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Supermaratona dell’Etna: vincono Alessandro Raiti e Gisella Beretta
«E Raiti dedica la vittoria al suo paese d’origine, Linguaglossa, e alla Romagna dove vive e si allena»
Linguaglossa (Catania) – Alessandro Raiti e Gisella Beretta vincono la XVI edizione della Supermaratona dell’Etna, rispettivamente con il tempo di 4:06:21 e 4:40:20.
La 43 chilometri che dal mare si sviluppa solo in salita, fino alla cima del vulcano attivo più alto d’Europa, è partita questa mattina alle 7.30, dalla spiaggia di Marina di Cottone (Catania), snodandosi nei centri storici dei comuni di Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, per poi arrivare all’Osservatorio Vulcanologico, sfiorando i 3.000 metri di quota.
LA GARA MASCHILE – Raiti, affiancato da Giuseppe Privitera, è partito subito velocissimo. Rimasti insieme per una trentina di chilometri, quando mancavano 5 chilometri dalla stazione sciistica di Piano Provenzana, Alessandro ha cambiato ritmo staccando il suo diretto avversario e arrivando solo in cima al vulcano. Un maratoneta che ha giocato in casa visto che è di Linguaglossa, anche se da molti anni vive a Forlì. Per questo motivo la vittoria l’ha dedicata alla sua terra d’origine, alla famiglia, e alla Romagna colpita dalle recenti alluvioni.
Queste le sue parole: «È la prima volta che corro la Supermaratona dell’Etna e l’ho trovata bellissima. Sono un maratoneta e sono abituato alla distanza anche se si tratta di una gara molto particolare. La parte più dura è l’ultima, quella che si snoda da Piano Provenzana al traguardo, perché ci sono oltre mille metri di dislivello, anche se è il tratto più spettacolare dal punto di vista paesaggistico. A chi dedico la vittoria? Al mio paese d’origine, alla mia famiglia, e alla Romagna».
LA GARA FEMMINILE – Per quanto riguarda la gara femminile, Gisella Beretta (che vive sul Lago di Como), non si è posizionata subito in testa, proprio come Raiti ha fatto la differenza a Piano Provenzana, come lei stessa racconta a fine gara.
«Sono partita “in controllo” cercando di gestire la fatica perché sapevo che gli ultimi 10 chilometri sarebbero stati impegnativi. In effetti l’ultimo tratto è il più pesante ma sono riuscita a correre alternando il cammino. Ed è in questo tratto del percorso che ho fatto la differenza; sono riuscita a riprendere la prima atleta e a batterla. Sono felicissima di avere vinto, era da dieci anni che volevo correrla e l’ho trovata spettacolare».
LA SUPERROUND TRIP – Alle ore 10.30 è partita la “sorella minore”, la SuperRound Trip, quest’anno allungata di qualche chilometro a causa della neve e del ghiaccio presenti sull’Etna che hanno impedito la discesa dai canaloni, trasformando la competizione in un’andata e ritorno sullo stesso percorso.
Ad aggiudicarsi la competizione sono stati Davide Preve con il tempo di 1:39:51 e, in campo femminile, Chiara Caminada, 2:05:04.
Gara che ha corso anche Monica Casiraghi, ultra runner e detentrice del record italiano nella 100 km, e ormai di casa in Sicilia.
Ecco che cosa ha raccontato dopo avere tagliato il traguardo ed essere giunta seconda: «È dal 2005 che vengo a correre in Sicilia. Amo la gente, il luogo, la gara. E ogni volta mi emoziono quando arrivo in cima sull’Etna. Posso dire che questa è una delle manifestazioni più belle che abbia mai corso perché parti dal mare e arrivi in cima al vulcano. E poi alla partenza vedi l’arrivo. Una competizione bellissima e organizzata in maniera impeccabile».
PODIO MASCHILE SUPERMARATONA DELL’ETNA
1 – Alessandro Raiti, 4:06:21
2 – Giuseppe Privitera, 4:10:08
3 – Roberto Gheduzzi, 4:16:26
PODIO SUPERMARATONA DELL’ETNA FEMMINILE
1 – Gisella Beretta, 4:40:20
2 – Chiara Casari, 4:46:38
3 – Manuela Andreone, 5:17:16