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CONI Sicilia senza guida: si dimette il Presidente Massimo Costa

Come era stato ampiamento previsto, a 24 ore dalla candidatura ufficiale alla "corsa per la poltrona di primo cittadino di Palermo", Massimo Costa ha lasciato oggi la guida del CONI Sicilia. Si apre dunque una fase di incertezza per il Coni siciliano che come primo passo verrà commissariato in attesa delle elezioni previste nel 2013. Tempi duri per lo sport siciliano…ma la sirene di Palazzo delle Aquile hanno "ammaliato" l'ennesimo candidato che si è presentato con la maglia del Terzo Polo…potremmo continuare a lungo ma il nostro è un sito a tema sportivo e tale deve rimanere, era solo giusto dare la notizia, informare, i COMMENTI li lasciamo a voi lettori…
di seguito il comunicato stampa emanato dall'entoruage di Massimo Costa.
L’Avv. Massimo Costa ha annunciato oggi, prima alla Giunta, poi al Consiglio ed infine alla stampa, di essersi dimesso dalla carica di presidente del Coni Sicilia. La decisione nasce a seguito della sua recente candidatura a Sindaco della Città di Palermo, pur non essendoci alcun problema di incompatibilità.
"Oggi ho preso una decisione difficile, ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili. L'ho fatto come gesto d'amore, perchè qui al Coni la politica non è mai entrata e mai entrerà. Al Coni devo tutto, è stata la mia famiglia, il Coni è un tempio sacro, che non deve essere contaminato dalle faccende politiche.
Mi dimetto perchè amo talmente questo posto e non voglio che nessuno lo violi, lascio una squadra competente e capace che sarà in grado di continuare il percorso iniziato con me.
Al suo posto, come prevede il regolamento del comitato, ci sarà un commissario, designato dalla Giunta nazionale. Potrebbe essere, in attesa delle prossime elezioni per il rinnovo delle cariche nazionali a inizio 2013 , il presidente del Coni di Palermo, Giovanni Caramazza.
"Ho chiesto a tutti di aiutare il commissario per mantenere gli altissimi livelli di efficienza che abbiamo raggiunto – ha spiegato Costa – Per me non è un giorno triste, mi sono commosso ma se quello che abbiamo costruito è solido, e lo è, continuerà ad esserlo. Ho parlato con Gianni Petrucci e anche lui non era d'accordo. Rimango consigliere nazionale del Coni ma non tornerò ad essere mai più presidente regionale.



