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Covid: aumento contagi e varianti, zona rossa in tutta la provincia di Palermo
Dopo la città di Palermo entrano in zona rossa anche tutti i comuni della provincia. Provvedimento restrittivo anche a San Cataldo (CL) e a Marsala (TP)
Considerata la repentina evoluzione dei contagi e la diffusione delle varianti del Covid, in tutta la provincia, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha appena firmato un’ordinanza che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo. L’efficacia del provvedimento partirà da domenica 11 e cesserà giovedì 22 aprile.
Stesse restrizioni, così come richiesto dalle amministrazioni comunali e a seguito delle relazioni delle Asp, a Marsala in provincia di Trapani e a San Cataldo nel Nisseno. Anche in questo caso la durata delle prescrizioni andrà dall’11 al 22 aprile.
A integrazione del comunicato precedente, si è precisato che…
gli effetti dell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo, sono estesi anche al capoluogo. Pertanto la durata della zona rossa a Palermo (in vigore dallo scorso 7 aprile) è prolungata fino al 22 aprile.
L’ordinanza che dispone la zona rossa per la provincia di PALERMO, si è resa necessaria a seguito del rapporto trasmesso alla Presidenza della Regione dal Dipartimento regionale Asoe. Secondo tale rapporto, il dato aggiornato a venerdì 9 aprile presenta nella provincia palermitana una incidenza dei contagi pari a 246,61 ogni centomila abitanti. Come è noto, il limite fissato dalla norma nazionale è di 250 contagi ogni centomila abitanti.
La dichiarazione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando:
“Sacrifici, ancora sacrifici, derivanti dalla dichiarazione di zona rossa della città e della provincia di Palermo. Dichiarazione resa necessaria dalla situazione ospedaliera e dal diffondersi dei contagi. Dobbiamo poter tornare ad una vita normale. Per questo è necessario che rispettiamo questi divieti per potere consentire, così come è accaduto in altre parti d’Italia, di vedere scendere l’RT, di vedere riaprire le attività. Deve essere possibile tornare ad una vita normale ma, al tempo stesso, ho chiesto con molta forza al governo nazionale interventi di sostegno, di rimborso, di ristori alle famiglie ed alle attività economiche perché occorre coniugare insieme il diritto alla vita con il diritto allo sviluppo economico della nostra città e della nostra provincia. Rispettiamo queste norme, viviamo questo tempo di sacrifici. Tornerà un tempo di grande normalità anche per la nostra città e per la nostra provincia”.
da cs