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Alfio Giomi a Palermo per la festa del CUS: “ogni vittoria qui vale doppio”

Il numero uno della Federazione Italiana di Atletica Leggera, a Palermo in occasione della premiazione degli atleti e atlete del CUS Palermo che si sono distinti nella passata stagione, esalta l’operato di tecnici e addetti ai lavori e bacchetta duro le istituzioni, lontane anni luce dalle esigenze e dalle necessità dell’intero movimento isolano. “Stupito – ha detto Giomi – per l’assenza stasera in questa sala degli amministratori locali”.

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Un’affollata sala Schembri del Pensionato Universitario Santi Romano ha fatto da palcoscenico ieri sera della cerimonia di premiazione di atleti e atlete del Cus Palermo, che nella stagione 2014 hanno conquistato podi, hanno vestito la maglia della azzurra, conquistando titoli nazionali e allori internazionale nelle rispettive discipline. Affollato anche il parterre di ospiti: a cominciare dal presidente della Fidal nazionale Alfio Giomi, continuando con il Rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Davide Faraone e il padrone di casa il Presidente dell’Ersu, Alberto Firenze. In grande spolvero, anche l’intero direttivo del Cus Palermo, guidato dal presidente Ignazio Equizzi. Una IMG_0350 (Copia)festa che è stato anche il momento per fare il punto della situazione del movimento dell’atletica leggera in Sicilia. Un movimento che c’è, è vivo e cresce. Ed in questa crescita il Cus Palermo ha avuto ed ha ruolo da protagonista. Atleti come i gemelli Zoghlami, Alice Mangione, Federico Ragunì, Giuseppe Biondo, Federica Sugamiele, Chiara Torrisi, Antonino Trio, Isidoro Mascali e non ce ne vogliano quelli non nominati…sono cuore pulsante di un’atletica che guarda avanti e lo fa, finalmente con giusto ottimismo. Un occhio al futuro senza potere e dovere dimenticare il passato, spesso recente. E il monitor che campeggiava sulla sinistra dei relatori ha, nel corso della cerimonia, distillato tutta una serie di immagini con gli atleti che negli ultimi trent’anni hanno emozionato per le loro gesta scrivendo pagine “pesanti” della storia dell’atletica italiana. Antibo, Zarcone, Sidoti, i gemelli Selvaggio, D’Urso, Gibilisco, solo per citarne IMG_0456 (Copia)alcuni. E proprio Antibo, presente alla serata, ha ricevuto dalle mani di Giomi un trofeo tra l’ovazione dei presenti. Tra i premiati anche Maria Tranchina e Simona La Mantia.
L’altra faccia della medaglia dell’atletica leggera in Sicilia si chiama impianti sportivi: la Sicilia è ferma all’anno zero, Palermo, per riprendere una frase del Sottosegretario Faraone, “è la Beirut degli impianti sportivi”. E l’impianto del CUS, pur nel suo status di “impianto privato” è una risorsa, la classica isola felice. Faraone ha parlato di risorse economiche che ci sono, non più contributi a pioggia ma mirati. “Bisogna ripartire – ha detto – da quello che c’è non da quello che manca”: Senza freni, come è suo costume d’altronde Alfio Giomi. Il numero uno dell’atletica italiana si è detto stranito dell’assenza dell’assessore allo sport del Comune di Palermo (Lapiana n.d.r.) al quale, ha sottolineato, scriverà una lettera di rimostranze. Ma soprattutto Giomi è rimasto sbigottito da frase pronunciata in precedenza da Rosolino Siculiana vice presidente del CUS e responsabile del settore atletica, che aveva affermato testualmente: “ nella nostra città conta più la portiera di Zamparini che il Cus Palermo”. Frase che non nasconde l’amarezza per un palese distacco tra i vertici di via Altofonte e l’amministrazione comunale ma forse più in generale di tutto il movimento dell’atletica leggera con Palazzo delle Aquile. Giomi ha elogiato per il suo lavoro il Cus Palermo, “sicuramente – ha detto –  la società di atletica più forte in Italia da Roma in IMG_0460 (Copia)giù”. Per Giomi adesso le chiacchiere devono rimanere al palo, mentre devono essere i fatti a parlare, e i fatti diranno – ha annunciato Giomi – che la situazione Palermo (Sicilia in generale) sarà d’ora in poi   seguita con particolare attenzione. Altro nervo scoperto toccato un po’ da tutti è stato quello della scuola. Faraone ha anticipato che il Governo Renzi ha pronto un DL nel quale si darà maggiore autonomia agli istituti scolastici, affinchè investano le maggiori risorse che ne deriveranno proprio nell’attività fisica degli alunni, aumentando le ore di educazione fisica. “ Bisogna ripartire con le scuole, ricreare il movimento dal basso, la cultura dello sport sin dalla più tenera età”. Sin qui tutti d’accordo, il tempo poi ci dirà se alle dichiarazioni d’ intenti seguiranno i fatti concreti. Quello che al momento c’è sono i volti sorridenti dei giovani premiati ieri sera, medaglie per i campioni regionali, coppe e targhe per agli azzurrini del Cus. A noi c’è bastato vedere quei volti sorridenti a volte spaesati, a volte “simpaticamente” spacconi, per capire, ancora una volta di più, che è questa la bella gioventù che fa grande la nostra atletica, a Palermo, così IMG_0441 (Copia)come a Catania, a Gela come a Enna e a Siracusa dove assieme a ragazzi di indubbio valore, ci sono tecnici preparati che fanno del lavoro e del sacrificio la loro mission vincente. Una delle due facce della stessa medaglia, l’altra è fatta di menefreghismo e lassismo, che devono farci vergognare per uno stadio delle Palme che trascina da anni le sue decennali ferite e il suo degrado, vergognare se Palermo non riesce ad avere un impianto indoor, se a Gela ci si allena per strada, se a Catania si fanno i salti mortali per omologare un impianto se a Mazzarino dopo anni di battaglie e quintali di carte bollate risorge una pista di atletica dimenticata dalla burocrazia…il volto brutto dell’atletica leggera in Sicilia che quei ragazzi riescono a “nascondere” e quasi a farcene dimenticare vittoria dopo vittoria, successo dopo successo…tanto che quei successi spesso li chiamiamo “miracoli sportivi”….

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