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Distinzione tra EPS e Fidal…lettera aperta del Presidente del Comitato provinciale della Fidal Catania

Riceviamo e pubblichiamo questa “lettera aperta” a firma di Davide Bandieramonte, Presidente del comitato provinciale della Fidal Catania. Bandieramonte chiede chiarezza ma soprattutto mira a fare chiarezza sulla distinzione tra EPS e FIDAL che, a poco meno di un anno dalla firma della nuova convenzione, continua (più o meno volutamente) a non essere ben recepita e lasciata a troppe interpretazioni…

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Spettabile Redazione,

scrivo questa lettera perché credo sia necessario far chiarezza sulla distinzione tra EPS (Ente di Promozione dello Sport) e FIDAL.

Quotidianamente assisto, sui social network e su svariati siti web, alla pubblicazione di manifestazioni sportive (Maratone, Mezze Maratone, Corse su strada etc.) che apparentemente sembrano manifestazioni sportive agonistiche a tutti gli effetti, ma che in realtà sono eventi organizzati da società affiliate solamente ad Enti di Promozione dello Sport, e quindi dovrebbero essere promozionali.

Visto che alcuni Comitati Provinciali FIDAL non intervengono per denunciare gli illeciti che vengono commessi, mi permetto di illustrare quali sono i punti salienti per il rispetto della convenzione stipulata fra gli EPS e la FIDAL Nazionale:

  • l’area agonistica è affidata alla FIDAL e non agli EPS, per cui è importante spiegare ai tesserati EPS che, partecipando a gare sotto l’egida della FIDAL, non possono pretendere alcuna premiazione di categoria se non un’eventuale premiazione sulla classifica generale. Il perché è molto semplice: premiando le singole categorie l’attività svolta non la si ritiene più promozionale bensì agonistica.
  • hanno priorità i calendari federali su quelli degli EPS; invece si assiste alla pubblicazione di calendari EPS prima ancora che venissero stilati i calendari Federali.

Per opportuna chiarezza di quanto scrivo, la FIDAL nazionale, per evitare equivoche interpretazioni, ha emanato nell’aprile 2014 una NOTA ESPLICATIVA, che invito a leggere, dove chiaramente si evince cosa possono fare gli EPS e i propri tesserati. A tal proposito ricordo che proprio in questa Nota si legge che nessuna società affiliata EPS o Ente può organizzare circuiti con classifiche a punti e/o sommatoria di punti sia individuale che di società, perché questa è attività puramente agonistica, ma soprattutto, nessun atleta EPS può prendere parte a quella determinata  classifica.

Affinché tutto si svolga nella assoluta correttezza, invito il Presidente Regionale della FIDAL e il suo Consiglio a sensibilizzare i Presidenti Provinciali affinché si attivino per non fare trasgredire le regole, a tutela dei nostri affiliati.

Ricordo che lo scopo degli EPS non è quello di essere COMPETITOR della FIDAL ma di cooperare insieme, l’EPS per la parte promozionale e la FIDAL per la parte agonistica.

Sul tesseramento invece desidero fare dei chiarimenti:

  • il SOLO tesseramento di un atleta con un Ente di Promozione Sportiva è indicato a coloro che non interessa l’omologazione di un tempo, che non hanno velleità di classifica di categoria o di classifica sui circuiti. Questa limitazione giustifica la differente spesa di affiliazione fra una società EPS ed una FIDAL e la relativa quota di tesseramento. Chi aderisce al tesseramento FIDAL ha diritto a partecipare alle competizioni agonistiche di atletica leggera a tutti i livelli, ai Grand Prix, ai CDS e a tutte quelle manifestazioni che per tipologia solo un affiliato FIDAL può organizzare.
  • l’eliminazione del cartellino giornaliero e l’introduzione della RUNCARD permette ai “liberi” di entrare a far parte, a pieno titolo, della FIDAL a costi minimi per chi vuole fare attività agonistica.

Per rispondere a chi ha contestato l’agevolata quota d’iscrizione nelle prove di Grand Prix Regionale per gli atleti tesserati con la FIDAL Sicilia, comunico che la scelta è stata condivisa dagli organizzatori per agevolare il tesserato siciliano che partecipa al circuito.

Concludo ricordando che non ho niente contro gli EPS, ai quali va un grosso plauso per l’immenso lavoro sociale che svolgono, però, poiché da Presidente Provinciale FIDAL obbligo gli associati della mia provincia al rispetto delle regole, pretendo che in tutte le altre province i miei colleghi facciano altrettanto perché la Federazione deve essere garantista. Non ci devono essere né stupidi, né furbi.

Allego alla presente le NOTE ESPLICATIVE citate nella lettera

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