Si è concluso il Sicily Ultra Tour. All’inizio un sogno, da oggi splendida realtà

Quattordici tappe,  970 chilometri circa percorsi, oltre 80 comuni attraversati, pioggia, vento, caldo e l’incomparabile bellezza del territorio siciliano, tra natura, arte, attraverso il patrimonio dell’Unesco o le vie della Magna Grecia. E’ in estrema sintesi il Sicily Ultra Tour, l’edizione zero di una “ultra” davvero speciale, voluta da Antonio Tallarita ingegnere e dirigente d’azienda, atleta con un curriculum di oltre 105 ultramaratone percorse in tutta Europa. Il  Sicily Ultra Tour, si  è concluso oggi, proprio da dove era partito, il 5 settembre, il da Gela davanti le Mura Timoleontee le fortificazioni greche della cittadina nissena. Una data  che aveva sostituito la prima stesura della manifestazione, prevista ad aprile e rinviata a causa della pandemia. 

Taormina, Acireale, Capo d’Orlando, Cefalù, Palermo, Trapani, Sciacca, Agrigento, Modica, Noto, Eraclea Minoa, Palma di Montechiaro,  sono solo alcune delle località attraversate con arrivi e partenze laddove spesso arte e cultura si fondono, regalando solo bellezza, come possono essere i parchi archeologici, i borghi, le spiagge o i palazzi del barocco.

Due gli atleti che di fatto hanno corso, la pandemia in effetti, ha un po’ stoppato quelli che erano i piani della vigilia, lasciando a casa qualcun’altro. Oltre a Tallarita, infatti Giuseppe Mirenda ha concluso il periplo sopravanzando di alcuni minuti proprio l’ingegnere gelese. Accanto a loro una squadra capitanata da Giuseppe Veletti che ha supportato l’evento, coordinando la logistica e non solo. Il resto è la festa che attende tutti stasera, festa in programma a Gela e che vedrà tra i protagonisti anche alcuni amici podisti, che in questi giorni hanno accompagnato seppur per alcuni chilometri Tallarita e Mirenda. Il resto sono ricordi e la consapevolezza che da domani sai può essere già al lavoro per la seconda edizione di Sicilia Ultra Tour, immaginando in grande.