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Torna il Trofeo Santa Barbara, risorsa per un intero territorio

Dopo un silenzio durato tre anni, domenica prossima ritorna il Trofeo "S. Barbara" a Paternò. Una seconda resurrezione voluta con ardore dall'Assessore allo Sport del comune di Paternò, “nientepopodimeno” che Alessandro Cavallaro, appoggiato dall'Athletic Club Futura Paternò di Alice Castelli e da Salvatore Castelli del Marathon Club Biancavilla. Cavallaro, la "freccia di Paterno", ha smosso le acque con il sostegno del sindaco Mauro Mangano per rinverdire una tradizione mai sopita nell'intero paese.
Paternò – centro posto sulle pendici sud-ovest dell'Etna a 256 metri di altitudine – la cui rocca fu abitata sin dall'età di Thapsos (tra il 1050 e l'850 a.C.) e che vanta il primato della più grande superficie dedita alla coltura di agrumi tra i comuni della Sicilia è una terra fertile per l'atletica leggera. Il prof. Turi Ciccia (nato a Paternò l'8 ottobre 1938) – fondatore del Centro Polisportivo Pro Paternò – ha seminato a tutto tondo in questo territorio inesplorato. Oltre alla scoperta del velocista Alessandro Cavallaro, Ciccia può elencare tra i suoi atleti nomi come Francesco Trovato, Carmelo Randazzo, Giuseppe Rapisarda, Gianfranco Aragona, Gaetano Rizzuto, Carmelo La Cava, Salvatore e Tony Laudani, per arrivare al marciatore Alfio Corsaro, passato nelle mani sapienti di Pietro Collura dalla stagione 1996/97 e bronzo sui 20 km di marcia agli Europei under 23 di Göteborg 1999.

Nell'anno di grazia 1984 si disputò il 1° Trofeo "S. Barbara", era il 2 dicembre, la domenica precedente la festa della Patrona di Paternò che ricorre il 4. Una celebrazione questa che viene fatta risalire al 1576 quando il paese era sotto la signoria di Luisa Moncada. Fu un avvio in sordina ad opera di Ciccia, coadiuvato dal giovane allenatore prof. Luigi Puglisi, due pionieri che crearono con lungimiranza dal nulla questa podistica.

La gara era rivolta agli alunni delle scuole del paese e il tracciato si sviluppava all'interno della Villa Moncada, la villa comunale di Paternò. Ma già dalla terza edizione la corsa divenne un trampolino di lancio per gli atleti siciliani e si spostò in piazza Indipendenza, in pieno centro. Il 30 novembre 1986 vinse Sebastiano Privitera, un talento di Macchia di Giarre, sull'acese Mario Toscano e Piero Abate. Un altro seminatore di ragazzi come Giuseppe Messina di Militello, attualmente in Cina, mise in luce il suo vivaio della Libertas Militello, in primo luogo i fratelli Conticello.

Il 27 novembre 1988 apparve sulla scena Vincenzino Modica, 17 anni, alla sua prima uscita da junior dopo una stagione d'oro come allievo e da qui raggiunse altri traguardi di prestigio. Modica sugli 8,400 km lasciò alle sue spalle l'azzurro di maratona Giovanni D'Aleo, Marcello Gargano e Michele Cinà. Lunghi applausi per Luigi Zarcone, alla sua ultima gara, giunto diciassettesimo, l'indimenticabile campione di Villabate scomparso nel 2001, a pochi giorni dal compimento dei 51 anni. Un successo straordinario per gli organizzatori Ciccia e Puglisi, tanto che il primo esclamò:«Se gli amministratori ci daranno veramente una mano, il Trofeo "S. Barbara" potrebbe diventare internazionale!». Modica nei due anni successivi completò una tripletta fantastica e divenne l'idolo dei paternesi: batté nel 1989 l'altro azzurro Francesco Bennici di Mazzarino, Salvatore Candela e Privitera; nel 1990 Graziano Calvaresi, campione italiano dei 10.000 metri, il ventenne marocchino Moussaoui El Mustapha, Raffaello Alliegro, Alain Capovani, Giuliano Baccani, D'Urso, settimo negli 800 agli Europei di Spalato, Giuseppe Marcellino e Bennici. Sempre nel 1990 la catanese Agata Balsamo accese gli animi della folla con la vittoria sulla romana Gabriella Stramaccioni e la palermitana Patrizia Ritondo.

Il 6 dicembre 1992 Bennici si prese la rivincita su Modica al termine di un emozionante duello, terzo Giuseppe D'Urso, la sua prima gara in vista dei Mondiali di Stoccarda 1993, quasi un preludio dell'argento sugli 800, poi Giorgio Adamo e Salvatore Vincenti; tra le donne la piccola maratoneta torinese Maria Curatolo sconfisse l'azzurra Agata Balsamo. Nel 1995 al decennale del Trofeo, disputato come cross al Parco Ardizzone, il keniano Joseph Kiprono, 22 anni, sbaragliò il campo, ai posti d'onore Bennici e Renato Gotti. Nel 1996 il quarto trionfo di Modica nel suo regno di Paternò e secondo D'Urso. L'8 dicembre 1999 finalmente il successo di Giuseppe D'Urso davanti ad Andrea Rinaldi e Antonio Napoli e bis di Agata Balsamo sulle due sorelle bielorusse Nathashia e Vola (quarta) Razhkova, terza Laura Torre. Doccia di folla per Alessandro Cavallaro nell'insolito ruolo di starter.

Una stasi lunga dieci anni e la ripresa con tutti i crismi il 6 dicembre 2009. La 13a edizione del Trofeo S. Barbara", ancora starter Alessandro Cavallaro, ha visto il trionfo, dopo una gara esaltante, di Giuseppe Gerratana, l'azzurro modicano, allievo di Salvo Pisana, che il prossimo 9 dicembre parteciperà agli Europei di cross a Budapest.

Fonte: Michelangelo Granata

Scarica la scheda di Cavallaro (a cura di M. Granata) La scheda di Alessandro Cavallaro

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1 thought on “Torna il Trofeo Santa Barbara, risorsa per un intero territorio”

  1. Salve… ricordo con piacere,  codesto Trofeo da me, fatto due volte, settore amatoriale: 1986 (3° trofeo) giunto tra i primi tre; e il 29/11/87  (IV) trofeo ,  terzo classificato , corso insieme a Alfio Scudero (oggi medico sociale del Catania Calcio), non ricordo bene sè, arrivò primo o secondo. Belli ricordi…oggi sessantenne, mi alleno ancora con costanza, senza impegni societari…daltronte,  non sono stato mai ,  tra gli evoluti e forti di questa bellissima attività sportiva ( vivicità 1988 : 0:51:09 ). Sicuro di ,aver fatto cosa gradita , ricordare  i primi anni del sudetto trofeo…auguro a tutto il settore e famiglie un felice Natale e buon 2013.

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