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Yuri Floriani: a Londra il riscatto di una carriera con troppi ostacoli

E’ stata una delle più belle sorprese della spedizione azzurra di atletica alle Olimpiadi di Londra (dopo il bronzo nel triplo di Donato e in attesa delle ultime tre giornate di gare in pista). La sua “imperiosa” cavalcata nella semifinale dei 3000 siepi che gli ha spalancato le porte della finale, sarà ricordata a lungo, le sue braccia alzate all’arrivo, la sua gioia nel dopo gara, secondo dopo il campione d’Europa in carica  Mahiedine Mekhissi-Benabbad. Poi la finale dove Floriani (13° al traguardo) avrebbe voluto dare di più ma già tanto aveva dato e fatto. Una sorpresa è stata definita la prova di Floriani, una bellissima sorpresa che l’ital-atletica e noi tutti  aspettavamo  da tempo. Yuri Floriani vive con la sua famiglia (Angela Rinicella è la moglie) ad Altofonte, ed è amato dai suoi concittadini così come dai tanti palermitani che lo conoscono e lo apprezzano per la sua schiettezza e per la sua semplicità. E approfittando della sua squisita cortesia  lo abbiamo intervistato, ne è venuto fuori  un Yuri innamorato del suo sport, campione in gara e nella vita, persona dalla grande volontà, che ha saputo aspettare e che adesso si gode meritatamente il suo momento…Gli chiediamo subito di dare un voto alla sua Olimpiade e Yuri ha le idee ben chiare…

“Il voto complessivo per mia olimpiade per me e' un bell 8!! Non e' un voto alto per presunzione e nemmeno per aver raggiunto la finale..mi premio con questo voto per tutti i sacrifici che ho fatto in preparazione olimpica! Tenere alta  la concentrazione anche se le gambe non reggevano più gli allenamenti, e' stato fondamentale per realizzare questo sogno.”

Hai più volte detto che il tuo cammino in carriera è stato sempre difficile, quali i tuoi momenti peggiori puoi raccontarli brevemente…

“ Si spesso dico che la mia carriera ha avuto molti ostacoli a partire da quando ero piccolo con le difficoltà in famiglia ad accettare lo sport che praticavo,  a non riuscire a  convincere  alcun corpo militare ad arruolarmi , senza che venissero intuite  le mie vere potenzialità! Ho abbandonato la mia città, il mio allenatore per stare vicino a mia moglie e farmi allenare malvolentieri da un allenatore che mi ha fatto perdere 3 anni fondamentali della mia carierà! Poi, nel corso della preparazione Olimpica 2004,  sono stato investito  e per la mia poca convinzione non ho centrato la partecipazione a Pechino 2008. In mezzo a tutto questo,  un sacco di problemi fisici dovuti ai carichi di allenamento  poco azzeccati e alla mia poca gestione personale nel capire che forse ho sempre esagerato!”

A chi devi dire grazie per la tua bellissima Olimpiade…

“I grazie da dire sono molti ma i più grandi sono per…Gianni il mio allenatore che crede e ha sempre creduto in me…a mia moglie e alla mia piccola che mi hanno aiutato a stare tranquillo e sereno in tutta la stagione e preparazione…e alla mia famiglia, da Trento ad Altofonte, dai miei genitori che mi sono stati vicini in ogni difficoltà, ai genitori di Angela che sono perfino saliti in montagna per stare accanto a Noemi (la figlia n.d.r.) durante gli allenamenti. Per finire con Matteo Pusceddu e Marcello Marciano i due fisiterapisti che mi hanno seguito..il primo come un fratello in tutta la preparazione estiva e Marcello in quella invernale di Altofonte.Non voglio dimenticare le fiamme Gialle che mi hanno lasciato la piena tranquillità e fiducia per tutta la mia avventura.”

Quale l’aria che si respirava nel team azzurro di atletica prima e dopo il caso Schwarz…

“ L'aria che si respirava era genuina,tranquilla con la consapevolezza che le medaglie sarebbero state difficili da raggiungere tranne quella di Alex Schwarz  che era molto probabile! Il dopo non lo so perché, per fortuna, sono partito proprio il giorno dell’ orribile fatto (il doping di Schwarz n.d.r.)…non voglio nemmeno commentare perché ho schifo a parlare di queste cose e preferisco lodare la grande medaglia di Donato e dare  lui come esempio ai giovani e futuri atleti.” 

Esiste ancora lo sport pulito…

Lo sport pulito e genuino esiste "SI" e con tanta fierezza io ne sono l'esempio più limpido..sono il primo a non avere il prosciutto negli occhi per vedere che spesso e volentieri molti atleti vengono fermati ai controlli ma di questo non bisogna farne una generalizzazione perché nello sport ci sono molti atleti talentuosi e forti di natura. Per questo voglio dire ai giovani di crederci e non guardare mai gli altri risultati ma solo i propri,  che poi le soddisfazioni arrivano con molto più valore. “

A Palermo hai tantissimi fans e tanti ragazzi che ti seguono “in pista e in strada” cosa stai insegnando a loro e cosa devono imparare…

“Altofonte e tutta Palermo sono un grande bacino per l'atletica e gli anni hanno dimostrato quanti forti atleti sono cresciuti in tutta la Sicilia..io sono e sarò felice di portare avanti la mia scuola e piano piano finita la mia carriera vorrei trasmettere a tutti i bambini che correranno la mia esperienza.”

Ci sono giovani talenti a Palermo che da qui a qualche anno possono diventare i nuovi Floriani

“ Per ora alleno dei ragazzi con mio suocero Paolo Rinicella con la Marathon Altofonte e sono il loro campione e trascinatore, poi chissà!  Sicuramente un po' di aria giovane e fresca nel palermitano serve, visto che i talenti ci sono la voglia di faticare non manca,con qualche stimolo e novità in più qualche FLORIANI credo anche più forte può crescere!”

Quali i prossimi obiettivi di Floriani e quale la prossima gara che pensi si correre a Palermo…

“ I miei prossimi obiettivi sono ancora da definire..per ora ho deciso di stare  ad Altofonte e fare periodi mirati di raduno, penso che eviterò la preparazione per i campionati europei di cross e mi concentrerò per la prossima stagione in pista con i mondiali in Russia. Tutto questo sarà da definire con allenatore e Federazione.  A Palermo ora non so quando gareggerò, di sicuro correrò qualche gara in Sicilia come la Napola-Mocarta e il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono. Comunque non sono cambiato e se ci sara' qualche gara di quartiere qui in città la faro senza pretendere nulla come sempre perché i bambini hanno bisogno di me come io di loro…

Ed un grazie finale Floriani lo riserva ai suoi tifosi siciliani…”grazie a tutti per il tifo sono troppo fiero dei Siciliani!”

 

 

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