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Attilio Licciardi: a Firenze emozioni forti !

 

Raccontare le proprie emozioni dopo una gara è sempre bello, quando poi queste emozioni arrivano come un fiume in piena, dopo una gara faticosa, sfiancante e affascinante come è la maratona, ecco che le emozioni a volte diventano poesie da raccontare, da ascoltare e da condividere. E Attilio Licciardi, atleta di punta della Polisportiva Nadir (fresco M50), da Firenze è tornato con uno zaino carico di stupendi ricordi ed un personale nella distanza dei 42,195 km. di 3h.02’ e cocci (come lui stesso afferma) Soddisfazioni che lo hanno ripagato dei tanti sacrifici fatti negli ultimi mesi. E allora, abbiamo chiesto ad Attilio di raccontare le sue emozioni per farle nostre, noi che a Firenze non ci siamo stati, ma anche per fare rivivere queste emozioni a chi a Firenze ha corso. Per Attilio Licciardi, la corsa di Firenze è stata la sua seconda maratona in carriera, la prima, lo scorso gennaio a Siracusa. Ed è forse per questo che lui stesso non si definisce un maratoneta…ma una persona che ama correre…questo l’Attilio pensiero “Mi piace fare gare ogni domenica (dai 5 ai 21 km) e incontrare centinaia di attempati "ragazzi" miei coetanei di 40-50 anni che scorazzano per le vie di paesi e città della Sicilia con addosso un pettorale e un chip. Eppure la Maratona di Firenze mi ha colpito, emozionato e commosso fino alle lacrime (gli ultimi tre km sono stati tutti un pianto a dirotto, sono stati un ringraziamento gridato al pubblico, che civilmente affollava i marciapiedi e applaudiva al nostro passaggio, quasi fossimo tutti Tergat o Mutai o Baldini: "GRAZIE FIRENZE"). Un pensiero va poi all’organizzazione : “impeccabile, bel pacco gara, zona partenza-arrivo attrezzatissima di ogni cosa, rifornimenti e spugnaggi ben distribuiti con tanti e tanti volontari pronti ad assisterti e incoraggiarti; le automobili invisibili e tenute ben lontane dal percorso gara (una maratona senza l'asfissiante presenza di clacson e gas di scarico è impagabile). Inutile poi dire qualcosa sulla città, le sue piazze, i suoi monumenti, la sua architettura, le sue strade, i suoi ponti: tutte cose che fanno di Firenze una delle capitali mondiali della cultura e della civiltà. Insomma una esperienza davvero esaltante che si è conclusa con il mio personale di 3 ore 2' e cocci….. e con un abbraccio senza fine con i miei compagni di viaggio (palermitani e fiorentini)…”; Queste le emozioni di Attilio, atleta che corre per divertirsi, per stare insieme agli altri, per sfidare e per sfidarsi. In pratica l’essenza dello sport che spesso in tanti pare abbiano dimenticato. Grazie Attilio per averci fatto vivere le tue emozioni, alla prossima… 

 

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