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Come cambia il Mondo dei Master dal 2014

Con l’aiuto di Andrea Benatti  e Edgardo Barcella, comunichiamo nell’articolo scritto da Michelangelo Granata, le decisioni prese dalla Commissione Master giovedì 30 maggio presso la sede nazionale della Fidal e che entreranno in vigore a partire dalla stagione 2014. Ad ogni punto segue il relativo commento.

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1. Abolizione doppio tesseramento Master/Assoluto – è ufficiale, non esisteranno più discriminanti. Resta solo da sciogliere il nodo sul “nome” della categoria, ovvero se dopo i 35 tutti si chiameranno master o se resterà (come sembrerebbe suggerire l’orientamento percepito) il termine “senior”. I costi del tesseramento saranno uguali per tutti. Commento: una battaglia di civiltà che durava da anni sembra esser arrivata finalmente al capolinea. Una rivoluzione epocale, che metterà i master sullo stesso piano dei senior e grazie alla quale dall’entrata in vigore della stessa, conterà esclusivamente l’unica cosa che conta nell’atletica: i tempi e le misure. Per gli atleti in età master e la loro attività non cambierà assolutamente nulla (in relazione ai campionati individuali, di società, meeting con premi per categorie), mentre sarà finalmente vietato agli organizzatori di manifestazioni di atletica operare discriminazioni in base alla categoria, come ci si era abituati da anni.
2. Campionati Italiani su pista in sedi agevoli: il consigliere Giacomo Leone ha spiegato molto bene che non vi sono richieste da parte di città per accaparrarsi i campionati. A causa di questo, la federazione deve elemosinare di volta in volta una location. Commento: anche questo è un argomento da affrontare con decisione, visto che sulla scelta delle sedi e il conseguente svolgimento delle manifestazioni, si sono sollevate proteste da scuotere il Palazzo dalle fondamenta. Comprendiamo le difficoltà organizzative della Fidal, ma vogliamo contro-proporre delle idee, sulle quali chiederemo alla Commissione di riflettere. Perché ad esempio la Fidal (magari la Commissione stessa) non si fa promotrice di proporre delle sedi, e poi non lavori per convincere le società o gli Enti (Fidal, Comuni e Regioni) di quelle stesse sedi ad organizzare l’evento? E’ anche per questo che abbiamo proposto il “preavviso” di due anni per l’organizzazione dei campionati italiani. Gli italiani master non sono un costo, ma un investimento, per tutto l’indotto dovuto allo spostamento di 3000 persone, esclusi parenti ed affini. La Fidal ha diversi Uffici che potrebbero sfruttare l’evento, coinvolgere sponsor che lo garantiscano, crearci attorno l’alone di “evento” che renda felici i partecipanti, e perché no (così va il mondo), curare l’aspetto di business. L’italiano master è un evento che va valorizzato, e che può regalare molto a tutti coloro che si troveranno coinvolti. Svilupperemo meglio questa idea.
3. Campionati italiani strutturati su più giornate: sembra di non facile attuazione ma la federazione valuterà la nostra possibilità di dividere l’organizzazione della manifestazione a seconda delle categorie. Sembra ormai invece assodato che i 100 metri prevederanno da oggi ed in futuro batterie e finali. Commento: l’estensione dei campionati a più giornate (anche una sola) ha un senso per noi (e chi ce l’ha inoltrata): sgravare il carico organizzativo, e consentire i recuperi a chi si cimenta in più specialità. Naturalmente comprendiamo che, partendo già dalle difficoltà sulla scelta della sede, diventerebbe ulteriormente difficoltoso individuare soggetti che si prendano l’onere di ospitare un campionato master se questo dovesse allungarsi a 4 giorni. Se però prendiamo quello che si è detto al punto “2”…
4. Affidamento dell’organizzazione dei campionati italiani con due anni di anticipo: vedi il punto 2 e il punto 3!! Qui Edgardo sottolinea la grande disponibilità del segretario generale della Fidal Paolo Bellino, che si è impegnato perché questo avvenga almeno per gli assoluti che hanno almeno più richieste dalle città. Commento: siamo contenti che la cosa si estenda in realtà agli assoluti, anche se poi sono 4 gatti. Sugli assoluti, personalmente, per estendere a 4 giorni gli italiani bisognerebbe anche ampliare a dismisura la partecipazioni (se leggi, Paolo, valuta questa cosa) cosa buona e giusta per incentivare una grossa fetta di atleti “senior” a non abbandonare. Difficile correre batterie e finali degli 800 femminili quando le atlete sono in 7 o i 200 maschili con 9 iscritti. Più partecipazione, più festa e più spettacolo.
5. Accorpamento dei campionati di lanci invernali con quelli indoor – il consigliere Leone ha giudicato ottima l’idea ma mi ha anticipato che già nella riunione di marzo ad Ancona vi è il no della maggior parte dei lanciatori. Commento: la proposta che abbiamo portato l’abbiamo acquisita da alcuni lanciatori sulla rete. Ecco, sarebbe il caso che i lanciatori si mettessero d’accordo e facessero arrivare in Fidal una posizione condivisa sulla cosa. Comprendiamo che grazie al Grand Prix Master di lanci di fatto si sia costituita una allegra e festosa comitiva itinerante che dà senso sia agli aspetti agonistici che ad un rugbystico terzo tempo, ma parimenti la scissione di una branca dell’atletica dal resto delle discipline, potrebbe essere deleteria per tutto il movimento. Siam consapevoli che tra discipline esista di fatto già una separazione di scopi, spazi, tempi e di linguaggio, ma crearla anche in base alle sedi potrebbe alla lunga far perdere peso alle decisioni generali. Ma è solo una nostra opinione, visto che secondo noi, dovrebbero essere essi stessi a determinare il loro futuro.
6. Atleti stranieri tesserati in Italia senza limitazioni alla partecipazione all’attività master Assolutamente SI. Dall’approvazione della norma gli atleti stranieri tesserati e stanziali sul nostro territorio potranno partecipare a tutta l’attività master senza limitazioni (a patto che non abbiano un permesso di soggiorno per sport… sarebbe impari verso tutti). Commento: l’atletica master, più di qualunque altra branca di questo sport, deve essere un mondo senza confini, dove conta non la maglietta, ma l’uomo e la donna che ci stanno dentro. Poi è una scelta di grande civiltà: gli stranieri stanziali che lavorano in Italia, a causa dell’età, non hanno velleità di natura economica, fanno sport per passione. Vivono in Italia, sono tesserati in Italia, non sono professionisti, e li vediamo da anni sulle piste accanto a noi… sono in Italiani de facto. Dall’anno prossimo di diritto.
7. Attività internazionale: spronare l’EVAA ad un circuito europeo master e a rappresentative tra nazionali – punto purtroppo non toccato a causa della mancanza di tempo. Commento: su questo punto continueremo a spingere, perchè le offerte di partecipazione all’attività master devono essere molteplici. Anche quelle internazionali. Il fine ultimo è stimolare il proselitismo. Più persone praticano l’atletica, anche in età avanzata, più la ragnatela che compone questo mondo sportivo, si intensificherà, condenserà, coinvolgerà.
8. Nomine di cariche di organismi internazionali master su suggerimenti della Commissione master – la commissione valuterà le candidature e darà la propria opinione al consiglio. Commento: finalmente le candidature per le cariche internazionali potranno avere un’investitura (quasi) popolare (tramite i rappresentanti della commissione) facendole così uscire dalle logiche dello scambio di prebende e regalie. Si potrà finalmente puntare su persone cui dovrà essere riconosciuto il merito, la passione, la conoscenza di questo mondo, in modo tale che rappresenti il nostro Paese in quanto esempio di trasparenza cristallina. A noi piacerebbe tanto Lyana Calvesi… ma accettiamo suggerimenti, proposte, che poi sottoporremo all’assemblea virtuale e ai diretti interessati.
9. Visibilità dell’attività master: inadeguatezza del sito Fidal.it e rilancio delle informazioni sull’attività master – il link della pagina master nel sito Fidal verrà rimodernato con informazioni di tutti i tipi. Dalla logistica gare, ai centri fisioterapici convenzionati, alla designazione di “casa italia” nelle manifestazioni e a tutto quello che serve ai più esperti e non. Vi sarà anche un numero di telefono per necessità urgenti. Commento: chiaramente ai master, oltre che agli aspetti logistici-normativi, interessano (anzi, sono i più importanti), quelli agonistici. Servono informazioni costanti sull’attività master, sui risultati, i record, le medaglie. La Fidal dovrebbe cercare di trovare il modo di curare questo aspetto, conditio sine qua per diffondere il masterismo tra gli ex atleti (o nuovi…) over 35.
10. Visibilità dell’attività master: inserimento di una prova durante i campionati italiani assoluti – Si è avuta conferma del segretario Paolo Bellino che si farà. Quindi molto presto avremo una serie (da stabilire la specialità e la categoria, ma sulla quale avanzeremo proposte) che sia rappresentativa del mondo master all’interno dei campionati italiani assoluti. È piaciuta molto anche l’idea di Edgardo di riproporre una gara ad Handicap fra varie categorie come si vide ai mondiali master di Lahti. Commento: abbiamo ritenuto che la diffusione ed il proselitismo dell’attività master passasse attraverso due filtri: la piena partecipazione alle gare e la visibilità, conoscenza, dell’esistenza di questo mondo, e delle logiche agonistiche (e non pietistiche) che lo sorreggono. Lo sport, anche dopo i 35 anni, è sport: competizione, vincitori e perdenti. L’aver depauperato da sempre questo aspetto da parte deidecision makers è stato il grande freno alla diffusione dell’attività master nella seconda e terza età. Con la visibilità ai campionati italiani si rompe un tabù che in altre nazioni non è mai esistito. Durante i trials americani, la serie master è praticamente sempre esistita. Il riconoscimento ad una componente fondamentale e necessaria del nostro sport.
11. Da attuare nell’immediato: abolizione del divieto di partecipazione dei senior ai campionati italiani di società e alle staffette – sembra che sia quasi impossibile a livello burocratico ma il segretario Paolo Bellino ha promesso che ci proverà comunque vista la grande anti democraticità della cosa. Ovviamente dall’anno prossimo con il tesseramento unico non esisterà più questa limitazione bizantina. Commento: nel nome di questa norma, apparentemente stupida, ma che a ben guardarla nascondeva precisi intenti da parte di qualcuno non ben individuato, si sono consumate numerose ingiustizie. Pur comprendendo le difficoltà tecniche, ci sarebbe piaciuto che quanto meno le staffette potessero schierare i senior già da quest’anno. Aspetteremo.
Il commento di Edgardo – Il presidente Alfio Giomi, il primo ad intervenire al termine dello svolgimento dei lavori della commissione, ha confermato che la nostra battaglia del tesseramento unico è vinta.
Il segretario Paolo Bellino, che devo lodare per l’impegno dimostrato, ha promesso una gara master all’interno degli assoluti, la programmazione biennale dei campionati italiani assoluti, il tesseramento unico ed ha fatto anche un excursus sui WMG di Torino 2013: ebbene, la federazione, in relazione agli elevati costi di iscrizione (175 €) non ha voce in capitolo, ma essendo stato in precedenza inserito nel comitato organizzatore, ha voluto far capire che quello non è un evento legato alla sola atletica, ma bensì alla promozione dello sport in genere. Da qui il costo legato a tutte le gare che si possono fare, ai musei gratuiti, ai mezzi di trasporto gratuiti ed ad un pacco gara definito ”di valore”.
Il consigliere Giacomo Leone ha suggerito, suscitando l’approvazione dei presenti, la possibilità di premiare i medagliati ai prossimi eventi internazionali master con materiale della Fidal, che verrebbe di volta in volta integrato.
Il prof Dino Ponchio ha invece lodato la trasversalità delle commissioni e dei gruppi nati (master, cadetti, corsa su strada, regolamenti ed ente di promozione sportiva). Ha promesso che la commissione si riunirà ogni volta che vi siano da deliberare importanti decisioni. Si è vociferato in quella sede che la l’apertura della pista indoor di Padova, a causa della messa in liquidazione della ditta “Mondo” (ahinoi) vincitrice dell’appalto, riceva una brusca frenata.
Molto simpatica e di valore l’idea di Frederic Peroni (assente per motivi lavorativi) di far effettuare le gare ostacoli ai master all’interno delle gare giovanili cadetti. Essendo delle medesime altezze gli ostacoli non vi sarebbero problemi e vi sarebbe inoltre la tanto auspicata integrazione di generazioni. Molto probabile che anche questo vada in porto a favore dei tanti ostacolisti master che hanno solo un paio di gare l’anno.

 

Michelangelo Granata

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2 thoughts on “Come cambia il Mondo dei Master dal 2014”

  1. Tanti bei propositi che, mi auguro, vengano realizzati. Ma in questa commissione nazionale master, appena costituita, mi accorgo che non c’è nessun esponente da Roma in giù (a parte il consigliere nazionale Leone – pugliese) e questo secondo me è un handicap per l’attività master del meridione perchè le realtà tra nord e sud sono molto diverse e variegate. Sarebbe stato opportuno inserire anche un esponente del Sud per perorare le cause e le richieste delle società meridionale. Ma comunque buon lavoro!

  2. Sarebbe stata essenziale la presenza di Pino Giordano che da sempre ha seguito l’attività dei Master per la Sicilia.
    Michelangelo Granata

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