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Davide Bandieramonte candidato alla presidenza della Fidal Sicilia: L’INTERVISTA…

"Serve rilancio, condivisione e forze fresche - dice Bandieramonte nell'intervista. "Non possiamo più permetterci di sbagliare; la Sicilia dell'atletica si merita di essere protagonista e non spettatrice".

A due mesi esatti dall’assemblea Regionale Ordinaria Elettiva, chiamata ad eleggere il presidente del comitato regionale della Fidal Sicilia (per il quadriennio 2021/2024) abbiamo incontrato Davide Bandieramonte, che nei giorni scorsi ha lanciato la sua candidatura. Una lunga volata che porterà al rinnovamento del comitato siciliano (dalle elezioni verranno fuori anche 12 consiglieri) commissariato da quasi tre anni. Una candidatura, quella di Bandieramonte, nata – come lo stesso ci ha detto nell’intervista – da un senso di sfiducia, percepito tra gli addetti ai lavori (dirigenti n.d.r.) verso il movimento dell’atletica leggera siciliana, ma anche dalla loro voglia di riscatto. 

Da marzo 2018 la “Sicilia dell’atletica” è commissariata, questo significa che si è potuto lavorare solo sull’ordinaria amministrazione, niente programmazione per intenderci…Da cose ripartirebbe Davide Bandieramonte.

Bisogna ripartire con la riorganizzazione delle attività tecniche. In questi anni, in cui ho ricoperto l’incarico di commissario per l’area tecnica, ho potuto lavorare solo con il Fiduciario Tecnico Regionale prof. Rosario Cannavo’. Tutto è stata incentrato nel portare avanti l’attività ordinaria e abbiamo dovuto trascurare tanti aspetti operativi che avrebbero meritato particolare attenzione. Ricostruire il Settore tecnico con esperti di comprovata qualità in grado di suggerire al consiglio regionale le migliori soluzioni; puntare sulla formazione dei tecnici soprattutto quelli del settore giovanile;  rilanciare l’attività istituzionale affinché i campionati tornino ad essere gli eventi più attesi della stagione e i raduni momenti di crescita e di confronto. 

Attività di base, come fare “entrare” l’atletica nelle scuole….

La questione torna giustamente alla ribalta nei momenti elettorali. Questo argomento andrebbe trattato soprattutto a livello nazionale ma un Presidente regionale ha la possibilità sia di sollevare la questioni a livello nazionale che dialogare con Enti locali e Istituzioni scolastiche. Mi riferisco agli uffici territoriali del MIUR, i Comuni che gestiscono le palestre delle scuole secondarie ed il CONI, ai vari livelli, che sono già inseriti in una seria di progetti sportivi.  L’obiettivo è far capire a tutti che imparare “a correre, saltare e lanciare” sono basi fondamentali per intraprendere una qualsivoglia attività sportiva agonistica e non.

Una candidatura forte la sua, che arriva dopo l’esperienza da presidente della Fidal Catania e tre anni da sub commissario della Fidal Sicilia, candidatura per molti addetti ai lavori fisiologica, siamo sicuri però che lei ha riflettuto parecchio prima di fare questo passo…quale è stato l’elemento decisivo.

La mia decisione è maturata lo scorso dicembre dopo attenta riflessione. Mi spiego meglio. Il silenzio assordante di questi ultimi mesi ha scatenato il dibattito di una porzione di dirigenti siciliani di atletica leggera. Così, quando nei giorni scorsi mi sono confrontato con alcuni di loro sulla candidatura del comandante Parrinello alla guida del Comitato nazionale,  ho percepito un senso di sfiducia verso il movimento di atletica leggera siciliano ma allo stesso tempo di una voglia di riscatto.  Questo, unitamente alle esplicite richieste di farmi portavoce della volontà di alcuni di loro, mi ha spinto a candidarmi. Le bellissime esperienze fatte alla guida del comitato provinciale di Catania e all’interno della struttura commissariale, accanto a due dirigenti navigati come Parrinello e Gozzo, sono stati  motivi in più per credere in questa mia candidatura. 

L’augurio che ad elezioni avvenute tutti si possa remare verso la stessa direzione, perché lo ricordiamo, gli ultimi due presidenti eletti hanno entrambi “abdicato”…questo può e deve insegnare qualcosa.

Le società siciliane hanno dovuto subire 3 anni di commissariamento. Una situazione che in alcuni presidenti ha lasciato il segno perché sentendosi “trascurati” dalla Federazione e non sentendosi parte integrante della “famiglia”, hanno deciso di non riaffiliare la società nel 2021.  All’Atletica siciliana serve rilancio, il più ampio coinvolgimento delle società affiliate, la condivisione delle esperienze, i consigli dei più esperti, la grinta di nuovi e freschi dirigenti, una gestione economico-finanziaria che favorisca maggiormente le Associazioni. L’esperienza insegna che non possiamo più permetterci di sbagliare. 

Capitolo impianti, quanto può essere importante una stretta collaborazione tra federazione, istituzioni e perché no, anche privati.

Gli impianti sono una nota dolente per la nostra terra. Purtroppo, c’è una geografia impiantistica che non premia molte realtà, ci sono piste di atletica comunali abbandonate o trascurate, ci sono realtà provinciali che vorrebbero la gestione diretta degli impianti ma sono prigionieri della burocrazia. Ma ci sono anche buone notizie: aumenta il numero di associazioni sportive che decidono di gestire impianti comunali; ci sono Comuni che attingono a fondi dedicati allo Sport per il rifacimento totale o parziale degli impianti; ci sono Associazioni che pensano ancora di investire nell’atletica leggera magari in strutture private polifunzionali.  E’ evidente che è difficile gestire un impianto destinato esclusivamente all’atletica leggera soprattutto ai tempi della pandemia ma penso, ad esempio, alla lodevole gestione della Duilia Barcellona con lo stadio comunale che, nel periodo estivo, è diventato un nuovo punto di riferimento per le società siciliane in quanto uno dei pochi impianti dove poter svolgere gare propedeutiche ai Campionati nazionali.

Davide Bandieramonte e il suo programma quando sarà pronto e soprattutto se sarà un programma scritto a più mani.

La mia intenzione è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di dirigenti perché è solo con il confronto e con una squadra “forte” che si possono superare momenti difficili come questo.  Ho delle idee che possono ritenersi un programma di massima e tanta buona volontà.  E’ certo che i migliori contributi verranno selezionati e confluiranno nel programma da attuare. Dopo, sarà il Consiglio regionale, la struttura tecnica e uno staff di esperti a trasformarle in progetti.

Strada e Covid. Il movimento master ha subito uno stop tanto brusco quanto inatteso…è auspicabile quest’anno (magari nella seconda parte) tornare a vedere qualche  manifestazione? Come ci si può preparare.

Il calendario invernale nazionale è stato già pubblicato, l‘attività agonistica assoluta va giustamente avanti. Non sembra, invece, possibile prima del mese di  aprile  fare delle previsioni sulle competizioni amatoriali.  Se da una parte c’è tanta voglia di correre, dall’altra c’è comunque ancora tanta necessità di tutelare gli atleti.  Il dinamismo che contraddistinguerà il prossimo Comitato regionale sono certo che ci troverà pronti e preparati nella ripartenza quando le condizioni lo consentiranno.

Fabricini, Mei, Parrinello…non vogliamo un suo pronostico ma un aggettivo per ognuno dei pretendenti alla poltrona di presidente della Fidal.

Fabricini: Instancabile  –  Mei: Combattente  –  Parrinello: Carismatico.

Atleti e tecnici siciliani sempre più “invidiati” nel resto del continente, cos’è che manca o è mancato finora per una Sicilia protagonista.

Ci sono alcune società siciliane che si sono distinte negli ultimi anni e che hanno portato in alto il buon nome della Sicilia. Diversi atleti che sono arrivati sul podio ai campionati italiani, altri che sono stati assunti nei gruppi sportivi militari come riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto. Per rendere protagonista la Sicilia, invece, è necessario rimettere in piedi un Comitato regionale che possa prendere le decisioni ed assumersi le responsabilità.   Ritengo sia più giusto, per avere una Sicilia protagonista, che il Comitato  abbia un approccio manageriale nella gestione dei progetti di atletica leggera.  Quindi, ben vengano gli studi, i piani di progetto, la definizione del budget, le verifiche di qualità e la comunicazione dei risultati ottenuti.  Perché la Sicilia si merita di essere protagonista e non semplice spettatrice.

(ma)

  • da qui fino a tutto il mese di febbraio siciliarunning aprirà una finestra sui candidati alla presidenza del comitato regionale della Fidal Sicilia. Per contatti info@siciliarunning.it 

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