Brevi...di corsa

2° Duathlon di Santa Febronia: il resoconto

Patti (ME). Dopo i 65 partenti della prima edizione l’organizzatore sperava di aumentare gli iscritti, invece il loro numero si è dimezzato; ma è stato un Duathlon cross vero, su un percorso rinnovato e modificato sostanzialmente permettendo lo svolgimento di una gara bella ed entusiasmante; andiamo alla cronaca.

Duathlon La Partenza 2    Starter d’eccezione il Prof Coletta, allenatore e mentore della compianta Annarita Sidoti, che viene ricordata prima del via con grande commozione.

Partono i podisti e fra loro il più lesto nei 5 Km è un allievo di Coletta, Samuel Ceraolo del quale sentiremo parlare in un futuro non tanto lontano; Samuel impiega 18,41 e lascia a 30” Daniele di Pino, mentre terzo è Marco Giordano ad oltre 1’.

Il primo cambio è spettacolare e disciplinato, le mountain bike mordono con rabbia l’asfalto in attesa di entrare nello sterrato dove gli specialisti daranno il meglio.

Al primo passaggio il giovane e promettente Simone Laquidara, il suo primo giro alla fine sarà il più veloce di tutti i bikers 11,44, recupera l’andicap con il quale è partito e si presenta in zona transito con una incollatura di vantaggio su Aharon Lo Presti, mentre poco dietro e terzo transita Francesco la Rosa.

Fra gli individuali il primo è il barcellonese Domenico Chiofalo, più indietro Vincenzo Nicita, poi Nunzio Scolaro e Gianluca Lo Presti.

Al secondo passaggio dei bikers le cose cambiano anche se transita primo ancora Laquidara, infatti Francesco la Rosa è incollato alla sua ruota, con Lo Presti, attardato da un afflosciamento della ruota che perde circa 2’.

Al terzo passaggio si invertono le posizione del precedente giro con La Rosa in vantaggio di 5” e Lo Presti sempre a oltre 2’.

Saranno determinanti i 1500 metri dell’ultimo giro podistico; Di Pino ottimo biker, ora convertito al podismo e buon mezzofondista, parte forte e deciso; alle sue spalle Marco Giordano, campione regionale di Triathlon in carica, vorrebbe recuperare, ma il suo passo da buon maratoneta non ha l’esplosività che l’occasione richiede; deve inchinarsi al suo avversario; così come Samuel Ceraolo che può solo mantenere la terza posizione.

Gli individuali mantengono tutti la posizione conquistata con la porzione ciclistica.

Interessante le prestazioni dei tanti giovani schierati sia fra i bikers che fra i podisti, anche se le coppie formatisi quasi per caso non hanno permesso a tanti podisti di esprimersi al meglio.

Alla fine la premiazione che ha preceduto il tuffo a mare di molti atleti che hanno così trovato refrigerio al gran caldo della giornata.

Intanto si preannunzia una seconda gara sullo stesso circuito nel prossimo autunno.

da comunicato

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