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Trail e polemiche: lettera aperta a firma di quattro società siciliane
Riceviamo e pubblichiamo questo “documento – proposta” a firma di quattro presidenti di altrettante società siciliane (ASD Etna Trail, Asd Panormus, ASD Misilmeri Marathon, Asd Marathon Monreale). Riflessioni, così si legge nel testo, maturate dagli iscritti delle stesse ASD e volte a contribuire ad un miglioramento generale del pianeta trail in Sicilia. Il tutto in vista della riunione in programma sabato prossimo a Palazzo Adriano indetta dalla Sport Action di Aldo Siragusa volta a “smorzare” e a chiarire i toni che nelle ultime settimane si sono alzati, “scalfendo” il mondo trail che sembrava, fino a poche settimane fa, immune da polemiche. Un documento che lancia proposte e suggerimenti, nella speranza che tutto si chiarisca e possa rientrare nei termini più consoni a quello che è e deve essere la vera mission di una pratica sportiva…sia essa per strada o per montagne…
“ Con il presente documento i sotto elencati presidenti delle società che partecipano al circuito ecotrailsicilia intendono proporre, sentite le indicazioni ricevute dai loro iscritti, alcune riflessioni, con l’esclusivo intento di contribuire in maniera fattiva alla rimodulazione e alla implementazione dei criteri organizzativi che sino ad ora hanno governato il suindicato circuito. Resta inteso che si condivide sin d’ora il carattere consultivo della riunione indetta dalla ASD Sport Action e che nessun obbligo viene fatto alla stessa Sport Action sull’eventuale presa in considerazione né applicazione delle proposte.
Ringraziando prioritariamente Aldo Siracusa a cui non può non essere riconosciuto il ruolo di grande impulso allo sviluppo dell’attività agonistica legata al trail running non può non considerarsi in questa sede l’origine e la diffusione di tale disciplina che non è certamente ascrivibile esclusivamente ad egli. Altri eventi e altri attori nel corso di questi anni hanno promosso ognuno con il suo ruolo, la corsa in natura e l’origine e la rievocazione della memoria di questi eventi specie di quelli agonistici deve servire come base di lavoro per lo sviluppo delle prove del circuito ecotrailsicilia.
Il trail running è fortemente legato alla promozione e alla valorizzazione delle aree boschive, paesaggistiche e naturali e porta in sé anche la mission di valorizzare la cultura del posto, le tradizioni, le produzioni tipiche. Punto fermo rimane altresì il carattere di forte convivialità delle manifestazioni e di ciò ne sono esempio tutti gli eventi internazionali che mettono al primo posto nel management organizzativo l’accoglienza degli atleti anche nei giorni precedenti alla manifestazione (campi, tende, posti letto in oratori). Nessuna prova o forse un paio nel 2014 di prove del circuito ecotrailsicilia ha previsto un “terzo tempo”, il momento conviviale in cui spesso a base di semplici piatti si assicura ai concorrenti e con un ticket minimo agli accompagnatori di poter sostare in area gara consumando un pasto di varia natura. E’ stato più volte chiesto di prevedere questo momento senza ulteriore aggravio dei costi che sommati al viaggio in auto e al soggiorno pre gara raggiungono nel w end cifre considerevoli.
In merito alla fornitura di un gadget o pacco gara di welcoming tutte le organizzazioni di manifestazioni di tale ambito sono orientate nel fornirlo addirittura dando forte risalto alla consegna di esso e del pettorale anche nel giorno precedente la gara con forti ricadute anche per il territorio per ciò che concerne l’ospitalità alberghiera. Vanno fatti sforzi maggior nella ricerca degli sponsor che più che sull’erogazione di un contributo possono aiutare l’organizzazione verso la fornitura di un ricordo da destinare a tutti indistintamente a prescindere dalla successiva posizione di classifica. Si suggerisce quindi di incrementare gli sforzi per la realizzazione del cosiddetto “pacco gara” che ad avviso degli scriventi è da considerarsi tra i parametri di valutazione e tra i criteri di soddisfazione espressi dall’atleta.
Resta inteso che altri servizi base non possono essere prescindibili, ci si riferisce all’assistenza medica, alla presenza di volontari e/o operatori lungo i punti o gli snodi più critici della gara, alla dotazione minima per i ristori che devono prevedere cibi solidi e liquidi e non limitarsi alla semplice acqua e banane.
Sui controlli della sicurezza personale, si suggerisce prima durante e dopo all’arrivo, la presenza di due giudici che all’arrivo indirizzino gli atleti giunti al traguardo in un imbuto, così da poter registrare con tutta calma i numeri di pettorale e controllare il materiale obbligatorio. Tutti gli atleti trovati non conformi alle regole della manifestazione, contribuiranno ad una penalizzazione della società, che sarà valutata in base alla gravità dell’infrazione. Cosi facendo i presidenti di società sensibilizzeranno maggiormente i propri atleti. Siamo convinti che bisognerà adoperare anche la prova fotografica, qualora quest’ultima risulti inconfutabile. Diversificare le regole per ogni gara, es: Gare con il Materiale obbligatorio e gare con materiale consigliato.
Opportuna la nomina di una commissione che si occupi delle questioni di tipo che di volta in volta decide su queste problematiche, ovviamente a stretto giro di messaggi. Si propone che solamente il portavoce di ogni singola società, si faccia carico di discutere sulle questioni sopraelencate, per evitare inutili polemiche che sfociano in discussioni sterili e senza fine. Ci si rende conto che assicurare servizi è da considerarsi un costo per l’organizzazione e quindi ciò ne avrebbe ricadute la quota di partecipazione ecco perché ci si auspica la forte riduzione del numero di prove al fine di concentrare le carenti risorse finanziare in pochi eventi con un management organizzativo più dettagliato e con un richiamo anche extraregionale. Poche prove in cui concentrarsi anche con una quota di iscrizione maggiore. Non si può pensare ad un calendario agonistico che duri un anno perché in contrasto già con la nomencaltura sportiva tradizionale che parla di stagione, proponiamo di pensare più che a un circuito ad un campionato sotto l’egida di un ente e/o federazione in cui ogni singola società possa proporre anche con un turn over negli anni delle prove in modo da permettere a chi non ha potuto in una stagione di organizzare nell’altra o di promuovere nuovi territori accantonando prove che negli anni si ripetono. Chiaro che necessario un coordinatore tecnico o una commissione tecnica che ad inizio anno valuta le proposte di prove e le inserisce in un calendario assegnando degli standard organizzativi da rispettare. Necessario introdurre poi il sistema di rilevazione elettronica e considerare il pettorale come accessorio utile solo per il riconoscimento e la spunta dell’atleta in punti di controllo a beneficio anche della sicurezza. In merito alla premiazione delle tappe pur condividendo l’emblematica e simbolica offerta di prodotti tipici ci si auspica la maggiore corposità di essi in quanto premio e se possibile l’associare il tradizionale trofeo anche in materiali di stretta derivazione artigianale. La premiazione finale fermo restando il giusto riconoscimento ai primi classificati assoluti e di ctg, crediamo sia importante assegnare a tutti a prescindere dalla posizione un capo finisher magari fornito da uno sponsor tecnico del circuito da indossare orgogliosamente anche in occasioni di altre manifestazioni con forte ricaduta anche sul piano dell’immagine e della promozione del circuito (ad esempio un gilet).Ringraziando per aver chiesto di essere ascoltati porgiamo distinti saluti.”
I presidenti di:
ASD Etna Trail
Asd Panormus
ASD Misilmeri marathon
Asd Marathon Monreale
Documento che compendia benissimo ragionevolezza e realismo!