Interviste Racconti Editoria
Diario della Corsa…con la 10a Strapuntese
Dopo averci mostrato le bellezze naturali dei boschi dell’Etna, i panorami straordinari della Timpa di Acireale e il bel barocco di Militello in Val di Catania, il Grand Prix Provinciale di corsa 2017 fa tappa in un parcheggio di San Giovanni La Punta…
Sono le otto e ci troviamo nello spiazzo adiacente la bella villa del paese etneo che più volte ha ospitato al suo interno i podisti del Grand Prix. Il tempo non è dei migliori. Il forte vento che al momento si abbatte sul parcheggio, rende difficoltose le operazioni di collocamento del gazebo sotto il quale si posizioneranno cronometristi e giudici. Appare al momento impossibile anche l’installazione del cosiddetto “gonfiabile” che si rischia possa trasformarsi in “volabile”. Sotto dei piccoli “portici” laterali al parcheggio, bene al riparo c’è invece Giuseppe Miraldi che ha prontamente iniziato la distribuzione dei pettorali alle società sportive. Il presidente FIDAL Sciuto e il presidente della Fiamma San Gregorio Di Mauro provvedono alla collocazione delle transenne che delimiteranno il circuito nella zona di arrivo e la presenza dei Vigili Urbani sarà garanzia di sicurezza per i podisti.
Il vento non accenna a placarsi e solo dopo vari tentativi il gonfiabile sembra essere in posizione corretta. Giuseppe Sciuto chiama alla partenza donne e uomini over 60 che saranno i protagonisti della prima batteria. Il giudice Granata con la pistola in pugno, mentre il gonfiabile ondeggia sopra le nostre teste, rivolge ai concorrenti la frase di rito “ai vostri posti” e spara, come sempre a salve.. Il percorso propone immediatamente una doppia svolta a destra e una discesa di almeno 150 metri. Renato Lo Faro (A.s.d. Atletica Fortitudo) a fronte del suo nome cerca subito di “illuminare” la gara e con uno scatto perentorio si pone subito in testa al gruppo. Uno “stuolo” di fanciulle “capitanate” da Suelen Spitaleri (S.A.L. Catania) è al suo seguito. Io sono più indietro in compagnia “dell’imbattibile” Francesco Novello (A.s.d. Puntese) che forse è stato sorpreso dallo scatto di Renato. La discesa non è ripidissima ma invoglia all’accelerazione, le energie sono ancora “fresche” e tutti ci lanciamo “a folle”. Termina la “calata”, con una doppia svolta a “zig e zag” ci ritroviamo in una stradina stretta e si “sgomita” un poco. Novello non è un “novellino” né uno sprovveduto, mi affianca e inizia con prudenza il recupero sui “fuggitivi”. Giriamo a sinistra, la strada è molto larga e Renato, ancora battistrada, si butta a destra sbagliando traiettoria, non capisce che la successiva svolta è di nuovo a sinistra; allunga così la sua strada di quel tanto che consente alle ragazze di recuperare su di lui. L’esperto Novello inizia progressivamente ad avvicinarsi a Lo Faro, qualche ragazza “prende il volo” e la strada inizia a salire. La facile e veloce discesa iniziale si è “trasformata” in ripida e faticosa salita. Assisto “in diretta” allo scontato sorpasso di Lo Faro da parte di Novello. Le ragazze si danno battaglia “alla grande” ma Suelen sembra poter controllare la situazione. Con il periplo del parcheggio termina il primo giro, ma nel frattempo il gonfiabile è stato definitivamente abbattuto dal vento e i giudici trasformatisi in vigili urbani hanno deviato il percorso dei podisti. Ritroviamo la discesa e si potrebbe prendere fiato, ma Renato non vuole perdere contatto da Novello che a una a una sta recuperando su tutte le donne. Io cerco anche a distanza di non perdere definitivamente la scia della coppia di testa della mia categoria. Il secondo giro si consuma in questi termini e anche se il “mio Garmin” con il suo “biiip” mi vorrebbe segnalare il ritmo di gara, io non me ne preoccupo, sono concentrato sugli avversari. Ma la mia “concentrazione” è vana: Lo Faro perde terreno da Novello ma non cede “di schianto” e anzi nel terzo e ultimo giro vedo Renato ancora allontanarsi. Novello si aggiudica la batteria superando anche Suelen che vince tra le “femminucce” precedendo Daria Bonfiglio della Virtus Acireale e Giovanna Giorgianni della S.A.L. Catania. Sull’ultima salita io vado un poco “in riserva” ma concludo senza problemi. La batteria termina con un incertissima volata per la penultima posizione con Giuseppe Ventura (A.s.d Fiamma San Gregorio) che precede al “fotofinish” (se ci fosse) di qualche “millimetro” Roberto Giammusso (A.s.d. Puntese).
Archiviata la prima batteria e archiviato definitivamente il gonfiabile, si dà il via alla seconda batteria: giovani uomini fino ai 59 anni. La corsa “vive” di alcuni “duelli” di categoria a centro gruppo, come quello tra i cinquantenni Luciano Ulisano (Atl. Linguaglossa) e Angelo Numa La corsa per la vittoria “generale” è invece senza storia: i passaggi al primo dei cinque giri previsti corrispondono esattamente all’ordine di arrivo finale con il giovanissimo Alberto Amenta della Libertas Scicli che col tempo di 19’e 12” si aggiudica la decima edizione della Strapuntese. Alle sue spalle al 2° posto il “molto meno giovane” Domenico Lo Faro (A.s.d. Puntese) e terzo Flavio Lumia (A.s.d. Virtus Acireale). La seconda batteria si conclude dopo alcune telefonate a “Chi l’ha visto?” per rintracciare Michelangelo Testa (A.S.D. Jonia Giarre) che con il suo arrivo si fa carico di chiudere la fila dei concorrenti.
La decima edizione della “Strapuntese” va in archivio, ma la conclusione della “storia” del Grand Prix 2017 è fissata per il 10 Dicembre p.v. in piazza Vincenzo Bellini di fronte all’omonimo Teatro, “tempio della lirica” catanese. Certamente lì la “musica” sarà un’altra.
Remigio Di Benedetto