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Totò Gebbia, la sua “ricetta” per il rilancio dell’atletica in Sicilia
In una intervista rilasciata alla testata giornalistica on line sportwebsicilia.com, il candidato alla presidenza della Fidal Sicilia "detta" la sua ricetta per il rilancio dell'atletica siciliana
Ripartire dalla base, ricostruendo una classe dirigente dell’atletica siciliana, “sfruttando” competenze e specificità; la Fidal come una azienda con una gestione manageriale. Questo il “Gebbia pensiero” per ridare linfa ad un movimento vivo ma che attende nuovi stimoli, nuovi input e che mai come in questo momento storico, necessita di programmazione e rilancio.
L’occasione arriva da una intervista che il patron della maratona di Palermo, candidato alla presidenza della Fidal Sicilia, ha rilasciato alla testata giornalistica on line sportwebsicilia.com
Una volata lunga per la presidenza della Fidal Sicilia, che al momento lo vede contrapposto all’altro candidato, l’etneo Davide Bandieramonte, già sub commissario del comitato di via Marchese di Villabianca.
“C’è da ricostruire una classe dirigente nell’atletica. Negli anni passati – afferma Gebbia – ci si è affidati a delle figure espressione dell’area tecnica. La Fidal è un ente pubblico a tutti gli effetti. Nella gestione di un simile archetipo, non puoi ragionare come una ASD, ma come un’azienda“.
“Sotto l’aspetto manageriale – continua Gebbia – le relazioni sono importanti. Per quest’ultime intendo l’interposizione con gli enti pubblici, con il CONI, con la Fidal nazionale, con le Università, insomma con tutti gli stakeholders di riferimento“.
Al fianco di Gebbia in questa avventura che porterà alle elezioni del 7 marzo, figure di rilievo dell’atletica siciliana come il professore Ripa, il professore Nuccio Leonardi e il tecnico della Siracusatletica Salvo Dell’Aquila. “ “Ho accettato di candidarmi a condizione che il comitato regionale nasca con tutte le professionalità migliori che la Sicilia possa esprimere“.
Il vice presidente di Media@ punta anche sul rilancio dei raduni e sull’importanza della base.
“La Sicilia deve diventare un punto di riferimento per l’atletica nazionale. Questo passa attraverso ai raduni, con punti di riferimenti fra le aree individuate fra Palermo, Catania e Siracusa“.
Per la base Gebbia sottolinea che “bisogna investire nei piccoli centri, cercando di far impiegare il tempo libero ai ragazzi nell’atletica, attraverso la creazione di camping ad hoc“.
Importanza strategica alla promozione degli eventi, valorizzazione dei campioni di casa nostra, marketing e comunicazione, anche attraverso i social: “Così facendo arriveranno le risorse” precisa Gebbia, che sottolinea quanto sia importante puntare sui giovani e parlare il loro linguaggio“.
Qualsiasi cosa si andrà a scrivere in questo documento (programma n.d.r.) – sottolinea Gebbia – deve essere attuato. Altrimenti andiamo a casa“!
Fonte
si ringraziano per la collaborazione i colleghi di sportwebsicilia.com