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Roma riabbraccia la maratona: doppietta keniana
Vittoria al maschile per Clement Kiprono Langat (2h08:23) e al femminile per Peris Jerono (2h29:29) nella 42,195 km sulle strade della Capitale
Doppietta keniana nella Acea Run Rome The Marathon, la maratona della Capitale, scattata stamattina all’alba. Al maschile il successo tra le meraviglie di Roma va a Clement Kiprono Langat, debuttante in maratona, primo sul traguardo dei Fori Imperiali con il tempo di 2h08:23. Sul podio anche il connazionale Emmanuel Naibei, secondo in 2h08:28, e l’etiope Deresa Geleta, terzo in 2h08:42. Regina delle gara femminile è Peris Jerono, vincitrice con 2h29:29 davanti alla connazionale Judith Jerubet (seconda, 2h30:50) e all’etiope Fantu Zewude Jifar che chiude terza con 2h32:02. Primo degli italiani è Michele Palamini (Gruppo Alpinistico Vertovese) con 2h22:47.
Ma al di là del risultato agonistico (che non va comunque banalizzato: non si è andati lontani dal record della manifestazione, 2h07:18, stabilito dal keniano Benjamin Kiptoo Kolum nel 2009), quel che più conta oggi è che si sia tornati a correre una grande maratona internazionale sul suolo italiano, consentendo a migliaia di runners di esprimere il proprio desiderio di cimentarsi con la prova “regina”, quella sui 42 chilometri e 195 metri. L’atmosfera irresistibile del centro storico della capitale alle luci dell’alba (con il via dato alle 6:45 dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, poi impegnata per alcuni chilometri sul percorso con l’ex maratoneta Franca Fiacconi) ha reso ancor più emozionante questo ritorno del road running di massa, per quella che è, con ogni probabilità, la prima prova non dedicata esclusivamente a corridori élite andata in scena in una grande capitale europea.
L’applicazione delle misure di contenimento del Covid-19, parte del protocollo applicato sul territorio nazionale, ha consentito a migliaia di corridori di tornare a vestire un pettorale di gara. La gioia sui volti all’arrivo, in molti casi arricchita dalle lacrime, è il segno di quanto grande, e sentita, sia stata l’attesa. Berntornata, Maratona
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