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Doppio Kenia alla Maratona di New York. Nono posto per Anna Incerti
Stanley Biwott ha vinto la 45a edizione della Maratona di New York. Il kenyano, secondo nel 2014 a Londra, si è imposto in 2h10’34” davanti al connazionale Geoffrey Kamworor (2h10’48”) e all’etiope Lelisa Desisa (2h12’10”). Per Biwott è la prima vittoria in una Major tra le maratone. Al femminile è ancora Kenia con Mary Keitany prima al traguardo in solitaria con il tempo di 2h24’25. La Keitany ha così bissato la vittoria dello scorso anno (finora era accaduto solo alla Radcliffe nel 2008). Seconda l’etiope Mergia (2h25’32), terza l’altra etiope Tufa (2h25’50).
Gli italiani in gara: tra gli uomini il migliore è Andrea Lalli (tra i protagonisti per due terzi di gara) che ha chiuso al 14° posto con il tempo di 2h17’12. Secondo degli italiani l’ottimo Carmine Buccilli (17°) del Casone Noceto Parma, in 2h23’48. Finisher anche Stefano Scaini che ha chiuso in 2h33’55. Niente da fare invece per Daniele Meucci ritirato.
Ottima prova invece di Anna Incerti (al suo esordio nella maratona della Grande Mela). La bagherese allenata da Tommaso Ticali ha chiuso al nono posto con il tempo di 2h33’13, quarta delle “non africane” dietro la portoghese Moreira (quarta assoluta), la francese Daunay (quinta) e la lituana Prokopcuka.
Le dichiarazioni di Anna (da sito Fidal): “Che faticaccia! – il commento della maratoneta delle Fiamme Azzurre – Ad un certo punto mi sembrava che la salita non finisse mai. Dal trentesimo chilometro in poi è stata veramente dura. Era la quindicesima maratona della mia carriera e sapevo che non era qui che dovevo fissarmi sul cronometro, ma malgrado sentissi le gambe sempre più scariche non ho mai pensato di mollare. Non potevo non finirla”.
Curiosità: in gara (ma per uno scopo sociale) anche Stefano Baldini, attuale direttore tecnico del settore giovanile della Fidal e allenatore di Lalli, che ha fatto registrare il tempo di 2h48’09. L’olimpionico di Atene (2h10.55), ha corso in rappresentanza di due onlus: ActionAid (impegnata a promuovere iniziative a favore dei Paesi del sud del mondo) e Apro, l’associazione che sostiene la tecnologizzazione dell’ospedale di Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Record della manifestazione infine nella sedia a rotelle per la statunitense Tatyana McFaddche ha chiuso la sua fatica in 1:35:06.