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Apre il Parco Ninni Cassara: ma le incognite restano tutte…

Aperto il Parco Urbano dedicato a Ninni Cassarà, commissario della Polizia e vice questore aggiunto presso la Questura di Palermo ucciso dalla mafia nel 1985. Il parco si estende per 280.000 metri quadrati, con una "superficie verde" di 13.000 metri quadrati. All'interno si trovano un laghetto, parco giochi, campi da bocce e una pista di pattinaggio. Presenti anche vari percorsi per il jogging e aree di sosta dove svolgere esercizi fisici. C’è anche  una area sgambatura per cani. La cerimonia di inaugurazione (il termine non ci piace e più avanti spiegheremo il perché) è vissuta tra  l’esibizione della corale della Polizia Municipale, dei cani della Polizia di Stato. E ancira esibizioni presso la pista di pattinaggio e presso il campo di bocce ed una corsa campestre non competitiva. All'anfiteatro invece si sono esibiti i ragazzi che grazie ad un progetto del Comune hanno frequentato la scuola di Mogol. I lavori per realizzare il nuovo Parco D’Orleans erano iniziati il 22 Aprile del 2005, per poi essere sospesi il 27 settembre del 2006, quasi un anno e mezzo dopo. Successivamente, per grazia ricevuta, sono stati ripresi nell'aprile del 2008 e dovevano essere completati, secondo le previsioni della tabella lavori il 30/06/2009. Non è stato così, ma una nuova tappa d’avvicinamento all’apertura di ieri è stata l’intitolazione e la scopertura delle relative targhe (il 6 agosto del 2010) a Ninni Cassarà,. Poi un altro lungo silenzio, successivamente negli ultimi mesi l’accelerazione dei lavori e la notizia che il parco sarebbe stato aperto (anche in corso d’opera) prima della fine di quest’anno. Così è stato il parco è stato aperto, non vogliamo dire inaugurato perché negli anni a Palermo non  sono mancate le opere “inaugurate” e poi “richiuse”, non ultimo il castello alla Zisa, inaugurato, abbandonato, vandalizzato, chiuso e poi ri-inagurato. Con il parco Ninni Cassarà non vorremmo vedere la stessa scena, perciò difendiamolo, facciamo nostro e soprattutto pretendiamo che i lavori (e sono tanti) che ancora ci sono da realizzare al suo interno vengano effettuati bene ed in maniera celere. Non vogliamo nuovo fumo in faccia vogliamo sentirci vivi e liberi la domenica o quando ci viene voglia di andare a fare una passeggiata, una corsa all’interno di un’area verde e sicura, non chiediamo troppo chiediamo solo di vivere in una città normale. 

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