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Vito Massimo Catania e Giusy La Loggia al Liceo Regina Margherita: lezione di cuore
Con una conferenza, ha preso il via mercoledì scorso presso il Liceo Statale Regina Margherita di Palermo, il progetto di Educazione Motoria e alla Cittadinanza “Un passo alla volta. Percorsi di educazione motoria per una cittadinanza inclusiva”. Si tratta della seconda edizione, dopo quella fortunata dello scorso anno, che ha visto gli alunni, impegnati, tra l’altro, “camminare” per oltre 20 chilometri, un percorso che si è sviluppato tra le vie del sito UNESCO, la periferia sud-est della città, le riserve naturali di Monte Pellegrino e Capo Gallo e l’intero asse cittadino di via Libertà. Un’occasione per visitare, tra gli altri, alcuni luoghi simbolo di Palermo ed il sito in cui si erge l’albero di San Benedetto il Moro sul Monte Grifone.
Per la “prima” della seconda edizione i responsabili del progetto hanno voluto al tavolo dei relatori due personaggi che ben si legano a quelli che sono i dettami dell’iniziativa, vale a dire Vito Massimo Catania podista, neo Cavaliere al merito della Repubblica italiana e Giusy La Loggia, affetta da atassia, la cui storia, fatta di chilometri e chilometri percorsi spingendo la carrozzina sta ormai superando anche i confini nazionali. Tante le domande poste dagli alunni, tanta la curiosità e l’ammirazione nelle loro parole.
” Ci siamo conosciuti per caso a Barrafranca nel 2015 in un momento molto particolare – ha raccontato Giusy – perché, la carrozzina, era arrivata da poco e non è stato facile accettarla, solo dopo aver conosciuto Vito, ni sono conto che senza di essa avrei potuto seguirlo per le varie gare in giro per la Sicilia e magari correre insieme a lui. Durante la corsa quando Vito Massimo spinge la mia carrozzina – ha sottolineato Giusi – mi sento di fare parte degli stessi e provo l’emozione….come se corressi con le mie gambe”.
” Per me è un piacere stare in mezzo ai giovani, io lo sono stato vent’anni fa – ha esordito così Vito Massimo Catania. Quando gli amici sono in difficoltà, non bisogna mai abbandonarli perché l’amicizia è bella sia quando le cose vanno bene sia quando le cose vanno male. Da sempre ho cercato di aiutare le persone meno fortunate di me e lo dico perché ho dovuto combattere tante battaglie e non ho mai girato l’ostacolo, ma ho sempre cercato di saltarlo affrontandolo; spesso mi capitava d’inciampare e di farmi male, ma questo serviva per crescere e per costruire la mia corazza. Oggi – ha continuato Catania – mi reputo una persona fortunata perché Dio mi ha tolto tanto e oggi mi sta dando tanto e per questo lo ringrazio. Oggi sono pronto ad aiutare chi ha bisogno a chi soffre e vivo lo sport aiutando gli altri…in Giusy io non vedo la carrozzina lei è una persona normale come tutti gli altri non noto nessuna differenza.
Insieme Vito Massimo Catania hanno corso e percorso oltre 500 chilometri, ultima in ordine di tempo la mezza maratona di Pergusa domenica scorsa. “Abbiamo affrontato tanti ostacoli correndo (alla mezza di Agrigento attraversando la Valle dei Templi n.d.r.) neanche io so come ho fatto ma lo abbiamo fatto – sorride Vito Massimo – abbiano partecipato alla sei ore in due occasioni percorrendo più di 63 km, alla mezza maratona della Concordia, noi non ci alleniamo mai insieme (lo chiedono in tanti n.d.r.) insieme si va avanti nella diversità, non dimentichiamo che siamo delle candele accese e dobbiamo essere sempre pronti ad illuminare la vita degli altri e soprattutto di chi soffre”.
Alla fine è stato proiettato un filmato delle gare e della consegna dell’onorificenza, conferita dal Presidente della Repubblica. Tanta è stata l’emozione in sala tra i giovani e lo dimostrano le dediche che gli stessi hanno scritto nella prima pagina del libro che hanno regalato ad entrambe, dediche scritte con il cuore, così come Vito Massimo Catania e Giusy la Loggia affrontano le loro “corse”, con il cuore.