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Da lunedì 1 febbraio, la Sicilia passa in zona “arancione“

La Sicilia lascia la zona rossa per entrare in quella arancione. E’ quanto prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, che entrerà in vigore a partire da lunedì 1 febbraio.

L’annuncio arriva nel giorno in cui l’isola registra un numero senza precedenti di guariti: 2.816, tre volte il numero dei nuovi casi (944) che da alcuni giorni si mantiene ormai stabilmente sotto quota mille. I tamponi processati sono 25.461, con una incidenza di positivi pari al 3,7%. La regione resta al settimo posto per contagio in Italia insieme al Piemonte e dopo Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Lazio, Puglia e Veneto. Le vittime sono 37, che portano il totale a 3.408. Grazie al record di guariti il numero complessivo degli attualmente positivi scende a 44.267, con un decremento di 1.909 casi rispetto a ieri. Continuano a scendere anche i ricoveri ospedalieri di pazienti Covid: sono 1.584, ovvero 36 in meno, dei quali 211 in terapia intensiva (-4). La distribuzione nelle province vede Palermo ancora in testa con 291 casi, seguita da Catania 177, Trapani 141, Messina 137, Siracusa 61, Agrigento 57, Caltanissetta 53, Enna 17, Ragusa 10.
    Un altro indicatore utile viene dallo screening effettuato nelle scuole dell’infanzia, elementari e nelle prime classi della media (dove le lezioni si svolgono in presenza). Secondo i dati forniti al ministero dall’Ufficio scolastico regionale, al 25 gennaio si registra un’incidenza di alunni positivi, dello 0,27% rispetto alle 0,46% del 19 novembre scorso. Lunedì prossimo rientreranno a scuola anche i ragazzi delle classi II e III media, che in Sicilia sono 144.976.

“Abbiamo vinto, abbiamo ottenuto il risultato che volevamo. Quando abbiamo chiesto la zona rossa avevamo circa 2.000 contagi al giorno, 60-70 morti al giorno e un Rt di 1,25.

C’erano tutti gli elementi per una degenerazione dei contagi. Dal 17 al 31 gennaio abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, oggi i contagi sono più che dimezzati”. Lo ha detto Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a Titolo Quinto su Rai 3.
    “Un presidente di Regione che gestisce un’epidemia l’unico termometro che deve guardare è il numero dei morti quotidiano, l’allarme che si crea. Ho dovuto adottare la zona rossa, una scelta dolorosa e sofferta, ma il mio compito è quello di salvare vite umane. Saremmo rimasti in zona rossa se i dati non fossero scesi”. A proposito dei ‘furbetti’ del vaccino, nei confronti dei quali il Governatore ha annunciato la linea dura, Musumeci ha detto: “Mi sembra che non siano soltanto in Sicilia”.

 
La nuova mappa:

 Zona gialla: Lombardia, Piemonte, Lazio, Veneto, Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche;

Zona arancione: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano; 

Zona rossa: nessuna regione

Cosa è consentito nella zona Arancione:

Mobilità

Si può circolare dalle 5 alle 22 nello stesso Comune. E’ consentita una sola visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 chilometri dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. E’ possibile spostarsi in altri Comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Non ci si può spostare in un’altra regione, fatto salvo la possibilità di fare rientro al proprio domicilio o residenza. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. E’ necessaria l’autocerficazione per spostarsi.

Centri commerciali

Riaprono i centri commerciali. Sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.

Scuole

Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50 per cento e fino al 75 per cento degli alunni. Università aperte o chiuse su autonoma decisione dei rettori, in base all’andamento dell’epidemia.

Trasporto locale

Capienza massima al 50 per cento dei mezzi, salvo i mezzi dedicati al trasporto scolastico.

Ristorazione e negozi

Consumazioni sempre vietate all’interno di bar e ristoranti e nelle immediate adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Riaprono i negozi al dettaglio anche di generi non ritenuti di prima necessità, come quelli di abbigliamento.

Tempo libero

Restano chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aprono i centri sportivi. Resta consentita l’attività sportiva all’aperto consentita purché nei confini del proprio comune. Restano sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie. La partecipazione alle funzioni religiose è permessa.

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