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“Io dico no al doping … e ci metto la faccia”: il video
Si chiama doping sportivo e … si muore! L’abuso e uso improprio di sostanze dopanti determinano effetti dannosi a breve-medio-lungo termine sul nostro corpo e organismo. Salire trionfante su un podio, indossando una medaglia o alzando un trofeo, senza meritare e onorare i valori che lo Sport rappresenta è vergognoso!
Ogni giorno il CONI e la WADA pubblicano notizie, dati allarmanti ed elenchi con nomi di atleti, professionisti ed amatori, che a seguito di controlli eseguiti dalle autorità competenti in occasione di gare, risultano positivi a sostanze o metodi illeciti nelle pratiche sportive agoniste, e per questo vengono squalificati.
Il progetto-denuncia SiciliaRunning “Io dico no al doping … e ci metto la faccia” nasce come reazione, rifiuto e presa di posizione degli avvenimenti dell’ultimo anno, non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto regionale.
Nella prima fase, attraverso un articolo pubblicato sulla nostra testata online, è stato chiesto ai lettori ed amici di SiciliaRunning di condividere nei Socialnetwork e siti web la card realizzata per l’occasione come manifesto e adesione al progetto.
Nella seconda fase, chi voleva poteva registrare in maniera amatoriale, utilizzando anche un semplice cellulare, un video della durata massima di 10 secondi nel quale attraverso le parole del “manifesto” prendere pubblicamente le distanze dal doping e da chi si dopa, facendosi portavoce di un messaggio positivo, di disponibilità e di denuncia agli organi di competenza di casi rilevati.
Il video che unisce le voci e i volti di tutti coloro che hanno “sposato” e compreso il progetto (grazie a nome di tutta la redazione di SiciliaRunning) è stato pubblicato in anteprima nella pagina facebook ufficiale di SiciliaRunning questa mattina e, ora dopo ora, visualizzato e condiviso.
Cosa ha rivelato il progetto? Esiste un dualismo nel termine doping. Al doping chimico, nocivo e negativo, si contrappone un doping “emozionale”, benigno e positivo (nda): quello generato e sviluppato dall’aggregazione, dall’amicizia, dalla Fede, dalla socializzazione, dal condividere una passione, solo per citare alcuni elementi.
L’auspicio è che vengano eseguiti controlli a “tappeto” ad ogni gara e manifestazione, più o meno rilevante, per “ripulire” l’ambiente sportivo da quel doping negativo che tenta di spodestare dal trono lo Sport e la sua “Regina”.
Guarda il video e condividilo:
Giovanna Barone