News
Maratona di Palermo e Associazione Thalassemici nel segno della continuità…
Lo scorso 15 novembre, nell’ambito della maratona Città di Palermo oltre 2000 bambini avevano invaso e colorato d’allegria lo Stadio delle Palme per prendere parte alla Walk of Smile – la camminata del sorriso, la passeggiata non competitiva promossa dal comitato organizzatore della maratona, d’intesa con dell’associazione thalassemici “Ospedale dei Bambini di Palermo” e supportata da CRAI Sicilia SPA. Un evento nell’evento con l’obiettivo di aprire una finestra di attenzione e solidarietà verso una problematica sanitaria così diffusa quel’è la talassemia. Il successo della Walk of Smile è stato dirompente, suggellato dall’entusiasmo di bambini e genitori che hanno “vissuto” dal primo fino al terzo dei chilometri previsti dalla passeggiata, la manifestazione. Quel feel – rouge è continuato nelle settimane e oggi nel corso della festa di Natale che si è svolta all’interno dell’Unità Operativa di Ematologia con Talassemia del Civico di Palermo, il patron della maratona Salvatore Gebbia e Vincenzo
Alaimo responsabile comunicazione e marketing della manifestazione, hanno donato console videogiochi che sarà a disposizione dei piccoli pazienti del reparto. ” Un piccolo dono – ha detto Alaimo – che possa servire, insieme a tanti altri, ad umanizzare l’ospedale, obiettivo prioritario anche per chi opera giorno dopo giorno in corsia”. A fare gli onori di casa, tra gli altri, Giovan Battista Ruffo Dirigente Medico dell’Unità Operativa e Rita Tomasello vicepresidente dell’associazione thalassemici “Ospedale dei Bambini di Palermo”. Ruffo ha sottolineato come il reparto ospiti 180 pazienti provenienti da tutta la Sicilia occidentale, “un reparto – ha detto – di strategica importanza nella lunga corsa verso la cura e la guarigione”.
Bravi, davvero un’iniziativa lodevole. Il sorriso di un bambino, che purtroppo staziona momentaneamente in una corsia d’ospedale, ha un valore immenso.
Sono stata parecchie volte al reparto di Ematologia con Thalassemia dell’Ospedale Civico e posso assicurarvi che quel reparto, uno di quelli più ”pesanti”, in cui i pazienti sono bambini irrimediabilmente condannati a continue e lunghissime trasfusioni e sintomi più o meno gravi, ispira serenità, voglia di vivere, gioia, quando vedi quei bimbetti carini sgusciarti tra le gambe coi loro trenini e i cavallucci, tra quelle mura colorate. Certamente i bambini trasformano tutto in una festa, ma il merito è anche dell’equipe medica, sicuramente del Magnifico dottor Ruffo, che prima di tutto è una persona splendida, un medico dolce e dedito, un esempio per tutti noi futuri medici, che nobilita una professione bistrattata ultimamente.