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Elezioni Fidal Sicilia: la parola ai candidati alla presidenza del comitato regionale

Sono tre i candidati alla carica di presidente del comitato regionale della Fidal Sicilia. Poltrona vacante dal marzo scorso quando l’appena eletto (è durata solo quattro mesi la sua avventura) Paolo Gozzo diede le sue irrevocabili dimissioni. Da allora sono passati tre mesi di commissariamento ad opera del colonnello Vincenzo Parrinello vice presidente della Fidal, che ha “traghettato” verso le nuove elezioni, in programma venerdì 16 giugno presso il complesso Torre Normanna a Trabia.

In lizza ci sono Salvatore Gebbia, Nicola Siracusa e Nicola Torregrossa, in rigoroso ordine alfabetico.

Abbiamo chiesto loro di rispondere a cinque domande per spiegarci meglio i motivi della loro candiatura e le linee guida del programma che vorranno adottare nel quadriennio olimpico, quello che va fatto e come va fatto…ed ecco che a pochi giorni dall’election day (che partorirà anche i 12 consiglieri) le loro risposte…buona lettura.

A)Perché ha scelto di candidarsi…

Salvatore Totò Gebbia: Dopo tutte le esperienze vissute a vario titolo nello sport, ritengo di poter contribuire con l’aiuto delle società siciliane al rilancio di questo sport nella nostra regione. Da manager avrei un approccio più tecnico e meno improvvisato nell’affrontare le varie problematiche.

Nicola Siracusa:  La decisione di candidarmi alla presidenza del Comitato Regionale Fidal è maturata solo dopo qualche tempo dalle dimissioni di Paolo Gozzo. Già prima dell’ultima assemblea molti amici da varie parti della Sicilia e di vari schieramenti anche contrapposti fra loro mi avevano pressato perché scendessi in campo, ricordo che lo stesso Gozzo me lo propose. A loro avevo detto, forse troppo frettolosamente, col senno del poi, che avevo intenzione di dedicarmi con maggiore impegno al lavoro di allenatore e  quindi non avrei avuto il tempo per assumere quella carica che richiede presenza ed efficienza. Gli eventi da tutti conosciuti mi hanno portato a rivedere questa decisione. Spero quindi che attorno alla mia figura possa coalizzarsi e compattarsi la maggior parte delle forze del movimento atletico regionale che ha bisogno, soprattutto in questo momento di crisi, di tutte le energie possibili per riprendere un cammino interrotto ormai da troppi anni. 

Nicola Torregrossa:  La mia candidatura nasce da un’esigenza improrogabile di voltare pagina nell’atletica siciliana. Nell’ultimo quadriennio si è venuta a creare una spaccatura nell’isola che non mi sarei mai aspettato. Per questo motivo ritengo che una persona che abbia le mani totalmente libere e che non abbia interessi diretti a qualsiasi livello, possa essere una buona soluzione per riuscire a creare una giunta esecutiva dalle larghe intese.

 

B) Tre punti fondamentali del suo programma…

Salvatore Totò Gebbia: Da buon sportivo sarò telegrafico : a) Maggiore collaborazione con il coni e la federazione nazionale. b) Politica di convenzioni e strategie organizzative atte ad agevolare ed ottimizzare i costi di tutte le associazioni. C) Maggiore comunicazione di tutte le attività realizzate per attirare gli sponsor privati e pubblici sul nostro mondo.

Nicola Siracusa:  Le cose da fare sono così tante che limitarsi solo a poche è impossibile. Molte fra l’altro sono collegate fra di loro. Fin quando il “prodotto” atletica non si riorganizza in tutte le sue forme, non avremo alcuna speranza o quasi di incidere sulla scuola, sugli enti locali, sui genitori  che portano i ragazzini al campo e così via. Le manifestazioni su pista sono ormai diventate quanto di meno accattivante ci possa essere. Difficoltà a reperire un numero sufficiente di giudici per la gestione delle gare, cronometraggi a volte “fantasiosi” difficoltà ad elaborare risultati e classifiche in tempo reale, poca publicità delle manifestazioni stesse, scarsa appetibilità e fruibilità. Questo fa sì che quei pochi che si avvicinano al mondo della pista se ne allontanano facilmente. Si crea pertanto un circolo vizioso molto negativo, un burn out tipico di tutte le organizzazioni in difficoltà. Una mia idea è quella di portare l’atletica in piazza e  nelle strade, questo oggi è possibile, basta vedere come il mondo della corsa su strada è l’unica branca della nostra atletica in continuo e forte sviluppo. Bisogna assecondare questo fenomeno, regolamentandolo meglio e non frenandolo assolutamente. Il mio obiettivo primo è quello di mettere il “bollino” Fidal su tutte le corse su strada che si svolgono in Sicilia. Questo si traduce nei fatti in un maggiore sostegno sia alla componente organizzativa che agli attori principali, a quegli atleti quindi che a  volte vengono vessati da alte tasse di iscrizione e da troppi numerosi impegni sportivi.

Nicola Torregrossa:  I tre punti fondamentali del mio programma  Formazione: corsi per Dirigenti, Tecnici e Giudici Gare. Reclutamento: E’ assolutamente necessario un riavvicinamento con il mondo scolastico. Proprio pochi mesi fa è uscita una nota del MIUR ove grazie ai Fondi Strutturali Europei si è attivato un PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, per agevolare interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento nelle scuole e specificatamente nei licei scientifici ad indirizzo sportivo. L’atletica non può rimanere indietro in questo frangente ed anzi dovrebbe essere in prima linea nel dialogo col mondo scolastico. La FIDAL nazionale si sta aggiornando nell’ultimo periodo parlando il linguaggio dei giovani. Mi piacerebbe tanto che anche la FIDAL regionale iniziasse a “parlare il linguaggio dei giovani” per poterli fare avvicinare come un tempo. Attività di vertice: in concomitanza con i corsi di formazione succitati è importante creare un calendario di raduni per specialità rivolto ad atleti di ottimo livello regionale e nazionale. Questo ovviamente sarà pianificato in accordo con il Fiduciario Tecnico Regionale e la sua squadra di tecnici federali che a sua volta potrà creare un calendario gare in linea con le esigenze degli atleti.

 

C) Non ci può essere atletica senza impianti sportivi e senza un’adeguata programmazione…come intende muoversi in questo campo “minato”…

Salvatore Totò Gebbia: La risposta nasce dalla sinergia che occorre attuare con Coni regionale e Fidal nazionale. Lavorando insieme e facendo sistema possiamo risolvere problematiche che finora sono sembrate irrisolvibili.

Nicola Siracusa: In Sicilia ci sono 63 campi di atletica, pochissimi praticabili e ancora di meno sono quelli omologati. In questo momento di crisi economica gli enti locali hanno poco interesse a investire sugli impianti, spesso mal gestiti o a volte abbandonati completamente. Solo compattandoci , aumentando il numero dei tesserati, raggiungendo risultati tecnici di prestigio potremo aumentare la nostra forza “contrattuale”, altrimenti tra qualche anno saremo destinati a scomparire.

Nicola Torregrossa:  Finora ho assistito, a sterili prese di posizione da parte della FIDAL regionale nei confronti delle istituzioni che hanno mostrato poca sensibilità nei confronti dell’atletica leggera e dello sport in genere. Lo stato attuale di molti degli impianti sportivi in Sicilia sono la conferma di quello che dico. Per questo motivo, auspico un cambio di rotta della giunta regionale FIDAL nel confronto delle istituzioni locali.
Per esempio una delle vie da poter intraprendere è attivarsi fin da subito tramite l’ANCI e l’Istituto per il Credito Sportivo, che anche quest’anno ha rinnovato il protocollo d’intesa che prevede l’investimento di 200 milioni di euro divisi in due plafond per costruire, ristrutturare, potenziare, modernizzare strutture sportive comunali. 
Infine per quanto concerne la programmazione, posso momentaneamente assicurare che sarà svolta seguendo i criteri della FIDAL nazionale, con il consueto supporto della squadra di tecnici federali in quota regionale.

 

D) Le prime due cose da fare una volta insediato…

Salvatore Totò Gebbia: Assegnare deleghe e compiti ad uomini all’altezza nei rispettivi campi di azione. Predisporre un calendario di attività regionali che rispondano alle esigenze del territorio.

Nicola Siracusa: Numero uno…rilanciare la macchina Fidal regionale, riorganizzando i servizi amministrativi e di supporto alle società, creando commissioni di lavoro formate non solo dai consiglieri regionali ma anche da persone che hanno volontà, esperienze e capacità di mettersi in gioco per il bene dell’atletica. Il mondo della scuola, le problematiche fiscali, il gruppo giudici gare, i comitati provinciali, la gestione dei campionati studenteschi (devono rientrare assolutamente sotto le ali della Fidal), etc. sono alcune tematiche sulle quali non si più tergiversare. Numero due…il potenziamento della attività promozionale mi sta particolarmente a cuore. I ragazzini sono il nostro futuro, senza di loro sarà sempre più difficile riempire di atleti i nostri campi. A loro e alle società giovanili bisogna dedicare interventi di sostegno economico e anche tecnico.

Nicola Torregrossa: Le priorità del comitato regionale saranno innanzitutto mettere a posto i conti ed iniziare la programmazione per la rinascita del movimento atletico in Sicilia. 
Mi sono capitati per le mani dati sul reclutamento dei giovani piuttosto allarmanti già nel 2015, sinceramente devo dire che mai mi sarei aspettato 2 anni dopo, una situazione  ulteriormente peggiorata.

 

E) Tre candidati vicini all’atletica e che continuano a spendersi per l’atletica…cosa metterà in campo del suo bagaglio personale, della sua esperienza…

Salvatore Totò Gebbia: Sicuramente oltre agli studi universitari che mi hanno permesso di conoscere metodi e modi per affrontare le problematiche dal punto di vista teorico,tutte le esperienze maturate  da atleta – dirigente – giudice di gara – cronometrista – organizzatore di eventi sportivi nazionali ed internazionali.

Nicola Siracusa:  Soprattutto la mia esperienza di tecnico che mi ha permesso di sperimentare sulla mia pelle quali sono le quotidiane difficoltà degli operatori sul campo. Ricordo fra l’altro che ormai da venti anni è più sono dirigente della più grande Polisportiva del centro-sud Italia. La mia esperienza dirigenziale non si ferma solo all’atletica, ho lavorato anche nel campo della pallavolo, del basket del sollevamento pesi. Tutto questo mi ha dato la possibilità di affrontare le problematiche con un “occhio” piú aperto alle novità positive. Conoscere le esperienze degli altri sport ci permette di trovare soluzioni, le più diverse e le più idonee ad affrontare le difficoltà del movimento atletico siciliano. 

Nicola Torregrossa:  La mia esperienza coinvolgerà il mondo dell’atletica in modo trasversale, sfruttando al massimo tutte le potenzialità in ambito comunicativo maturate negli ultimi 10 anni. Certamente la FIDAL Sicilia potrà iniziare a mettere in rete una serie di eventi internazionali già rinomati sul territorio per creare non solo sviluppo turistico endogeno, ma anche turismo internazionale, che possa apportare quel valore aggiunto al progetto “atletica in Sicilia” cui senz’altro gli Enti Locali non potranno farne a meno per il proprio marketing territoriale. Ed in ultimo sostengo che questo sia il momento per la FIDAL Sicilia di tornare a dialogare con CONI ed Enti Locali come ogni Federazione che si rispetti dovrebbe fare, non dimenticandosi che l’atletica è pur sempre la “regina degli sport”.

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Per correttezza d’informazione ricordiamo che non sono stati apportati tagli alle dichiarazioni che ci sono prevenute. Di seguito i consiglieri candidati (ricordando che le votazioni avverranno con il voto elettronico, come già avvenuto a novembre scorso):

Carlo Adamo, Luigi Bentivegna, Massimo Bianca, Giuseppe Di Natale, Ignazio Gagliardi, Marcello Giaccone, Alessandro Giambra, Giuseppe Giordano, Alberto Iemmolo, Giancarlo La Greca, Giuseppe Locandro, Enrico Pafumi, Salvatore Pisana, Giovanna Priano, Santi Rando, Gabriele Rinaldi, Vito Riolo, Maurizio Roccasalva, Antonio Siracusa, Cinzia Sonsogno, Daniele Tagnese e Nicola Torregrossa.

 

 

 

 

 

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2 thoughts on “Elezioni Fidal Sicilia: la parola ai candidati alla presidenza del comitato regionale”

  1. Voto elettronico ? solo tempo perso il presidente si sa dal giorno dopo le dimissioni di Gozzo e Siracusa

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