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Parco Cassarà: scelta la ditta che effettuerà la bonifica
Una parte del parco “Ninni Cassarà” presto potrebbe riaprire al pubblico. La ditta che dovrà eseguire i lavori di bonifica è stata finalmente individuata attraverso una procedura di cottimo fiduciario. Si tratta della Dusty Srl di Catania, che si è aggiudicata con un ribasso d’asta del 55,22% la gara finanziata dal Comune con 17.580 euro. Il conto finale sarà di appena 9.707 euro. Un cifra tutto sommato modesta, a testimonianza di un compito sicuramente complesso e delicato ma non proibitivo: la bonifica della “zona verde”, la parte del parco dissequestrata dalla magistratura perchè ha risentito meno dell’inquinamento causato dalle sostanze tossiche illegalmente sversate nel parco.
La zona verde, per intendersi, è quella adiacente a corso Pisani che comprende il prato all’inglese e Villa Forni. La “zona rossa”, invece, è adiacente a via Ernesto Basile ed è quella su cui si è maggiormente concentrata l’attenzione del procuratore aggiunto Dino Petralia e del sostituto Alessandro Clemente che stanno seguendo il caso. Da quando il parco è stato sequestrato, ormai dodici mesi fa, la zona rossa è quella che ha destato le maggiori preoccupazioni per la salute umana: i periti vi hanno rinvenuto tracce consistenti di metalli pesanti come amianto, piombo, zinco e mercurio ma anche di sabbie vulcaniche, residui di sverniciatura e copertoni e, secondo gli ultimi rilevamenti, queste sostanze potrebbero aver intaccato anche le falde acquifere. Una volta ultimate le perizie gli inquirenti potrebbero far scattare i primi avvisi di garanzia a carico dei responsabili che hanno trasformato un polmone verde in una gigantesca discarica clandestina. Per questo la bonifica riguarderà per ora meno della metà dei 23 ettari che compongono il parco Cassarà. È bene ricordare che oltre alla zona verde e a quella rossa, c’è anche una zona gialla che fa da cuscinetto fra le due.
Il dettaglio degli interventi della Dusty comprende la rimozione, a mano e ad umido, dei materiali da costruzione contenenti amianto in frammenti e la rimozione e l’avvio allo smaltimento di rifiuti costituiti da terra e rocce contenenti sostanze pericolose, previa scarificazione del terreno a mano. Per non correre rischi, in particolare, l’amianto sarà incapsulato e inserito in sacchi speciali o confezionato con un doppio telo in polietilene per ridurre al minimo gli urti durante il trasporto. L’Asp sarà costantemente informata sulla data di inizio e di fine dei lavori e sul loro regolare svolgimento.
Fonte Italpress