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Antibo “bloccato” davanti i cancelli dello Stadio delle Palme. “Lei non può entrare”
Sarà forse il periodo, ma lo scherzo di Carnevale che ha subito oggi Totò Antibo, proprio ieri ha festeggiato le sue 62 primavere, è riuscito davvero bene. Peccato però che non si sia trattato di uno scherzo. Le cronache del pomeriggio (la notizia è stata riportata dal sito quotidianodipalermo.it) raccontano che il mitico Totò sia stato fermato in mattinata davanti i cancelli dello stadio delle Palme . Vito Schifani, da solerti custodi. Il mitico Totò eroe di mille battaglie in pista avrebbe voluto assistere agli allenamenti dei ragazzi, che quotidianamente, per conto delle loro società di appartenenza, frequentano l’impianto.
E’ lo stesso Antibo che racconta al quotidiano on line la sua avventura. Un Antibo tanto meravigliato quanto arrabbiato per l’ accaduto. Pare infatti che il solerte custode non abbia voluto sentire ragioni chiedendo al campione di Spalato nei 5000 e 10000 in pista, il tesserino (che avrebbe testimoniato la sua appartenenza ad una società e dunque un valido lasciapassare).
Stavolta non è servito a nulla il più classico (e stavolta quanto mai opportuno) dei “Lei non sa chi sono io”, perché pare infatti che il solerte funzionario non sapesse chi fosse Antibo, nè quello che rappresenta per il mondo dell’atletica.
Così alla “Gazzella di Altofonte” non è rimasto altro che fare dietrofront e tornare a casa.
Poco fa la pronta nota del responsabile dell’impianto di viale del Fante, il funzionario del settore sport del Comune di Palermo Sergio Sparacio, affidata ai social: ” Sono profondamente colpito ed amareggiato per quanto è accaduto al grande Totó Antibo. Si è trattato purtroppo di un malinteso con il personale dell’impianto e con la sciagurata sorte di trovare al controllo una delle poche persone al mondo che non conoscevano Totó e la sua grandezza di Atleta. Per tutto quello che ha dato all’atletica italiana non solo ha il pieno diritto di accedere allo Stadio delle Palme ma per quanto mi riguarda gli consegnerei pure le chiavi! Nell’assumermi la piena responsabilità di quanto accaduto porgo a Totó le mie più sincere e sentite scuse garantendogli che ciò che è successo non accadrà più.”
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