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A Vito Massimo Catania e Marinella Barbagallo la ‘Scalata del Santo’

Una piacevole novità, una bella intuizione da parte degli organizzatori che questa manifestazione l’hanno fortemente voluta. Stiamo parlando della prima edizione della Scalata del Santo che ha nella Sport Etna Outdoor la società che l’ha organizzata facendolo   anche molto bene. Un ‘Urban Trail’, una gara in linea di fatica e sudore  una “scalata” così come recita lo stesso nome, che dalla piazza di San Nicolò Politi ad Adrano, davanti alla chiesa che un tempo fu la casa del Santo, porta fino all’eremo dove lo stesso si rifugiò il giorno prima del suo matrimonio, e dove dimorò nel suo eremitaggio.  

Una salita continua, dalla strada urbana per poi proseguire e terminare con circa due chilometri tra lastricato, sterrato e per non farsi mancare nulla, pietra lavica, ultimo tratto questo che porta fino alla piazzola adiacente la grotta del Santo, divenuta continua meta di pellegrini. Giornata calda, ma questo si sapeva già, con  Lucifero (ci riferiamo solo al nome dato dai meteorologi al’ondata caldo torrido di questi ultimi giorni)  che ha accompagnato gli atleti lungo nove chilometri con un dislivello di 470 metri. Alla fine la gara l’ha vinta uno che ha le salite nel DNA Vito Massimo Catania arrivato (tranquilli…in auto) dalla vicina Regalbuto. Tra le donne (pochine per la verità appena sedici), trionfo di Mariella Barbagallo (Placeolum).

La gara al maschile ha visto Catania e Alfio Scalisi cominciare la salita insieme, poi a metà gara, lo strappo decisivo dell’atleta di Regalbuto che ha vinto a mani basse con un vantaggio di quasi un minuto sull’atleta della Monti Rossi Nicolosi. Terzo in rimonta l’atleta di casa Antonino Ferrara che di.  slancio ha avuto la meglio si una manciata di secondi su Luca Stagno (Etnatletica San Pietro Clarenza).

Avvincente la gara delle donne con la Barbagallo (anche lei avvezza alle salite, presente all’ultima 0-3000) che ha ben controllato le avversarie, distinguendosi per lucidità nell’ultimo tratto della gara, quando oltre alle gambe, serve anche tanta testa. Alle sue spalle una mai doma Francesca Grigorio (Sport Ena Outdoor), terza Valeria Grigoli (Atletica Sicilia).  

 La gara, che ha visto atleti giungere al traguardo, è stata valida come prima prova del Campionato BioEco Trail Race e prova Challenger del BioRace Trofeo Pegaso- Per…Correre. Poco più di 140 gli atleti al traguardo con podisti arrivati anche da fuori provincia, Palermo, Trapani, Messina e Ragusa.  

Dicevamo praticamente perfetta la macchina organizzativa della Sport Etna Outdoor del presidente Michele Maccarrone. Non è mai facile organizzare gare in linea, più difficile farlo ad agosto e in gare dove i percorsi si presentano difficili e accidentati. Ricco anche il ristoro con dolci preparati dalle donne della società etnea (anche questa piacevole consuetudine, già adottata in occasione della Corri Adrano) frutta, gelati e pane ‘cunzato’.  

Non ultima la medaglia appositamente coniata per tutti i finisher e la maglia tecnica. Premiazioni nel giardino adiacente alla grotta del Santo del quale quest’anno si celebrano i 900 anni dalla sua nascita. Un Patrono che si ‘divide’ tra due cittadine, Adrano e Alcara Li Fusi, ma questa è un’altra storia e poco c’entra con la bella manifestazione che abbiano vissuto oggi.  

CLASSIFICA UOMINI

  1. Vito Massimo Catania (Acsi) 40’31
  2. Alfio Scalisi (Monti Rossi Nicolosi) 41’29
  3. Antonino Ferrara (Sport Etna Outdoor) 41’54
  4. Luca Stagno (Etnatletica San Pietro  Clarenza) 42’09
  5. Giuseppe Pulvirenti (Virtus Acireale) 43’30

CLASSIFICA DONNE 

  1. Marinella Barbagallo (Pol. Dil. Placeolum) 55’43
  2. Francesca Grigorio (Sport Etna Outdoor) 56’05
  3. Valeria Gricoli (Atletica Sicilia) 58’57
  4. Elisa Sapuppo (Monti Rossi Nicolosi) 59’13
  5. Mela Motta (Fortitudo Catania) 59’13
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