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Parco della Favorita: piccoli passi per grandi speranze

Siamo i portavoce dei podisti palermitani, ma anche dei semplici cittadini che intendono frequentare uno dei parchi più belli d’Europa, voluto da Ferdinando re delle Due Sicilie e definito da Goethe "il più bello del mondo". Luogo non distante dal centro abitato della città di Palermo ma quasi integrato con esso, infatti basta varcare il cancello di piazza Leoni per ritrovarsi immersi in una folta vegetazione. Il Parco della Favorita fa parte, dal 1995, della Riserva Naturale Orientata Regionale “Monte Pellegrino”, che si estende per 1.050 ha e comprende l'intero massiccio del Monte Pellegrino suddiviso in zona A di Riserva e zona B o di pre-Riserva della Real Tenuta della Favorita, è un sito di interesse comunitario SIC ITA020014, definito dalla direttiva comunitaria relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche. La tutela delle aree di valenza ambientale è di competenza della Regione, attraverso l'assessorato Territorio e Ambiente, ed proprio a questo Ente che ci siamo rivolti per parlare della riqualificazione del parco, così insieme a vari rappresentanti di associazioni sportive quali: Mimmo Piombo (Presidente regionale Lega Atletica UISP), Ferruccio Bono ( consigliere provinciale FIDAL), Matteo Giammona (Universitas), Sergio Agalbato ( Ass. Palermo Città Normale) e Rosario Filoramo consigliere comunale, siamo stati ricevuti lo scorso 27 settembre dal Responsabile di Parchi e Riserve architetto Ornella Amara ed in presenza del Dott.Giovanni Di Trapani Assessore Igiene, Sanità, Parchi e Riserve del Comune di Palermo.

Il tema dell’incontro verteva sulla pedonalizzazione del Parco con la chiusura al transito delle auto nei viali Ercole e Diana al di fuori degli orari di punta, supportata anche da un controllo di autovelox e video sorveglianza, sulla realizzazione di tre ponticelli in legno per l’attraversamento dei suddetti viali, sull’ampliamento per la fruizione pubblica dell’area degli ex campi Castelnuovo occupata attualmente dal campo nomadi. Ma il passo più importante per la salvaguardia dell’area, sarà quello di intervenire in modo più appropriato sulla vegetazione, diserbando l’infestante specie vegetale “Ailanto”, che sta sopraffacendo le essenze autoctone.

Il progetto prevede altri interventi di miglioramento del sito per i quali ci vorrà tempo e soprattutto molte risorse economiche, ma sia l’arch. Amara che l’Assessore Di Trapani sono stati molto disponibili e concordi con noi sulle questioni affrontate ed appare evidente la volontà di conservare e tutelare gli aspetti paesaggistici, vegetazionali, faunistici, architettonici, nonché storici, dell’area consolidati nel tempo che per il loro valore dovranno essere patrimonio di tutti, ecco perché crediamo in una volontà risolutiva dei problemi.

Giuliana Amarù

(G.S.Amatori Palermo)

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