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Rio 2016: Ayana nella storia, oro da record nei 10.000

L’atletica si presenta alle XXXI Olimpiadi dell’Era Moderna, e lo fa sulle ali leggere e le high notes di Almaz Ayana, strepitosa protagonista del più grande 10000 metri femminile della storia. L’etiope ha migliorato il record mondiale della cinese Wang Junxia (29:31.78, Pechino 1993) portandolo a un sensazionale 29:17.45. Argento alla kenyana Vivian Cheruiyot in 29:32.53 (record nazionale), bronzo all’altra etiope Tirunesh Dibaba in 29:42.56 (primato personale).

Una gara cui la 21enne kenyana Alice Aprot Nawonuna ha inferto un ritmo terrificante fin dai primi due giri, transitando al primo chilometro in 3:01.53 e al secondo in 5:55.79. Le 37 atlete al via si sono presto ridotte a una fila di otto, sei africane, la turca ex-keniana Can e la statunitense Huddle, ma di fronte allo strapotere africano servito oggi allo Stadio Olimpico di Rio, il resto del mondo poteva opporre ben poca resistenza. Lo strappo decisivo della Ayana, sempre nell’ombra della Aprot fino al passaggio dei 5000 della keniana (un velocissimo 14:46.81), ha letteralmente tarpato le ali delle avversarie. La Ayana è volata indiavolata verso il record del mondo con passaggi inferiori al crono della cinese Wang Junxia e ha chiuso abbassando il limite mondiale, vecchio di ventitre anni, a 29:17.45, una dimensione considerata irreale fino a dieci anni fa. Questi i passaggi della gara-record:
(Aprot 3:01.53, 5:55.79, 8:52.70, 11:49.74, 14:46.81, Ayana dal sesto chilometro 17:36.74, 29:29.98, 23:25.37, 26:22.88).

La più grande gara di sempre sulla distanza, che rivoluziona le graduatorie all-time, con la seconda, Vivian Cheruiyot, a sua volta a un soffio dal vecchio record del mondo in 29:32.53, e la terza, la due volte olimpionica Tirunesh Dibaba, bronzo in 29:42.56. Sotto i 30 minuti va anche la Aprot, quarta in 29:53.51, la quarta più veloce della storia, e così di seguito dalla quinta all’ottava posizione la statistica rileva i tempi più veloci di sempre. Medaglie: l’Etiopia infierisce sul resto del pianeta, prendendosi la quinta medaglia d’oro nella storia dei Giochi e, col bronzo della Dibaba, porta a dieci i metalli complessivi. Record personali a raffica tra i piazzamenti oltre l’ottavo posto, ma più di tutti brilla il record americano di Molly Huddle, sesta in 30.13.17. Dietro, record nazionali a pioggia. Benvenuta atletica.

INGLESE, TRENTESIMA DOPO UNA CADUTA – L’azzurra Veronica Inglese, alla sua prima esperienza olimpica, conclude al 30° posto in 32:11.67: “Sono venuta qui per un buon piazzamento, ma purtroppo sono caduta. Quando mi sono rialzata, ero staccata dal gruppo e ho cercato di andare in rimonta, però davanti sono fuggite via. Comunque entrare in questo stadio è stato veramente fantastico”.

Fonte Fidal

Foto Colombo Fidal

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