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Riccardo Meli e Filippo Randazzo titoli italiani “pesanti” ad Ancona

Primo titolo tricolore assoluto per Riccardo Meli che nei 400 bissa il titolo Promesse di un paio di settimane fa. Secondo titolo assoluto al coperto per Randazzo è sempre lui il "signore dei salti". Alice Mangione seconda nei 400 con tanto di primato al coperto.

Una manciata di centesimi di secondo bastano e avanzano per Riccardo Meli per conquistare il titolo italiano assoluto indoor nei 400. La pista è quella “consueta e storica” del Palaindoor di Ancona. Il volto è quello di un atleta dalle infinite potenzialità che sta cominciando a raccogliere qusnto di seminato in questi anni. Appena qualche settimana fa Meli aveva conquistato il titolo sempre nel giro di pista al chiuso nella categoria Promesse; domenica il trionfo al termine di una due giorni intensa con le qualifiche in “apparente” scioltezza ed una finale col fiato sospeso da brividi, una pazzesca lotta a tre, fra Meli, Aceti e Raimondi. Meli (Fiamme Gialle), in questa occasione, è meno spregiudicato rispetto alla batteria, assesta un passaggio più comodo a metà gara, poi si mette all’inseguimento dei due battistrada e trova il guizzo per vie interne nella retta conclusiva: 46.58 il tempo che vale il primo titolo assoluto al palermitano che supera Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 46.74). Di rimonta il terzo posto di Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) con il PB indoor di 46.91, quarto Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco, 47.08) in riserva nel momento clou. Bravissimo Meli, sul tetto d’Italia.
 
Conferma la sua indiscussa leadership Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) che ad Ancona si laurea campione italiano del lungo con 7,68, il secondo titolo consecutivo in sala, ottavo in totale per il sanconese, finalista alle ultime Olimpiadi di Tokyo.   A Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) basta un salto da 7,68 per aggiudicarsi la maglia tricolore. All’ultimo salto Lorenzo Mantenuto (Atl. Gran Sasso Teramo) con 7,54 sfila la seconda piazza a Mattia Furlani (Fiamme Oro), terzo con un 7,50. Quarto a 10 centimeri dal podio, il messinese Antonino Trio (Athletic 96 Club Alperia) con 7.40.
 
Ancora nei 400 ma donne, arriva l’argento, con tanto di PB) di Alice Mangione, gara vinta da Ayomide Folorunso (Fiamme Oro). La cronaca:  la Folorunso divora la finale femminile dei 400, la azzanna, la stritola dal primo metro con la ferocia di chi insegue il gran tempo. La primatista italiana dei 400hs prende la corda in un roboante 24.02 ed è impossibile andarla a riprendere: 52.28 è la seconda prestazione italiana di sempre, superiore soltanto al 52.17 di Virna De Angelis che risale al 1996. “Ayo” si migliora di oltre due decimi (52.52 di recente a Metz) e distanzia Alice Mangione (Esercito, 52.69) ed Eleonora Marchiando (Carabinieri) terza con 52.70, tutte al primato personale al coperto.
 
Nel Peso prestazione di orgoglio per il giovanissimo Mirko Campagnolo. Il neo campione italiano della categoria Junior finisce nono “tra i grandi” con un lancio di 15.87. Quinto Riccardo Ferrara calabrese della Sezione Carabinieri, tesserato per il Cus Palermo (18.94). Nell’alto sesto posto per Ernesto Pascone (Cus Palermo) con 2.12. Campione italiano è Stefano Sottile (Fiamme Gialle) con 2.26.  Nei 60 metri piani  Nicholas Artuso (Fiamme Gialle)  si ferma alle batterie con 7.68.
 
 
I TITOLI A SQUADRE – Assegnati anche i titoli per società. Successo maschile nei Cds Assoluti per Athletic Club 96 Alperia (75 punti) davanti a Fiamme Oro (62,5) e Pro Sesto Atletica Cernusco (53), al femminile per Atletica Brescia 1950 (88 punti) su Atletica Vicentina (54) e Cus Pro Patria Milano (50). Nella classifica combinata, che sintetizza il rendimento dei tre weekend tricolori, lo scudetto al maschile è per l’Atletica Studentesca Andrea Milardi Rieti (187 punti) davanti ad Atletica Vicentina (160) e Pro Sesto Atletica Cernusco (144), al femminile è per la Bracco Atletica (189) sull’Atletica Vicentina (184) e la Studentesca Milardi Rieti (176).
 

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