Interviste Racconti Editoria
Filippo Randazzo: “felice per il successo ma in Sicilia fare atletica è un’impresa”
Riceviamo e pubblichiamo l’intervista telefonica realizzata a Filippo Randazzo (primo oggi nella gara del lungo al triangolare Under 20 indoor di Lione) dal suo tecnico Filippo Giarrizzo. Un Randazzo felice per il nuovo successo ma che recrimina per l’ormai “consueta” difficoltà nel trovare continuità negli allenamenti e questo a causa della mancanza di strutture idonee nella nostra terra. Un male atavico che colpisce le eccellenze della nostra atletica che, malgrado tutto (e qualche volta tutti) riescono ad imporsi in campo nazionale ed internazionale.
Per prima cosa Filippo Randazzo ha riferito della serie ottenuta nel vittorioso incontro internazionale a Lione (serie che differisce leggermente da quanto pubblicato sul sito della FIDAL ma comunque la sostanza e soprattutto il primo posto non cambia). Questi i suoi sei salti: N – 7,44 – 7,22 – 7,32 – N – 7,30. Vista la costanza di risultati oramai raggiunti Filippo si aspettava il grosso exploit.
” Ho dovuto saltare numerose sedute di allenamenti tecnici nelle ultime due settimane per il maltempo e non ho a disposizione, come i miei avversari, una pedana o una pista al coperto, circostanza questa che mi avrebbe consentito di curare meglio i dettagli e raggiungere una misura di 7,70-7,80 che penso oramai di valere“.
Purtroppo tutti gli atleti del Sud Italia ed i Siciliani in particolare hanno il grosso handicap di non potersi allenare durante la stagione invernale in strutture coperte e, non solo, non possono neanche gareggiare se non sobbarcandosi lunghi e dispendiosi (per le società) viaggi al Nord (Ancona, Padova, Bergamo, Modena ecc.).
Continua così nel suo sfogo Randazzo: ” Io ho la fortuna di avere una società che mi ha permesso di fare quest’anno, così come negli anni passati, una buona e intensa stagione indoor. Però con un impianto coperto anche con una struttura mobile avrei potuto allenarmi ancora meglio e raggiungere misure e risultati ancora superiori“.
Il discorso del nostro atleta di punta – sottolinea il suo tecnico – sembra logico e non fa una grinza se andiamo a vedere anche il risultato di un altro atleta ennese, Andrea Tagnese, che dopo essersi trasferito a Torino per studiare, ma anche allenarsi in impianti e strutture diverse, è riuscito a fare il salto di qualità ed ha vinto il bronzo agli Assoluti Indoor di Padova nei 3000. Al Sud, in Sicilia, ad Enna – conclude Giarrizzo – i talenti e i possibili campioni ci sono ma devono scontrarsi purtroppo con la triste realtà di una impiantistica, che a parte qualche “isola felice”, è paragonabile a quella del Terzo Mondo.
nella foto (ringraziamo la Pro Sport 85 Valguarnera) il salto vincente di Randazzo a Lione