Interviste Racconti Editoria
Intervista con Ignazio Gagliardi…”io e il GP Sicilia”
Fine stagione, tempo di bilanci; in pratica si è appena concluso il GP Sicilia 2015 che all’orizzonte si apre l’edizione 2016. Il varo dei calendari è stato il primo passo ufficiale, passo che ha già creato non poca fibrillazione tra i podisti. Sono aumentate le gare (15 di corsa più 7 maratonine) e questo ha “spiazzato” i tantissimi “utenti” del Grand Prix che paventano una stagione convulsa ed un calendario di appuntamenti difficile da seguire. Ma sarà così? E come sono andate le cose, lo abbiamo chiesto direttamente a Ignazio Gagliardi responsabile del settore master della Fidal Sicilia che nel 2016 concluderà con il quarto anno il suo mandato. Il prossimo (anno olimpico) è previsto infatti il rinnovo di tutte le cariche in Fidal Sicilia. Gagliardi, che è anche consigliere del comitato regionale, ha accettato di buon grado questo faccia a faccia proprio per chiarire alcuni punti relativi alle polemiche degli ultimi giorni.
Presidente da poco nato il GP 2016 e la cosa che è saltata subito all’occhio di tutti è stato l’aumento di gare…”perché ? ” ci sembra la domanda più logica…
Sono stati tutti e sottolineo tutti ni consiglieri regionali a volere e a votare 15 gare, al fine di accontentare tutte le richieste arrivate, c’è da dire però che a fare classifica saranno solo 10 quindi i podisti potranno scegliere quale gara fare e dove farla evitando così lunghi spostamenti…
Apprezzamenti ma anche critiche, alcune la riguardano da vicino…
Che ben vengano pure le critiche ma quelle costruttive che possano migliorare e dare maggiore forza all’interno movimento, non tollero invece gli attacchi (soprattutto quelli personali). Lavoro anche 14 ore al giorno affinché la domenica delle gare possa andare tutto per il verso giusto…in questi anni ho dato tanto per il movimento degli amatori siciliani e certi attacchi lasciano il tempo che trovano…
Cosa dice ai podisti che in queste ore fanno i conti con il caro-trasferta e con lo stress da competizione…
Dico che devono stare tranquilli perché come sottolineavo prima, avranno modo di scegliere le gare a loro più congeniali e più vicine.
Ragusa è l’unica provincia che non compare nel calendario, spieghiamo perché…
Semplice perché da Ragusa non è arrivata nessuna richiesta di inserimento in calendario
In molti hanno osservato che non sono state previste gare in pista…quale il motivo…
Anche in questa risposta rischio di essere ripetitivo, il motivo è che nessuno ha inoltrato richiesta di una gara in pista.
C’è forse da parte degli organizzatori la paura che le gare in pista non abbiano la stessa cassa di risonanza in termini di partecipazione delle gare in strada e così (per così dire) vanno sul sicuro?
Non credo proprio, perché sono convinto che chi ama la pista, e sono tanti, non la diserta
Torniamo alle maratonine ce ne sono sei da febbraio a maggio a cosa è stato dovuto questo concentramento
Non c’è dubbio, nei giorni scorsi a Caltanissetta ho chiesto direttamente ai presidenti delle società organizzatrici di cambiare qualche data, ma non ho avuto nell’immediato risposte, l’unica data a cambiare è stata Gela, spostata di qualche settimana a novembre. Di certo è che qualche data cambierà, sono convinto (e ve ne darò comunicazione in tal senso) che già nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo per cui le maratonine nei primi sei mesi diventeranno 4 e 2 nella seconda parte dell’anno…
Questo il GP 2016 ma che Grand Prix è stato quello appena trascorso…
E’ stato una manifestazione bella, faticosa da seguire e che ha impegnato oltremodo me e i miei collaboratori, non è facile seguire domenica per domenica tanti appuntamenti con la tensione prima, durante e dopo la gara, affinché tutto possa andare nel migliore dei modi e tutto possa girare e bene nei confronti dei podisti, sono loro per cui lavoriamo e ci spendiamo.
Come è cambiato il GP negli ultimi anni con lei al timone…
Credo che siano cambiate tante cose e tantissime in meglio…a cominciare dall’eliminazione della “gabella” di 1 euro ad atleta per le premiazioni finali, al suo posto un contributo forfettario di 300 euro per le maratonine e 340 per le gare di corsa su strada…questo si è tradotto in trasparenza nel budget di fine anno. Sono aumentate le premiazioni finali individuali per categoria nelle maratonine, (da 6 uomini e 6 donne a 8 uomini e 8 donne), in più sono stati introdotti riconoscimenti ai fedelissimi di corsa e maratonine e ai superfedelissimi; Vorrei ricordare anche a tal proposito che le iscrizioni alle gare l’ultima volta sono aumentati nl 2012. Il Trofeo Sicilia Run è stato abolito, al suo posto premiazioni societarie per entrambi i Gp di Corsa e Maratonine (10M/8F e 8M/6F);
Cosa si è fatto per i podisti…
Per agevolare il rientro degli atleti a casa per stare la domenica con le loro famiglie, si è deciso che tutte le gare devono svolgersi di mattina; è stato introdotto il sorteggio delle categorie per la premiazione di fine gara; Introduzione della Prima Griglia per agevolare la procedura di start ed evitare rovinose cadute; una griglia che quest’anno allargherà la sua forbice; dal 2012 i podisti continuano a pagare le stessa quota di iscrizione (6 euro per le gare brevi e 9 euro per le maratonine); e poi la cosa della quale vado fiero è avere “aperto” alle gare per gli atleti diversamente abili, tesserati per le federazioni sportive CIP o E.P.S.;
E per gli addetti ai lavori…
Per agevolare gli addetti ai lavori è stato deciso l’invio delle iscrizioni gara entro il mercoledì antecedente la gara e firma dai Presidenti delle Società con una penale per le iscrizioni pervenute entro le 12 di venerdì; Altra novità l’omologazione dei percorsi 10 km e maratonine con un esborso contenuto (250 per le maratonine e 170 per le 10km). Abbiamo innalzato le soglie dei punteggi per le categorie più numerose (SM40, SM45, SM50 80 punti); Una cosa che ritengo fondamentale è quello che da tre anni a questa parte l’approvazione del regolamento generale e dei singoli regolamenti GP sono sempre condivise con i rappresentanti delle società organizzatrici presenti alla riunione programmatica di Caltanissetta.
Il futuro di Ignazio Gagliardi…lascia o raddoppia?
Sono un tipo testardo e amo il mio lavoro, in questi anni mi sono speso per gli amatori e voglio continuare a spendermi per loro…Gagliardi non lascia, mi piacerebbe raddoppiare perché a volte vorrei sdoppiarmi…scherzi a parte…all’orizzonte vedo una mia ricandidatura…
sostanzialmente concordo con le risposte date dal nostro presidente,tante cose sono cambiate con la sua presidenza
è sempre presente e disponibile ed ha instaurato un bel rapporto soprattutto umano con noi dirigenti,ottima la scelta della griglia,credo che siano tante 15 gare di g.p.su strada,anche se si ha facolta’ di scelta 10 su 15,ma del resto credo che le pressioni siano tali da tutti i dirigenti e quindi si cerca di accontentare tutti,sono convinto che il trofeo sicilia run con l’obbligo di fare le gare in pista,come era concepito prima dell’arrivo del presidente POLIZZI,era un ottimo deterrente per fare le gare in pista,ed un incentivo per noi presidenti di fare gareggiare i nostri atleti in pista.
in conclusione credo che INO GAGLIARDI possa tranquillamente raddoppiare
luigi morselli
C’era da domandare perché le maratonine sono 6 su 7. ?????
Come si fa a raggiungere il numero minimo x distanza e spesa???
Non sapevo che il grand prix fosse organizzato dal consiglio regionale. Era così anche prima oppure è una innovazione del nuovo corso?
Il presidente Ino Gagliardi apprezzato per il suo grande impegno e la sua indiscussa dedizione alla sua squadra e al podismo regionale, ha parlato dell’aumento di punteggio deciso per le categorie maschili più numerose. Non è chiaro allora perché nonostante il grafico pubblicato che descrive l’aumento nelle squadre femminili delle categorie f55 ed f60 e la diminuzione invece delle f50, si sia deciso per assegnare più punti rispetto agli anni precedenti a queste ultime penalizzando invece f55 ed f60 che adesso risultano più numerose.. Aspetto ancora una risposta.
Sig.ra Clara, l’aumento delle presenze femminili nelle Cat. da SF55 in poi e la diminuzione in quella SF50 non giustifica in pieno la sua osservazione, perché il numero delle atlete partecipanti alle gare di GP che appartengono alla categoria da Lei contestata è comunque superiore rispetto alle altre Categorie più “anziane”, da qui è nata la necessità di rettificare i punteggi, seguendo così la scia adottata per le categorie maschili.
Sig. Antonino, prendo atto della sua risposta e le riformulo la domanda sperando di essere più chiara. Ben venga un vantaggio e ripeto VANTAGGIO per le categorie più numerose, ma perché penalizzare e ripeto PENALIZZARE altre categorie che tra l’altro giusto quest’anno sono state più presenti? I più anziani cui lei fa riferimento non sono quanto meno per rispetto, da onsiderare e non deludere?
Se è per questo anche le categorie dei più “giovani”, dove la qualità è piuttosto altina, hanno subito un netto incremento delle presenze ma il punteggio attribuito ad esse è inferiore a quelle delle Cat. SM40, SM45 ed SM50, che sono le più partecipate ma che hanno subito in generale un decremento delle presenze (ad eccezione della SM40), di ben 20 punti e non è poco, ma nessuno si è mai espressamente lamentato di essere penalizzato o di aver fatto polemiche.
Il criterio che è stato seguito, ad iniziare dallo scorso anno, è stato quello della numerosità dei partecipanti e i punteggi quest’anno sono stati leggermente rivisti seguendo questa linea. Se si segue questo criterio, è’ normale che le categorie meno numerose risultino più penalizzate rispetto a quelle più numerose, giovani o anziane che siano.
Sig. Antonino, non faccio assolutamente polemica, mi limito a constatare e farò si’ che lo facciano anche gli altri ‘anziani’ come me di tutte le altre squadre, che avete deciso di diminuire il punteggio, mentre avreste potuto limitarvii ad aumentare quello degli altri mantenendo inalterato quello che avete diminuito..Mi spiace verificare comunque che nel mondo sportivo dell’atletica siciliana vengono applicati metodi assolutamente discrezionali e questo non è un bene per il nostro sport.
Che polemica STERILE..che TRISTEZZA..neanche fossimo alle Olimpiadi….si corre per il piacere di correre, sopratutto ad una certa età…senza problemi di punteggi…l’importante è divertirsi , stare bene ed in compagnia , non è il punto in più o in meno che cambia la bellezza del nostro sport…
Luca, concordo su tutto ciò che dici; però gli atleti fanno parte di Società che concorrono anch’esse al Grand Prix per entrare in quello sparuto numero di premiati alla fine della stagione. Ed il punteggio ottenuto dagli atleti ad ogni gara fa sì che venga attribuito un punteggio anche alla loro Società. Vedi Luca, esistono Società che hanno come punto di forza atlete delle categorie SF55-SF60-SF65 che, con i punteggi ottenuti a seguito dei piazzamenti costanti da podio, consentirebbero coi vecchio punteggio un piazzamento anche per la loro Società fra le prime 6/7 classificate. Con la nuova regola di attribuzione punteggi queste atlete ma sopratutto le loro società vengono estremamente penalizzate a vantaggio di quelle società che hanno “solo” atlete molto più giovani, che ottengono così un punteggio molto più elevato rispetto a loro. Ben venga “‘importante è divertirsi , stare bene ed in compagnia” se corri solo per te stesso. Se fai parte di una Società sportiva, pur se da dilettante, ti senti anche fortemente responsabilizzato per chi ti assiste tutto l’anno.
Ho dato un’occhiata veloce al Grand Prix del Lazio dello scorso anno e venivano attribuiti 100 punti al primo, 99 al secondo e così via per “tutte” le categorie sia maschili che femminili – a prescindere dal numero di parteciipanti per ciascuna categoria.
Questa io la chiamo giustizia e correttezza sportiva, ma forse c’è chi non da troppa importanza a questi valori………..
Forse l’atletica è diventata solo uno sport per giovani a discapito di tutti quegli atleti over 55 che si impegnano tanto e forse di più (vista l’età e la fatica) dei meno “anziani” come li chiama qualcuno?
Non si tratta di fare sterile polemiche ma semplicemente fare giustizia equiparando i più anziani ai più giovani. Non vedo il motivo per la quale un vincitore di categoria più anziano debba essere discriminato rispetto ad un vincitore di categoria più giovane, forse il più anziano non fa gli stessi sforzi e gli stessi sacrifici di uno più giovane? Forse il partecipante meno giovane quando va a correre a 200-300 km di distanza dalla propria città spende di meno di uno giovane? Ultimamente poi i percorsi gara sono stati allineati per tutti a 10 KM e il fatto che un meno giovane impieghi qualche minuto in più non vuol dire affatto che ha fatto meno sforzo o ci ha messo meno impegno per cui non vedo il motivo per la quale debba incidere in maniera significativamente inferiore per quanto riguarda la somma dei punti che determinano le classifiche di Società. Mi spiego con un esempio, nel Grand Prix appena concluso avendo corso tutte le gare pur non arrivando mai in ultima posizione ho accumulato appena 59 punti, mentre un atleta che fosse arrivato ultimo della categoria SM in tutte le gare avrebbe racimolato la bellezza di 240 punti e un ultimo arrivato della categoria SM35 addirittura 366 punti. Per spiegarmi ancora meglio faccio un altro esempio, un atleta della categoria SM60 che avesse vinto tutte le 12 gare avrebbe portato un bagaglio punti alla sua società di 360 punti, mentre un atleta delle categorie SM40-SM45 avrebbe portato alla sua società la bellezza di 960 punti. Come vedete non ci sono paragoni tanto abissali sono le differenze, se poi si vogliono favorire le società che hanno gli atleti più giovani continuate pure a fare in questa maniera, vorrà dire che noi meno giovani toglieremo l’incomodo. Se come spero si vuole fare giustizia ed equità, per valere tutti allo stesso modo si dovrebbero attribuire gli stessi punteggi per tutte le categorie, tipo partire tutti da 60-70 punti gli uomini e da 30 punti per tutte le categorie femminili.
Grazie per l’intervento, Corrado, Vedo che non sono il solo a pensarla in questo modo. Purtroppo le “alte sfere” non hanno nè la vogia nè l’interesse ad intervenire per correggere questa ingiustizia. Sarebbe proprio il caso di rivedere questa regola che assegna i punteggi in modo così differenziato e discriminante, non se ne capisce il motivo!!!!! O forse sì????
Mi corre l’obbligo dii esternare ad Ino Gagliardi il nostro totale apprezzamento per il lavoro svolto in occasione dell’organizzazione del campionato Regionale e la massima fiducia dell’atletica Noto nei suoi confronti per la preparazione delle competizioni 2016.Ad Maiora!
Probabilmente sarebbero pervenute più candidature se fosse stata data maggiore pubblicità alla presentazione di proposte