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“Non fermate lo sport”. A Palermo la manifestazione contro la chiusura di palestre e piscine

Sono scesi in piazza per dire no alla chiusura di palestre e piscine e al conseguente fermo di tutta l’attività, chiusura arrivata dopo l’ultimo DPCM che di fatto ha relegato lo sport di base e gli sportivi, al ruolo di “untori” nell’era della pandemia.

I gestori degli impianti, che sono a loro volta sportivi e i fruitori degli impianti stessi non ci stanno e si sono ritrovati stamattina a piazza Verdi davanti il teatro Massimo per una manifestazione di protesta pacifica. Presenti molte delle associazioni palermitane che fanno parte delle palestre di bodybuilding, di powerlifting,  arti marziali ma anche di danza e piscine, in pratica di quelle attività sportive maggiormente colpite dal nuovo DPCM di Conte, che ha vietato lo sport amatoriale e al chiuso”.

“Nonostante siano state applicate tutte le norme, con un costo non indifferente, e nonostante non vi siano focolai accertati da diffusione di covid in palestra così come nelle piscine, il Governo nazionale e a ruota quello regionale, ci ha fatto chiudere, con buona pace per bambini ragazzi, adulti che nello sport vedono un momento di aggregazione e condivisione”. Queste le parole degli organizzatori. “Non fermate lo sport” lo slogan della mattinata, perché lo sport è salute è regole è disciplina e soprattutto è rispetto delle regole.  Gestori e dipendenti , chiedono un ristoro a tutte le perdite che avranno e che hanno avuto già nel recente passato ed una revoca del divieto imposto dal DPCM, in quanto hanno ribadito “lo sport è una parte importante e sana della nostra società”. Basti pensare che ad essere “danneggiati” dal provvedimento siano stati un po’ tutti, comprese le categorie definite fragili come anziani e disabili. 

Ad animare la mattinata, esibizioni di karate e taekwondo all’ombra del teatro Massimo con la frase scolpita sul frontone “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita” chiamata più che mai a fare riflettere.  A chiusura, dopo gli interventi di rito, il flash mob con i manifestanti che, come vittime di un plotone di esecuzione, si sono stesi per terra rimanendo immobili per qualche minuto. Una rappresentazione dello sport che muore, ricordando alla fine, con un applauso liberatorio che invece lo sport è  vita. 

Le foto della manifestazione nella pagina FB siciliarunning

 

 

 

 

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