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Anna Incerti carattere e determinazione: aspettando Londra 2012
Pubblichiamo un ampio stralcio di una intervista rilasciata nei giorni scorsi da Anna Incerti ad un famoso blog spagnolo (http://misatletas.blogspot.com). Nell’intervista l’alteta palermitana ripercorre la sua carriera, guardando agli impegni di quest’anno: gli Europei di Helsinki ma soprattutto le Olimpiadi di Londra…
Hai debuttato a soli 23 anni con una maratona (Firenze), perché subito una prova così dura…
E 'stata una decisione presa dal mio allenatore, Tommaso Ticali, aveva fatto lo stesso con un altro grande atleta Massimo Modica.
A Firenze la prima vittoria nella maratona dove hai anche conquistato il titolo il campione d'Italia. Ti aspettavi un debutto del genere?
Onestamente, l'obiettivo era quello di terminare la gara senza alcun obiettivo specifico. Sono stata fortunata ad ottenere quel tipo di risultato.
Come è stata quella prima esperienza per te?
Credo che per tutti la prima maratona si finisce con l’amare o odiare. Per fortuna, la mia prima maratona l’avevo ben preparata e così quando corro una nuova maratona e ho solo lo stimolo a migliorare.
Sempre nella stagione, 2003, hai difeso i colori italiani alle Universiadi a Daegu, dove hai conquistato la medaglia di bronzo. Come hai vissuto questa esperienza internazionale?
Era la mia prima medaglia internazionale. Ricordo il caldo umido e la fatica. Il podio è arrivato grazie al mio disciplinato comportamento in gara.
Cosa hai provato tornando a casa dalla Corea con una medaglia in tasca?
Non potevo credere ai miei occhi, mi ha dato una motivazione enorme per un'ulteriore formazione per le gare future.
Perché poi sei tornata a gareggiare in una maratona dopo 3 anni?
Ho avuto problemi con il tendine di Achille. Infatti, nel 2005 sono stata operata
La volta successiva che sei tornata a difendere i colori azzurri è stato ai Campionati Europei di Göteborg. Sei rimasta sorpreso di essere selezionato per la nazionale?
No, dopo il debutto di selezione a Firenze tutti hanno creduto in me, soprattutto perchè in molte gare avevo fatto bene su asfalto e mezze maratone.
9 ° posto a Goteborg, con record personale di 2h32'53'', eri tra i migliori corridori della maratona in Europa. Quali le tue impressioni…
Era il mio primo Campionato Europeo, la mia seconda maratona, dopo l'intervento chirurgico sul tendine di Achille … Sono stata molto contento.
5.000, 10.000 e mezza maratona, perchè la maratona rimane la tua prova?
Onestamente, io amo tutte le distanze dal fondo, ma la maratona è la regina di questo sport. Penso di avere le caratteristiche fisiche più adatte a correre la maratona.
Come ricordi la tua esperienza ai Campionati del Mondo di maratona a Osaka 2007, dove hai chiuso al 17 ° posto?
Mi ricordo molto caldo e ho sofferto molto. Sono stata molto soddisfatta del risultato ottenuto.
Cosa ci si sente quando un corridore si trova nella linea di partenza di una gara assieme ai migliori atleti del mondo?
Paura, ma, consapevolezza di volere dare il massimo. Correre con i migliori al mondo, mi dà grande motivazione, ma anche grande responsabilità una volta che indossi la maglia azzurra
Per la maggior parte degli atleti, le Olimpiadi sono un sogno. Eri a Pechino 2008. E’ stato per te la realizzazione di un sogno?
Sì, un bel sogno che ho inseguito sin da quando ho indossato per la prima volta le scarpe da corsa.
La maratona si è svolta in condizioni difficili: caldo, umidità e inquinamento. Come te la ricordi?
A Pechino ho fatto una gara prudente, intimidita, e quando il gruppo di testa ha rotto gli indugi ho avuto paura di rimanere sola. Potevo fare meglio ma è andata così.
Dopo Pechino, alla Maratona di Milano sei scesa sotto il muso delle 2h30, con uno straordinario 2h27'42''. Che cosa significa per te continuare a migliorare il tuo record personale ed essere tra le migliori maratonete al mondo?
Significava che il tanto lavoro in precedenza aveva dato i suoi frutti. A Milano tutto è andato in maniera perfetta. In quella occasione ho capito di essere cresciuta lì molto cresciuta fisicamente e mentalmente.
A Barcellona, il tuo più grande successo internazionale, la medaglia di bronzo europea 2010.
Nei mesi precedenti mi ero allenato bene, con grande determinazione. Il giorno della gara ho capito che ero al 100%. Mio marito e il mio allenatore aveva scommesso sulla mia medaglia, quindi non potevo deluderli.
A chi devi dire grazie dopo un risultato importante per la tua carriera e personale?
A Tomaso Ticali mio allenatore ma anche fisioterapista e a mio marito Stefano Scaini .
Il 2011 è stato un anno molto buono te. Hai stabilito il record personale nella mezza maratona (1h09'06'') alla Roma-Ostia e hai abbassato il record nella maratona per ben due volte a Osaka (2h27'33'') e a Berlino (2h25'32'')
Mi sono allenato bene, con molto sacrificio, e non ho avuto problemi fisici. A Berlino poi è andato tutto bene, il clima era ideale e il percorso molto veloce.
Quest’anno gli Europei ad Helsinki e le Olimpiadi di Londra. Qual è il tuo obiettivo più importante per questa stagione?
Sicuramente le Olimpiadi.
Ora sei in piena preparazione per l’appuntamento olimpico. Il prossimo 26 febbraio parteciperai alla Roma-Ostia. Cosa ti aspetti da questa gara. Quale risultato ti può soddisfare?
Per la preparazione alle Olimpiadi ho scelto di fare alcune gare nell’asfalto, una di queste è la Roma-Ostia. Non so cosa potrò fare, quest’anno ci sono molte atlete forti. Il mio impegno come sempre sarà al massimo…