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Covid-19: dalla pedana dei lanci alla distribuzione di mascherine…
E' la storica azienda Parolino che da marzo, ha cominciato la distribuzione di mascherine (Certificate Cee), garantendone la disponibilità in tutta Italia
Un accessorio che nelle ultime settimane cammina con noi e che è destinato a stare insieme a noi, per tanto tempo ancora, anche e soprattutto dalla fine del lockdown, da quella seconda fase che dovrebbe pian piano riportare verso una lenta ma graduale normalità. Stiamo parlando delle mascherine, croce e delizia di questa tragica emergenza sanitaria. Di loro si è detto tutto e il contrario di tutto, dalla utilità, alla funzionalità, dall’impossibilità di trovarle fino ai costi, ad inizio emergenza lievitati anche del 500 per 500 (costi poi calati) tanto che negli ultimi giorni lo stesso commissario straordinario all’emergenza Coronavirus – Domenico Arcuri – ha parlato di tetto massimo dei prezzi, con le mascherine chirurgiche che non potranno costare più di un euro. Allo studio anche un prezzo massimo per quelle più “sofisticate”.
Ma cosa si cerca nelle mascherine…sicuramente va ricercata la certificazione (a norma Cee) e la serietà delle ditte che le producono. E si perchè a causa dell’emergenza nazionale e grazie alle deroghe previste dal Decreto Cura Italia, non sono poche le aziende che in queste periodo si sono “riconvertite”, o producendo o distribuendo mascherine, che sono andate a riempire un mercato in continua richiesta.
Tra coloro che fanno dalla serietà e della “certificazione” il proprio “credo”, c’è Giusi Parolino, titolare e direttore della storica azienda Parolino srl che da un secolo opera in Sicilia, ad Agrigento. Dal mese di marzo la Parolino , più volte campionessa italiana master nel lancio del giavellotto (tanti i titoli regionali assoluti in carniere) si è messa in prima linea per aiutare il paese, e far pervenire in tutto il territorio nazionale le mascherine certificate a norme CEE, rinunciando anche a parte del proprio guadagno.
La Parolino, ha abbracciato questa nuova sfida, con la tempra e la forza e la caparbietà che mette quando sale in pedana, pronta prima ad una sfida, una gara che deve portare alla vittoria. E poi c’e la sicurezza, sulla quale Giusy Parolino ha le idee chiare: ” I certificati non sono soltanto fogli di carta come qualcuno pensa – afferma la Parolino – sono sicurezza e rispetto delle norme. Un prodotto per garantire la tutela della salute a mio modesto parere deve avere tutte le certificazioni valide e rilasciate esclusivamente dalla Comunità Europea”. Non ultimo la lotta al caro prezzo, con costi proporzionati al prodotto. Le mascherine, lo ricordiamo, si dividono in si dividono in: DPI Dispositivo di Protezione Individuale e DM Dispositivi Medici.
Info: info@parolino.com
Qualche veloce informazione da (altroconsumo.it)
Mascherine chirurgiche (per uso medico). Sono quelle mascherine rettangolari fatte di tre strati di tessuto-non-tessuto plissettato che si indossano sul volto grazie a un nasello, elastici o lacci. Devono soddisfare alcuni requisiti tecnici stabiliti per legge e passare alcuni test specifici che verificano se la mascherina blocca le goccioline contaminate da batteri. Devono avere il marchio CE. Attenzione: il decreto Cura Italia ha introdotto alcune deroghe temporanee alla normativa per aumentare la disponibilità di questi prodotti.
Maschere filtranti, dette anche filtranti facciali per la protezione individuale (da cui FFP). Si chiamano filtranti perché sono mascherine che sono realizzate in modo da bloccare il passaggio di particelle di dimensioni estremamente piccole, dell’ordine del mezzo micron, impedendo a chi le porta di inalarle. Sono dispositivi che bloccano a tutti gli effetti eventuali aerosol infetti da virus, ma anche fumi pericolosi, fibre e polveri. Queste FFP sono i veri e propri dispositivi di protezione individuale e infatti devono rispettare una normativa rigorosa. Queste mascherine hanno l’obbligo di marcatura CE e di riportare oltre al maschio CE anche il codice di quattro cifre che individua l’ente notificatore. L’efficacia filtrante viene indicata con sigle FF da P1 a P3 a seconda della capacità crescente di protezione. In ambito sanitario vengono usate le FFP2 e 3, che hanno un’efficacia filtrante rispettivamente del 94% e del 99% e sono le più indicate per bloccare i virus. La capacità filtrante della mascherina non è però infinita: dopo qualche ora di utilizzo il tessuto perde di efficacia, anche se la capacità filtrante non si annulla del tutto.