli Europei di Helsinki con un 45.49. Cominciava così una breve ma intensa carriera che come apice avrà proprio la serata magica dell’Arena.

 

 

Sostieni SiciliaRunning

Siciliarunning da dieci anni è al servizio dei suoi lettori. Per continuare ad informare e a informarti Siciliarunning ha bisogno del tuo sostegno. Aiutaci con un tuo libero contributo.




Potrebbero interessarti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *