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Antibo: “Grazie per tutto l’affetto”
Il messaggio "forte" del campione azzurro dopo esser stato dimesso dall’ospedale Civico di Palermo: “Se finisci al tappeto devi avere la forza di rialzarti”
“La vita a volte colpisce duro, ma l’importante è resistere ai colpi e se finisci al tappeto devi avere la forza di rialzarti”. È questo il messaggio che Salvatore “Totò” Antibo ha postato oggi sui propri profili social, dopo esser stato dimesso dall’ospedale Civico di Palermo, dove era stato ricoverato per una embolia polmonare. L’oro europeo dei 5000 e 10.000 di Spalato 1990, grande campione azzurro, ha ringraziato amici e appassionati d’atletica per la sincera ondata di affetto che ha avvertito intorno a sé nelle ultime settimane.
Antibo ha raccontato la proprie sensazioni e l’esperienza vissuta in ospedale: “Quello che ho scoperto è che non ci vuole un coraggio eroico per tornare – le sue parole – ci vuole una testarda, silenziosa, quotidiana costanza. È proprio grazie a questi eventi, stare solo in ospedale, che inizi a vedere le cose attorno con occhi nuovi, capisci la vera fiducia dalla falsità. Ho sentito la paura, quella notte non c’erano posti in terapia intensiva, ma quello che ricorderò per sempre è quel medico che mi ha rassicurato e assistito, in terapia intensiva cardiologica. Quel medico dopo 14 giorni ha perso la moglie, e nonostante avesse la moglie grave ha continuato a svolgere la sua missione di medico. Ringrazio Gesù per avermi protetto e dato il dono della vita!!! Spero tanto di tornare alla mia vita normale il più presto possibile, mi sento come un atleta che si è infortunato e che non può fare più niente, mi auguro che presto possa tornare tutto come prima. Grazie per l’affetto e la vicinanza, il vostro Totò Antibo”. Una vicinanza che tutta l’atletica italiana vuole fargli sentire: forza Totò, siamo tutti con te.