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FINALE ORO: A PALERMO LO SCUDETTO DELL’ORGANIZZAZIONE

L’atletica leggera è tornata finalmente a fare casa a Palermo, la città si è riappropriata di un suo diritto, essere al centro delle cronache sportive (extra calcio) e lo ha fatto nella due giorni di gare della Finale Oro dei campionati italiani di società Assoluti. Evento che ha finito con l’essere una brillante vetrina sui giovanissimi che vogliono avvicinarsi allo sport e all’atletica in particolare. Basta guardare la fila di ragazzini e ragazzine  per farsi immortalare con l’atleta del momento, quel Mattia Furlani istrionico e vulcanico così come la sua giovane età lo richiede ma al tempo stesso umile, stella nascente del salto in lungo.

Lo scudetto, quello sportivo, ha preso la via di Brescia, al femminile e Firenze al maschile, quello dell’organizzazione è invece tutto per Palermo e le società che hanno costruito l’evento (Cus Palermo e ASD Media@) passo dopo passo, ricucendo gli intoppi venutisi a creare in questi mesi, senza piagnistei né isterismi, ma con una sola medicina, il lavoro di squadra. Vincente anche la sinergia con le istituzioni, dal Comune alla Regione.  Vincente come il voucher Seesicily, l’iniziativa dell’assessorato al Turismo della regione siciliana che ha permesso a chi arrivava da oltre lo stretto di calmierare i costi del soggiorno in città, un prendi 4 pernottamenti e paghi 3, che ha lasciato spazio non solo allo sport ma anche a una veloce vacanza.

Spalti gremiti in ogni ordine di posto sia il sabato che la domenica, la Fidal servizi che ha ben collaborato con le maestranze locali, i Giudici di Gara protagonisti anche loro, nella maniera più consona a chi è da sempre chiamato a giudicare, senza farsi mai notare.  La diretta streaming, quella Rai alternata da qualche differita, il cerimoniale per le premiazioni, la zona mista. gli speaker e c’è il rischio che ci si dimentichi qualcuno. Le emozioni, neanche quelle sono mancate, come l’abbraccio tra Salvatore Antibo e il figlio Gabriele dopo la gara di quest’ultimo sui 1500. Sul campo (perché da sempre uomini da campo) il presidente della Fidal Stefano Mei che ha fatto da chioccia ai suoi atleti e  Totò Gebbia presidente della Fidal Sicilia e direttore generale del comitato organizzatore, in pratica la regia dello spettacolo.  

Stavolta il bel tempo (ci attacchiamo sempre a quello per dire che a Palermo e in Sicilia si sta bene ed è bello venire) ha lasciato il palcoscenico ad una organizzazione sul campo eccellente. Su tutti i volontari in maglia amaranto, diventati in questi due giorni, icone di ogni ripresa tv e scatto fotografico. Un lavoro continuo, preciso, attento, senza mai lamentarsi del sole che picchiava (soprattutto ieri) o di un carrello pesante da spingere. Bravi i ragazzi, le ragazze, i coordinatori. Tutti hanno adempiuto al loro ruolo, dal magazzino, agli stewart per l’accesso al campo. Tutti hanno svolto bene il loro compito (si dice così quando le manifestazione sono da ricordare) e la Finale Oro di Palermo sarà ricordata per come merita. Dopo l’Argento del 2021 e il Bronzo dello scorso anno, un ennesimo salto di qualità, atteso, voluto e riuscito, destinato ad arrivare lontano, un po’ come quei salti che ci ha regalato in queste settimane il 18enne Mattia, liberi da ogni costrizione e ben consci che quel salto di porterà ad un grande risultato. (ma)

da sinistra: Giancarlo La Greca (Vice pres. Fidal Sicilia), Stefano Mei (Presidente Fidal), Salvatore Gebbia (Presidente Fidal Sicilia)

 

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1 thought on “FINALE ORO: A PALERMO LO SCUDETTO DELL’ORGANIZZAZIONE”

  1. Gentile Amministratore, mi piace scrivere anche sul tuo giornale un pensiero che stamni ho condiviso su fb, veritiero, sentito ed assolutamente sincero e che ben si sposa col pezzo pubblicato con grande vision giornalistica.
    “Anche se spesso la punta di un iceberg ben confezionato risulta apparire come il prodotto finale (oro), è assai chiaro che l’impegno profuso dietro le quinte, l’organizzazione con la certezza dei ruoli assegnati, del lavoro e della consapevolezza di dover far bene, risulta essere la risultante del sacrificio di uomini dediti al lavoro ed al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.”
    Vincenzo Alaimo

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