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La Wada chiede l’estromissione dai Giochi di Rio della Russia

Doping di Stato, un tempo in Unione Societica, oggi in Russia, come dire che poco è cambiato. La gravissima accusa, che scuote il pianeta atletica è stata lanciata oggi alla federatletica russa da un report della Wada, Agenzia mondiale antidoping, che ha anche chiesto alla Iaaf, la federazione di atletica mondiale,  di sospendere per 2 anni la Russia da tutte le competizioni, a cominciare dalle Olimpiadi di Rio, che arrivano proprio l’anno prossimo

savinovaMosca però respinge le accuse, e parla di iniziativa con “motivazione politica”, per una vicenda che peraltro non sembra confinata alle istituzioni sportive, perchè risulterebbe coinvolti i servizi russi e addirittura il Cremlino, reo di “intimidazioni dirette” verso il laboratorio antidoping. Nelle 350 pagine del report, dopo quasi un anno di indagini -ha detto Dick Pound fra i titolari dell’inchiesta- emerge “uno scandalo più grave di quanto si pensasse” perchè consapevolmente “si sono fatti gareggiare atleti che dovevano essere fermati a causa della loro positività”.

In particolare, la Wada sollecita la radiazione di 5 atleti, 4 allenatori e un dirigente. Fra cui l’oro e il bronzo negli 800 mt a Londra 2012, Marya Savinova (nella foto) e Ekaterina Poistogova.

“Quei Giochi di fatto sono stati sabotati”, Sempre la Wada, riferendosi proprio a Londra 2012, parla di Giochi sabotati. Per le manipolazioni dei test, il report chiama in causa il responsabile del centro analisi di Mosca Grigory Rodchenko, che avrebbe fatto sparire -su richiesta del ministro dello sport Vitaly Mutko- ben 1.417 flaconi con i test incriminati. Mutko ha negato ogni addebito, invitando a dimostrare che eventuali violazioni sono della federazione e non dei singoli.

A Mosca (scrive la Wada nel suo report) ci sarebbe stato addirittura un laboratorio fantasma, cui consegnare migliaia di flaconcini con i prelievi per essere esaminati prima di affidarli, eventualmente ‘ripuliti’, al laboratorio ufficiale. Ma non c’è solo l’atletica in questa storiaccia: secondo la Wada, durante i Giochi invernali di Sochi, i servizi segreti avrebbero gestito direttamente i test sugli atleti russi.

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