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Parco Cassarà chiuso da 13 mesi. Oggi manifestazione per chiederne la riapertura

Una manifestazione per sensibilizzare ma soprattutto per chiedere a viva voce la riapertura del Parco Ninni Cassarà, off- limits per i cittadini palermitani da più di 13 mesi. Il sit-in che ha visto protagonisti alunni e insegnanti delle scuole del territorio e alcune associazioni, si è svolto stamane proprio davanti i IMG_5448 (Copia)cancelli di corso Pisani del parco. L’iniziativa è stata voluta dai consiglieri di centro-destra della IV circoscrizione, primo firmatario Giuseppe Di Vincenti e immediatamente sposata dal presidente Silvio
Moncada. Cartelli in mostra e slogan a squarciagola perché tutti “rivogliAMO il nostro parco”, ma vogliamo anche sapere e capire il perché di ritardi e  rinvii per quanto riguarda le opere di bonifica che permetterebbero la riapertura, seppur parziale, del polmone verde. La notizia che già da alcune settimana gira su tutti i media è che sono prossimi i lavori di rimozione delle polveri di amianto presenti in alcune zone, con i lavori stessi che dovrebbero durare circa 60 giorni. Ma la vera notizia, ribadita stamane a dal presidente della commissione Sport, Nino Tuzzolino è che sia l’Asp, sia la Procura della IMG_5465 (Copia)Repubblica, sia alcuni laboratori privati incaricati dal Coime, abbiano certificato la presenza di fibre nei campioni prelevati ampiamente al di sotto dei limiti normativi, classificandoli come ‘rifiuto speciale non pericoloso’ e ‘biodegradabile’. Questo vorrebbe dire che in alcune zone l’area potrebbe tornare fruibile già nel giro di una decina di giorni. Addirittura il 55% dell’area del parco non sarebbe a rischio. Discorso diverso per la così detta area C lato via Ernesto Basile dove la situazione è sicuramente più complicata. Intanto ben vengano le manifestazione come quella di oggi, quel cancello chiuso è un pugno nello stomaco per Palermo e per i palermitani.

 

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Nel pomeriggio il seguente Comunicato stampa del Comune di Palermo

L’Amministrazione comunale si è adoperata in modo tempestivo, sin dalla chiusura del Parco Cassarà e ha attuato quanto consentito dalla legge per permetterne la riapertura nel più breve tempo possibile. Ha già, infatti, in via d’urgenza, aggiudicato i lavori di rimozione dell’amianto. Ad oggi, l’impresa esecutrice ha presentato il piano di lavoro all’Asp e attende il rilascio del parere che, generalmente, viene reso entro 10 giorni. Superata questa fase, e comunque entro il 15 giugno, inizieranno i lavori di rimozione del cemento-amianto che, come previsto dal contratto, avranno una durata massima di 60 giorni.

 

 

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