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RomaOstia: l’organizzazione interviene sulla vicenda danneggiamenti e furti

 
Come è noto a tutti la giornata di sport e di festa di una cinquantina di atleti della RomaOstia 2017 è stata rovinata da danneggiamenti e furti subiti dalle loro automobili e dai pullman privati lasciati incustoditi. Gli organizzatori ci tengono a far sapere di essere estremamente dispiaciuti per quanto accaduto.
Dopo simili episodi incresciosi accaduti lo scorso anno, erano state allertate le autorità competenti richiedendo un intervento per avere un maggiore controllo dei parcheggi. I controlli quest’anno sono stati effettivamente incrementati ma, evidentemente, purtroppo comunque non sufficienti.
Ovviamente si tornerà anche in futuro a sensibilizzare le autorità su questo aspetto sollecitando il loro supporto per una  maggiore garanzia di sicurezza.
Come organizzatori di questo amato e noto evento è altresì nostro compito invitare tutti a considerare che le ampie aree adibite al parcheggio sono spazi pubblici per i quali il comitato organizzatore non può assumersi alcuna responsabilità per eventuali danni e furti ai mezzi privati, cosi come anche riportato nel foglio informazioni a disposizione di tutti gli atleti (depliant informativo presente all’interno della busta con il pettorale e a disposizione sul nostro sito in tre lingue: italiano, inglese e francese).
 Quando alla RomaOstia accadono dei problemi, il comitato studia le possibili soluzioni per evitare di  limitare (e laddove possibile, superare) il problema. Cosa fare in questa situazione di danni e furti ai mezzi privati quindi?
Ci siamo presi qualche giorno per riflettere e ovviamente abbiamo un anno a disposizione per lavorare per migliorare la situazione per l’edizione 2018 ma intanto, nello spirito di comunicazione aperta che ci contraddistingue, è bene condividere alcune riflessioni:
 Il comitato organizzatore della RomaOstia è chiamato a proporre ed attuare soluzioni che possano essere valide per la generalità degli utenti dell’evento. Laddove un atleta effettua una scelta diversa da quella proposta dagli organizzatori, ovviamente il comitato non risponde per la scelta effettuata dall’individuo (o dal gruppo di individui).
Quello che è stato sempre consigliato e che gli organizzatori continueranno a suggerire anche nelle prossime edizioni della RomaOstia,  è di usare:
– il trasporto pubblico per raggiungere l’area partenza e per rientrare a Roma,
– il servizio di deposito e trasporto borse offerto dalla nostra organizzazione. Per chi alloggia negli hotel convenzionati con la RomaOstia è inoltre disponibile un servizio di navetta e trasporto borse fornito dagli alberghi stessi al costo di 12 euro a persona.
 Il trenino “Freccia del mare” è perfettamente integrato con le linee metropolitane, ben collegando quindi il litorale di Roma con il cuore della città. Rispetto alla scarsa frequenza dei treni e alle relative difficoltà riscontrate nelle passate edizioni della RomaOstia, il servizio è stato potenziato nella giornata della nostra manifestazione proprio per fronteggiare il flusso di persone che terminano la gara e rientrano in città.
A supporto dell’uso di questo mezzo di trasporti, Atac inoltre ha messo a disposizione del personale per la vendita dei biglietti (costo: 1 euro e 50 centesimi) sia presso l’expo RomaOstia che presso la stazione ferroviaria Cristoforo Colombo situata a centro metri dal traguardo della RomaOstia.
Aggiungiamo che il nostro suggerimento di usare il mezzo pubblico, è finalizzato anche a limitare il congestionamento del traffico ad Ostia cercando quindi di contenere il disturbo ai residenti del litorale, sia in termini di inquinamento atmosferico che acustico.
L’uso del servizio RomaOstia di trasporto e deposito borse, curato dalla nostra organizzazione in collaborazione con la società Bartolini, viene gestito con la massima attenzione e fino ad oggi mai nessuno ha lamentato di aver subito furti; ovviamente confidiamo e lavoriamo per mantenere questo trend positivo anche nei prossimi anni!
I colori delle borse, il numero di camion, il cartoncino che riporta il numero di pettorale, l’area delimitata da transenne e con accesso esclusivo del personale autorizzato … questi e molti altri sono gli elementi a supporto della nostra macchina organizzativa.
 Esistono altre soluzioni oltre alla nostra proposta standard composta da “trenino + trasporto/deposito borse”?
 
In questi giorni ce ne sono state proposte varie, alcune piuttosto bizzarre. Ovviamente in generale il nostro paternalistico suggerimento è di non lasciare incustoditi né nelle borse né quantomeno sui mezzi pubblici/privati oggetti di valore.
 
Ad ogni modo, la principale proposta è stata quella di instituire un servizio di sorveglianza privata.
Ma è lecito chiedersi:
La legge permette un servizio di sorveglianza privata su suolo pubblico?
Qual è l’effettivo potere di intervento della vigilanza privata in caso di flagranza di reato?
Andrebbe delimitata l’area da sottoporre a sorveglianza.
Delimitare un’area vorrebbe dire limitare il numero degli aventi diritto.
Come individuare gli aventi diritto? In ordine di prenotazione o in maniera inversamente proporzionale alla distanza dal luogo di abitazione?
Chi controllerebbe i requisiti? Come definire il numero di personale che dovrebbe sorvegliare l’area? E se non fosse sufficiente?
Quali sarebbero i limiti di responsabilità?
Quanto far pagare agli atleti non conoscendo il numero degli effettivi interessati?
Queste e molte altre sono le domande che ci stiamo ponendo e stiamo ponderando le risposte. Il concetto di base è che in una manifestazione con tredicimila iscritti è impensabile e comunque sbagliato definire soluzioni “personalizzate” o che siano a vantaggio solo di pochi … tralasciando poi le tematiche riguardanti gli enormi problemi di gestione che ci comporterebbe.
Premesso che è nostro doveroso compito non distogliere risorse ed attenzione da aspetti veramente fondamentali come l’ineccepibile servizio di sicurezza ed assistenza sanitaria sul percorso, nei prossimi mesi rifletteremo ovviamente sul contattare eventualmente società di sorveglianza privata o sull’effettuare convenzioni con autorimesse private in prossimità delle zone di partenza e arrivo.
Di sicuro quello che invece adesso ci preme è di esprimere la nostra solidarietà a chi ha subito danni e furti e ribadire che ci dispiace molto per la brutta esperienza vissuta da questi atleti.
 
Il Comitato organizzatore
 
 
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