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100a corsa per il parkrun Uditore: cento occasioni di corsa libera

Stamattina alle nove in punto, per la 100a volta il parkrun Uditore ha celebrato il suo rito fatto di sport, aggregazione, condivisione, ma anche impegno sociale e agonismo quanto basta.  100 candeline, un viaggio cominciato a Palermo (prima città italiana ad adottare il parkrun) quasi due anni or sono.

Cento corse, cento momenti da ricordare per ogni runner che ha calcato lo sterrato, l’erba del parco Uditore, in inverno così come in estate, a Natale come a Ferragosto. Una sfida vinta, quella degli organizzatori, basti pensare che dopo il Parco Uditore, il parkrun ha trovato casa ancora a Palermo (presso il parco della Favorita) a Milano, parco Nord, a Rimini e a Treviso. Le regole sono uguali in tutto il Mondo, maglietta, scarpe, pantaloncini, iscrizione gratuita al portale e poi basta attendere la giornata di sabato per la corsa più libera che c’è. Il tempo, quello passa in secondo piano e serve solo a migliorare se stessi, step dopo step. 

Oggi, giorno di festa al parkrun Uditore con circa 50 podisti accorsi per celebrare le 100 corse, presenti anche parkrunner russi, inglesi e del Ghana. Tra loro anche chi di parkrun in giro per il mondo ne ha corsi oltre 300. E le occasioni per celebrare il parkrun Uditore, non finiscono qui, sabato prossimo si correrà per ricordare le vittime delle stragi Falcone e Borsellino, nel giorno che precede la Corsa per la memoria organizzata dalla Fondazione Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e dalla Fidal. Tra due settimane nuovo compleanno, il parkrun Uditore compie due anni dalla sua prima corsa, data quantomai importante perché ha segnato l’inizio del parkrun anche in Italia. 

La photogallery di corsa 100 nella pagina FB di siciliarunning

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