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6 Ore by Night di Capo d’Orlando: buona la prima! Vittorie di Vito Massimo Catania e Martina Intravaia

Alla fine quella che lei stessa aveva definito come una “pazza idea” è stato un successo. Parole e musica di Cinzia Sonzogno scritte su uno spartito fatto di sport, agonismo e aggregazione. La 6 Ore by Night di Capo d’Orlando andata in scena ieri, seppur con tutti gli spigoli di una prima edizione, è
piaciuta per location, per organizzazione, per accoglienza, per tutto quello che una gara “ultra”  è in IMG_1709 (Copia)grado di regalare, emozioni comprese.  Significativo poi il pianto finale, liberatorio della stessa Sonzogno, quando a mezzanotte in punto i giudici hanno decretato la fine della competizione. Niente vinti , ma solo vincitori, tutti coloro che, sfidando 360 minuti di corsa ma soprattutto caldo e  umidità di una tipica serata di metà luglio, hanno portato a termine la loro impresa. Il via dell’individuale e dei primi frazionisti alle 18. Alle 20 poi il primo cambio con, tra i partenti, anche Giorgio Calcaterra (testimonial dell’evento) Re indiscusso della 100 chilometri, icona mondiale dello sport, quando lo stesso è passione, sudore e vesciche. Per lui un vero e proprio bagno di folla, oltre che di sudore, tra autografi e foto ricordo, alle quali disponibile com’è non si è mai sottratto, regalando sorrisi e  consigli. Il percorso il lungomare Ligabue di Capo d’Orlando, un anello di due chilometri da “sfidare” non solo con la gambe ma anche con la testa. Per la cronaca a vincere nettamente, la prima edizione della 6 Ore di Capo d’Orlando è stato Vito Massimo Catania dell’Amatori Regalbuto che ha percorso la bellezza di 72 km e 570 metri. Al secondo posto un altro atleta incline alle ultra-distanze Francesco Cesare (Fiamma Rossa)IMG_1799 (Copia) con 65 km e 308 metri. Terzo Santo Monaco (Placeolum) con quasi 64 chilometri. Tra le donne la sorpresa più bella con il successo meritato di Martina Intravaia del Marathon Monreale, per le un monte metri finale di 51991. Secondo posto assoluto perMaria Stella Fazio (Atletica Nebrodi). Terza Marinella Barbagallo (Placeolum). Tra le donne da ricordare la presenza della record-woman di maratone Angela Gargano e per pari opportunità citiamo gli “ultra-ultra” maratoneti Michele D’Errico e Edoardo Vaghetto, quest’ultimo vincitore nella categoria SM75 al Passatore. Dicevamo delle staffette che hanno animato e colorato la manifestazione; tante e agguerrite. A vincere la 3×2 ore al maschile è stata quella del Team De Caro composta dai fortissimi Massimo Lisitano, Vincenzo Puccio il Don della corsa) ed Enzo De Caro. Alle loro spalle con Massimo Buccafusca, Giorgio Calcaterra e Davide Ragusa con la squadra 75. Sul podio anche la Marathon Monreale Speed con Francesco Intravaia, Alessandro Intravaia e Rosario Buarnè. Proprio la società del presidente Nino Lo Iacono è stata premiata come il team con più atleti presenti (e  aggiungiamo noi anche tra i più qualificati) alla manifestazione. Tra le staffette miste vittoria dei Sopravvissuti, mentre per quella al femminile il successo è andato a  Le IMG_2800 (Copia)Cocciute. All’interno, e mai termine fu più appropriato, della manifestazione regina, si è disputata (sempre con organizzazione Podistica Capo d’Orlando) gara legata al GP provinciale dei Due Mari, partita alle 20.30. Dieci chilometri tiratissimi lungo lo stesso percorso della 6 Ore. A vincere la gara il fulmine dell’Indomita Torregrotta Natale Grosso che ha fermato il crono 33’24”. A chiudere il podio Giuseppe Trimarchi (Atl. Villafranca) e Salvatore lanuzza (Pol. Milazzo). Tra le IMG_2711 (Copia)donne nuovo successo per Katia Sciontti (Stile Libero Messina) in 39’50. A seguire Valentina Castorina (Podistica Messina) e Maria Pistone (Forte Gonzaga Messina.  In chiusura torniamo alla 6 Ore di Capo d’Orlando bella e come tutte le prime edizioni soggetta a miglioramenti, a cominciare dalla collocazione nel calendario,il caldo infatti e l’umidità ha messo a dura prova gli atleti, giunti
comunque al traguardo (e dobbiamo sottolinearlo) senza problemi di sorta. Il lavoro della Sonzogno e del suo staff, l’impegno, l’abnegazione, hanno partorito una nuova e accattivante manifestazione (già inserita nel calendario IUTA), adesso sarà compito di tutti, anche degli atleti,  allevarla e farla crescere, le basi ci sono e sono solide!

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Nel corso della manifestazione è stata ricordata con un minuto di silenzio la giornalista Cristiana Matano , scomparsa mercoledì scorso a causa di un male incurabile. Applausi e commozione per la collega che ci ha lasciati a soliti 45 anni…ciao Cristiana!

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