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Palermo oggi si è svegliata presto perché c’è la 5.30, c’è da abbracciare la città

Racconto in prosa della 5.30 la manifestazione che oggi ha svegliato "di corsa" Palermo. Un viaggio nella città sonnecchiante che si è svegliata con un sorriso

Sarà perché si corre senza vincoli, perché ci si alza all’alba per fare la cosa che più si ama, sarà perché ci si può godere appieno della propria città, sarà perchéfarlo alle 5.30 è più bello, sarà perché piace e basta.

La 5.30 ha svegliato Palermo, nel silenzio di una città ancora sonnecchiante e col sole ancora assente giustificato, in mille si sono riversati in strada; un vociare composto ma carico di allegria accompagnato dal rumore caratteristico delle scarpette che incontrano dapprima l’asfalto poi il basolato, quasi un crepitio ritmato che rompe il silenzio della notte che sta andando via. Il copione si conosce a memoria, così come gli attori che lo compongono: Luisa Balsamo e il suo staff, le bici che aprono e chiudono il torpedone, orchestrate da Giuseppe Cuttaia, un tocco di “orange” in un fiume blu, come le maglie dell’edizione 2023 della 5.30. Protagonisti assoluti i partecipanti, podisti, camminatori, amici a quattro zampe, giovani e meno giovani. Si perché la 5.30 è di tutti, non guarda età, include e non delude.

Un fiume blu che stamattina ha attraversato la città, guardando ai monumenti più noti, da Palazzo dei Normanni, alla Cattedrale, passando da piazza Vigliena, dalla chiesa della Martorana, fino alle stradine del suo ventre, con un affaccio sul mare, attraversando la “Passeggiata delle Cattive” – dove un tempo le vedove della città, volendosi tenere distanti da occhi indiscreti, solevano camminare lungo una terrazza a loro riservata.

Oggi ci siamo svegliati un po’ prima del solito, ma anche stavolta ne è valsa la pena e ogni volta, chissà perché, Palermo appare più bella, più ospitale; intanto il sole già è sorto e il teatro Massimo è pronto a riabbracciare chi ha corso, chi ha camminato, chi lungo il tragitto si è fermato per scattare una foto, per regalare un sorriso e chi è pronto per andare al lavoro e una volta tanto stamattina non ha “litigato” con la sveglia. 

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