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Atletica Savoca “sfrattata” dalla pista di atletica, il grido di aiuto è forte…
L'impianto sportivo polifunzionale "Città di Savoca" è utilizzato da RFI per lavori che riguardano il doppio binario ferroviario Giampilieri - Fiumefreddo. E i ragazzi in pratica si ritrovano senza campo di allenamento. Pubblichiamo in maniera integrale la lettera aperta, pervenutaci in redazione a firma del presidente della società messinese Atletica Savoca, Manuela Trimarchi, che lancia un "disperato" grido di aiuto
L’impianto sportivo polifunzionale “Città di Savoca” è utilizzato da RFI per lavori che riguardano il doppio binario ferroviario Giampilieri – Fiumefreddo. Ee ecco che i ragazzi che prima frequentavano la pista di atletica, si ritrovano senza il campo di allenamento. Una sconfitta per tutta la comunità, in un periodo storico che vede, tra l’altro, il rifiorire di vivai con tantissimi giovani che,ammaliati dalle gesta dei vari jacobs, Tamberi e Tortu, scelgono di fare atletica.
Pubblichiamo in maniera integrale la lettera aperta, pervenutaci in redazione a firma del presidente della società messinese, Manuela Trimarchi, che lancia un “disperato” grido di aiuto.
“Martedì 9 luglio ci è giunto a mezzo pec una convocazione da parte del Sindaco di Savoca a presentarci per giovedì 11 luglio per comunicazioni inerenti l’Impianto Sportivo Polifunzionale “Città di Savoca”.
Durante l’incontro, il Sindaco ci riferiva di aver ricevuto da RFI comunicazioni che proprio RFI giorno 12 luglio avrebbe occupato anche la residuale parte, che era rimasta per gli allenamenti (solo 100 m di pista), e quindi avremmo dovuto lasciare la pista. Il sindaco ci ha, tuttavia, detto che grazie al Suo interessamento la data di uscita era rinviata a lunedì 15 luglio.
Il Sindaco ci riferiva, altresì, che entro il 31 agosto l’area provvisoria potrebbe essere pronta, area in cui dovremo svolgere gli allenamenti fino a quando sarà realizzata la nuova Pista.
A tale incontro con il Sindaco e parte dell’Amministrazione di Savoca e alla presenza del Presidente del Comitato Cittadino “Salviamo l’Atletica Savoca, Salviamo l’Atletica Leggera del Comprensorio Jonico della Val d’Agrò”, si è cercato di trovare un punto d’incontro per una futura ripresa di collaborazione per il bene dei ragazzi, della comunità sportiva e dello sport.
I ragazzi si allenano per 365 giorni l’anno e soprattutto d’estate in quanto i Campionati Siciliani Selettivi per i Campionati Italiani si svolgono nella prima settimana di settembre e a metà settembre, mentre ad ottobre si terranno tre Campionati Italiani. A settembre poi inizieranno i corsi di Atletica Leggera per il nuovo anno sportivo per i piccoli e più grandi.
Per tali motivi in questi mesi estivi noi siamo in piena preparazione.
Giova considerare, altresì, che per allenarsi d’estate i ragazzi, in quanto minorenni, fanno sacrificare le vacanze anche ai Genitori.
Allo stato attuale, pertanto, visto che l’area provvisoria non è ancora pronta e non avendo più a disposizione nemmeno quei 100 m di pista in cui eravamo stati relegati, è fondamentale potersi allenare in una struttura adeguata in vista dei Campionati suddetti. Tutto ciò per evitare di mandare in fumo anni di allenamento con conseguenze anche psicologiche sui ragazzi.
COME AL SOLITO PAGANO I NOSTRI RAGAZZI.
MA PERCHÉ?
L’Atletica Savoca in tutta questa situazione è stata l’unica a subire danni enormi da un punto di vista sportivo, tecnico-agonistico, umano, sociale, psicologico, economico e di immagine e da settembre, se non ci saranno iscrizioni, non sapremo come fare.
Oltre agli evidenti danni ai ragazzi, ci sono per la società stessa danni legati al numero crescente di abbandoni, in quanto vista la situazione in cui ci troviamo da giugno 2023, molti genitori preferiscono far praticare un altro sport dove non ci siano le stesse incertezze sul futuro.
In questo anno, i Ministri ed il Presidente della Fidal Stefano Mei, RFI e l’Appaltatore si sono spesi molto per la causa dell’Atletica Leggera comprensoriale e hanno consentito il finanziamento del nuovo Stadio dell’Atletica Leggera e dell’Area Provvisoria da noi richiesta.
È stato anche consentito il prolungamento della nostra permanenza in una parte residuale della pista (100 m) e con enormi sacrifici nostri e dei ragazzi e delle loro famiglie abbiamo portato avanti allenamenti, ovviamente non ai livelli ai quali erano arrivati i ragazzi fino a giugno 2023, tanto è vero che il livello tecnico-agonistico, nonostante alcuni acuti, è vertiginosamente calato.
Abbiamo più volte fatto presente questa situazione e richiesto aiuto, adesso, purtroppo, il tempo a nostra disposizione è ormai finito.
E ADESSO MESSI FUORI NEL MODO PEGGIORE CHE SI POTESSE IMMAGINARE.
SIAMO NEI GUAI!
NESSUNO SI E’ OCCUPATO DI NOI NONOSTANTE I NUMEROSI APPELLI.
CHIEDIAMO SE SIA CORRETTO, GIUSTO, ETICO, E MORALE TRATTARE DELLE PERSONE IN QUESTO MODO.
OLTRE ALL’IMPIANTISTICA CHE VERRÀ REALIZZATA, CI SONO LE PERSONE CHE VANNO SALVAGUARDATE.
Desideriamo ricordare a TUTTI che da un punto di vista giuridico le Associazioni e Società Sportive sono Enti Privati ma che espletano una altissima funzione pubblica e sociale. Per sviluppare lo Sport, per le sue alte funzioni sociali, lo Stato ha delegato il Coni Ente Pubblico; il Coni ha delegato le Federazioni Enti di natura mista Pubblicistica/Privatistica ed ancora molto accesa è la discussione su questi aspetti; Le Federazioni hanno delegato le Associazioni e le Società Sportive ENTI PRIVATI per sviluppare lo Sport. Però in quanto privati noi non possiamo avere nessun diritto? I Ragazzi NON HANNO NESSUN DIRITTO? C’è qualcosa che non va.
Abbiamo cercato di tenere duro ma purtroppo la mancanza dell’impianto ha inesorabilmente segnato le prestazioni dei ragazzi che avrebbero di sicuro ottenuto molti più risultati a livello regionale e nazionale.
Non sappiamo dove allenarci. Non possiamo allenarci sull’asfalto o sulla terra battuta. Abbiamo ostacolisti, velocisti, saltatori in alto, in lungo e triplisti, lanciatori, mezzofondisti e marciatori e per tutti occorre l’allenamento specifico in pista, soprattutto per tutelare la sicurezza dei ragazzi.
Per adesso i mezzofondisti ed i marciatori si allenano alle 6:00 sul lungomare di Santa Teresa di Riva dove abbiamo una postazione provvisoria in cui ci portiamo il nostro defibrillatore.
Ma per quanto tempo ancora?
SIAMO ABBANDONATI AL NOSTRO DESTINO, NONOSTANTE ABBIAMO FATTO TUTTO IL POSSIBILE PER ANDARE AVANTI e ribadiamo che la nostra società è l’Unica realtà di Atletica Leggera del comprensorio, tra l’altro realtà di alto livello, come si può evincere dai nostri risultati, e che eroga un servizio PUBBLICO E SOCIALE.
L’ATLETICA SAVOCA, SOTTO TUTTI GLI ASPETTI, NON HA AVUTO NESSUN BENEFICIO DA TUTTA QUESTA SITUAZIONE, SOLO DANNI A TUTTI I LIVELLI.
NESSUN BENEFICIO.
Abbiamo inviato un documento alla Presidente Meloni e a tutti i Ministri compresi i Presidenti dell’ARS e della Regione Siciliana, nonché all’Assessore Regionale allo Sport, ad RFI, al Prefetto di Messina e alla Questura di Messina e a tutti gli organismi Sportivi Nazionali e Regionali, per chiedere sostegno per il trasporto a Messina necessario per gli allenamenti di circa 30/40 atleti fino a Settembre.
Abbiamo chiesto un immediato intervento idoneo a tutelare i diritti della scrivente società e degli atleti, e nello specifico n. 4 trasferimenti a settimana di 30/40 atleti da Santa Teresa di Riva a Messina A/R con il Pullman, a carico di RFI o di chi se ne prenderà carico, presso il campo Cappuccini e/o Santamaria da lunedì 15 luglio fino a quando l’Area provvisoria non sarà realizzata e fruibile.
MA IN QUESTA SITUAZIONE, PURTROPPO, LE NECESSITÀ DETTATE DALLA REALIZZAZIONE DEL RADDOPPIO FERROVIARIO GIAMPILIERI-FIUMEFREDDO SONO PASSATE INESORABILMENTE SULLE VITE DI RAGAZZI INCOLPEVOLI.
SI PARLA CONTINUAMENTE DI VALORI DELLO SPORT E DELL’IMPORTANZA DI QUESTO PER I GIOVANI.
LA NOSTRA È UNA DELLE REALTÀ CHE SOFFRE ENORMEMENTE E CHE IN QUESTO MOMENTO (in pratica da giugno 2023), HA BISOGNO DI AIUTI CONCRETI.”
Manuela Trimarchi
Pres. Atletica Savoca