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Maratona di Roma, vince il keniota Cosmas Jairus Kipchoge Birech

Secondo posto per Abdi, etiope di nascita ma ora di nazionalità del Bahrein. Rahma Chota Tusa invece si conferma ancora una volta la regina di Roma

Cercava il tris della leggenda e lo ha ottenuto. La 24enne etiope Rahma Chota Tusa è ancora una volta la regina di Roma e ha ottenuto anche il secondo miglior tempo della storia con 2:23:46. In campo maschile torna invece alla vittoria il Kenya con il 32enne Cosmas Jairus Kipchoge Birech, che ha tagliato il traguardo in 2:08:03. Sono queste le immagini che resteranno della 24^ Acea Maratona di Roma, che oggi, in via dei Fori Imperiali, ha visto al via oltre 14 mila runners provenienti da 131 nazioni e circa 80.000 partecipanti alla Fun Run di 4 chilometri. Entrambi i risultati dei vincitori sono stati i più veloci corsi in Italia quest’anno.

Nella gara per atleti diversamente, categoria wheelchair, hanno vinto lo spagnolo Rafael Botello Jimenez in 1:54.19 e l’olandese Margriet Van Den Broek in 2:21.41. Tra gli handbiker ha trionfato l’azzurro Mauro Cratassa, 54enne di Vitorchiano, in 1:22:15.

LA CRONACA DELLA GARA MASCHILE

La gara maschile era partita a un ritmo indiavolato: 14:56 i primi 5 km, 29:58 al 10°, 44:58 al 15°, con una proiezione finale di 2:06. A metà gara il gruppo dei primi è passato in 1:03:18, nettamente sotto il ritmo del record della corsa di 2:07:17 del 2009. Dopo il 25° km (1:15:12), però, quando le lepri si sono fermate, la gara ha avuto un momento tattico, fino a quando al 30° km (1:30:35) Birech ha preso in mano la situazione, mettendosi davanti a tutti. Solo due atleti sono stati in grado di seguirlo inizialmente: l’etiope Dejene Debela Gonfa e il connazionale Ibrahim Abdo Abdi, che però da qualche anno corre per il Bahrein.

Gonfa ha rallentato un paio di chilometri dopo e la sfida è stata a due fino a piazza di Spagna, quando il keniano, che più volte si era sbracciato per chiedere un cambio all’avversario, ha lanciato l’attacco e si è involato verso la vittoria. Il suo tempo, oltre a essere il primato personale (aveva 2:08:45), è uno dei migliori mai corsi a Roma. Birech, che è il fratello maggiore del forte siepista, vive a Iten, uno dei cuori dei campioni keniani, dove si allena nel gruppo del manager italiano Gianni Demadonna, guidato dal coach Joseph Cheromei. Sposato, è padre di tre bambini, di cui l’ultimo è nato solo un paio di mesi fa.

Abdi, alla sua seconda maratona, si è migliorato di oltre tre minuti e ha chiuso la gara in 2:08:32. Record personale anche per il keniano Paul Kios Kangogo, che ha tagliato il traguardo in 2:09:20, mentre Gonfa è scivolato al 7° posto.

Il primo atleta italiano all’arrivo è stato Ahmed Nasef, 43enne di origine marocchina e bicampione italiano in carica, che gareggia per l’Atletica Desio: dopo una prima metà gara in 1:09:30, ha concluso in 2:21:07, conquistando il 13° posto.

LA CRONACA DELLA GARA FEMMINILE

Nella gara femminile Sharon Jemutai Cherop, atleta con un palmares prestigioso, è partita all’attacco fin dal primo metro, tanto che dopo 5 km aveva già mezzo minuto di vantaggio su Tusa e le altre. Le etiopi però hanno pian piano rimontato e dopo il passaggio al 15° km in 50:52, al 17° km è avvenuto il ricongiungimento, con un terzetto in testa formato da Cherop, Tusa e la giovane debuttante Dalila Abdulkadir Gosa. Tusa non si è accontentata ed è subito partita all’attacco, tanto che a metà gara era da sola (1:11:19), con Cherop a una decina di secondi.

Il resto della gara è stata una cavalcata per l’etiope, il cui unico obiettivo è diventato quello cronometrico: alla fine ha chiuso in 2:23:46, migliorando di quasi un minuto e mezzo il suo primato (2:25:12) e segnando il miglior tempo della storia della Maratona di Roma dopo il record di 2:22:53 di Galina Bogomolova del 2008. Eguagliato lo storico record di tre vittorie consecutive della connazionale Firehiwot Dado, prima nel 2009, 2010 e 2011.

Alle sue spalle, a tre minuti esatti (2:26:46), è arrivata Gosa, mentre il terzo posto l’ha conquistato in rimonta la keniana Alice Jepkemboi Kibor (2:28:19). Si Gosa che Tusa fanno parte del grande gruppo di campioni guidati dal coach etiope Haji Adilo ad Addis Abeba. Cherop è arrivata stremata al 4° posto in 2:29:26.

La prima italiana al traguardo è stata la 46enne romana Paola Salvatori che ha concluso 13° in 2:50:18.

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

BIRECH (vincitore): Sono molto contento di questa vittoria. Ero ben allenato e fiducioso, non ho mai avuto paura del ritmo, era quello che sentivo di poter correre. Mi dispiace solo che a un certo punto i miei avversari non hanno collaborato e abbiamo perso un po’ il ritmo. Non ho sofferto troppo il caldo. Penso comunque di potermi migliorare ancora di uno o due minuti in futuro. Intorno al 35° km ho avuto un problema al piede, ma non mi ha rallentato troppo. Al ristoro del 40° km ho visto che il mio avversario faceva fatica a riprendere il ritmo e ho accelerato. I soldi del premio? Da un paio di mesi è nato il mio terzo figlio, mi piacerebbe conservarli per poterli far studiare.

ABDI (2°): Nel finale ho sofferto molto per un dolore ai piedi, ma ho tenuto duro. Sono contentissimo, non pensavo di poter correre in questo modo e arrivare 2°. Ho dato tutto quello che avevo.

TUSA (vincitrice): Ero arrivata qui a Roma con l’obiettivo di vincere per la terza volta e non ho mai avuto dubbi. Per me forse è stata la vittoria più facile qui a Roma, anche se la preparazione non era andata al meglio. Non ho mai avuto paura dell’attacco iniziale di Cherop, a un certo punto ho detto al ragazzo che mi accompagnava di aumentare il ritmo e l’abbiamo raggiunta. Venire a Roma per la quarta volta? Non lo so, devo decidere con il mio manager. L’anno prossimo vorrei correre anche a New York e, perché no?, vincere come ha fatto la mia amica Dado.

GOSA (2°): Non è stato facile perché era la mia prima maratona. Negli ultimi chilometri ho fatto tanta fatica, ma ho stretto i denti. Non pensavo certo di poter arrivare 2°, ma è successo e sono contentissima.

HANDBIKE

VINCITORE HANDBIKE

CRATASSA: Era ora, sono sempre arrivato secondo dietro a Alex Zanardi. Sono davvero felice di aver vinto questa grande gara.

VINCITORE WHEELCHAIR

JIMENEZ: Sono stanco e felice, la prima parte della gara è stata abbastanza agevole, poi durissima per i sampietrini e l’asfalto dissestato, ma alla fine ho centrato la vittoria.

VINCITRICE WHEELCHAIR

VAN DEN BROEK: E’ stata dura, ma con una bellissima giornata di sole e un gran bel panorama offerto da Roma mi sono goduta la gara dall’inizio alla fine.

LE DICHIARAZIONI DELLE AUTORITA’

SINDACA DI ROMA, VIRGINIA RAGGI

“Uno sport semplice come la corsa unisce grandi, bambini, donne e uomini senza distinzione, con l’unico obiettivo di arrivare alla fine. L’organizzazione è complessa, collaborano tante forze, e sta andando bene. Il bando serve per ricominciare a fare ordine in tutti i settori, ristabilire la correttezza delle procedure e il rispetto degli standard”.

PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO, NICOLA ZINGARETTI

“Il percorso della maratona di Roma è il più bello del mondo, tra opere e monumenti che hanno scritto la storia. Ma questo evento non è solo uno splendido momento di sport e condivisione: rappresenta un volano per lo sviluppo economico e turistico della nostra città”.

PRESIDENTE MARATONA DI ROMA, ENRICO CASTRUCCI

“Dopo anni di maltempo, finalmente stavolta a Roma splendeva il sole e quasi 100.000 persone hanno partecipato alla maratona e alla Fun Run. Il comitato organizzatore ha dimostrato anche quest’anno di saper organizzare un grande evento amato in tutto il mondo. A livello tecnico, poi, siamo risultati i più veloci in assoluto in Italia, un dato che fa capire la qualità degli atleti ingaggiati. Un ringraziamento speciale va a tutte le forze dell’ordine, ai volontari, all’amministratore comunale, a tutte le istituzioni e allo staff di questo evento che non ha eguali su tutto il nostro territorio”.

CLASSIFICHE

UOMINI

1. Cosmas Jairus Kipchoge Birech (KEN) 2:08:03

2. Ibrahim Abdo Abdi (BRN) 2:08:32

3. Paul Kios Kangogo (KEN) 2:09:20

4. Motlokoa Clement Nkhabutlane (LES) 2:10:32

5. Girmay Birhanu Gebru (ETH) 2:10:57

6. Mathew Kipsaat (KEN) 2:11:35

7. Dejene Debela Gonfa (ETH) 2:12.01

8. Daniel Aschenik Derese (ETH) 2:13:36

9. Abraham Kasongwor Akopesha (KEN) 2:14:38

10. Belete Mekonen Gezu (ETH) 2:16:32

13. Ahamed Nasef (ITA) 2:21:08

DONNE

1. Rahma Chota Tusa (ETH) 2:23:46

2. Abdulkadir Dalila Gosa (ETH) 2:26:46

3. Alice Jepkemboi Kibor (KEN) 2:28:19

4. Sharon Jemutai Cherop (KEN) 2:29:26

5. Jemila Wortesa Shure (ETH) 2:32:00

6. Mesera Hussein Dubiso (ETH) 2:36:27

7. Afera Godfay Berha (ETH) 2:36:53

8. Buzuayehu Mohamed Ahmed (ETH) 2:38:37

9. Medina Nigussie Beriso (ETH) 2:40:26

10. Angela Jemesunde Tanui (KEN) 2:43:02

….

13. Paola Salvatori (ITA) 2:50.18

HANDBIKE

1. Mauro Cratassa (ITA) 1:22:15

WHEELCHAIR

UOMINI

1 Rafael Botello Jimenez (SPA) 1:54.19

DONNE

Margriet Van Den Broek (NED) 2:21.41

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