Brevi...di corsa

La Sicilia: una “nave” colpita in due punti

La Sicilia: una “nave” colpita in due punti. Frana sulla A18 Catania-Messina

costone messinaA19: colpita. A18 Colpita. Non stiamo “giocando” alla battaglia navale, gioco di strategia con foglio e penna in mano che in tanti, in passato, abbiamo considerato un vero e proprio passatempo e occasione di sfida tra amici.

Dopo il cedimento della A19, ovvero il tratto del viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania, è di poche ore fa la notizia che anche la A18, che collega Catania-Messina è stata chiusa al traffico, in entrambe le direzioni per una frana: nello specifico il tratto autostradale tra Giardini Naxos e Roccalumera, zona Letojanni.
Per chi dovrà raggiungere Catania da Messina sarà necessario uscire allo svincolo Roccalumera in direzione Giardini Naxos per riprendere il tratto dell’autostrada A18 ancora agibile. Disagi anche per chi dovrà prendere i traghetti che collegano l’Isola alla Penisola Italiana.
Gli automobilisti interessati a raggiungere Messina da Catania saranno obbligati a immettersi nello svincolo di Giardini Naxos e percorrere la Statale 114 fino a Roccalumera.

Alla dichiarazione del Presidente del CAS (Consorzio Autostrade Siciliane), Rosario Faraci, pubblicata sul sito istituzionale del consorzio,

I nostri Uffici Tecnici sono mobilitati, fin dal verificarsi dello smottamento, per tutto ciò che è possibile fare nell’immediatezza. Purtroppo il movimento franoso – determinato dalle condizioni atmosferiche di queste ultime giornate – ha penalizzato gli utenti costretti alla uscita obbligatoria ed a utilizzare la S.S. 114 con tutte le conseguenze del caso. In atto il Consorzio sta lavorando con il massimo impegno per ristabilire la viabilità e, comunque, ciò potrà aver luogo solo in condizioni di sicurezza(*),

risuonano incalzanti le dichiarazioni e stati d’animo degli automobilisti che ogni giorno, per lavoro, viaggiano da un capo all’altro della Sicilia.

La Sicilia è quindi, ad oggi, divisa in 3 parti. La Sicilia non è in ginocchio. E’ a terra e sta “crollando” letteralmente e sotto ogni punto di vista! Impossibile ignorare quanto questo nuovo fatto influenzerà ulteriormente sulla situazione economica già critica del territorio, colpendo turismo, economia. Ancora una volta la Sicilia è costretta ad affrontare un nuovo disagio che limiterà ulteriormente le già scarse occasioni e possibilità di lavoro e guadagno per tutti i siciliani che, nella nostra terra, ancora oggi, vivono e “sopravvivono” onestamente.

Articolo: Giovanna Barone
Foto: http://www.autostradesiciliane.it
(*) Fonte: http://www.autostradesiciliane.it/news/newsinprimopiano/2015/10/05/a94f2cc0f3f50d8a39e9d8fa8f2bb458-447/#sthash.GquWube1.dpuf

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