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Mondiali di Pechino: “disfatta si ma finiamola di puntare il dito sui Corpi Militari”

I mondiali di atletica di Pechino li ha visti sco-modamente seduto sul divano di casa. Scomodo si, perché a quei mondiali Yuri Floriani poteva esserci e voleva esserci, un finale di stagione poco fortunato non gli ha infatti permesso di essere tra i convocati, lui come sempre ce l’ha messa tutta…Un “mondiale disfatta” per i colori azzurri, usciti sbiaditi, praticamente incolore, da una competizione stellare…”non è il momento di colpe o processi – ci dice Yuri – né di buttare la croce sui Corpi Militari. Ci vuole un progetto chiaro e preciso ma credo poco che questo progetto arriverà mai…”. Nel frattempo Yuri, investe nella nuova stagione…nel mirino Europei in Olanda e Olimpiadi…L’INTERVISTA…

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Mondiali di Pechino…la parola che maggiormente viene affiancata alla partecipazione dell’Italia è DISFATTA…è andata proprio così ? E quali le cause…

Purtroppo per la mia Italia e’ stata si una Disfatta! Non si devono accampare scuse e mi ci metto pure io pur non avendo partecipato alla manifestazione.Come ha detto il presidente Giomi, per affrontare un appuntamento di questo livello bisogna essere all’altezza e soprattutto sapere a cosa si va incontro. Io personalmente quando ho capito di non essere competitivo fisicamente e mentalmente ho preferito rinunciare. L’atletica mondiale e’ in continua evoluzione e il livello è stratosferico. Qualche risultato positivo si è visto ma non è possibile salvare il gruppo. Due anni fa a Mosca ho avuto la stessa esperienza ma ne ho tratto una lezione. Non si partecipa tanto per esserci ma almeno si deve competere ai limiti del proprio personale.

 

Sono stati convocati, secondo te, i migliori atleti che l’Italia può vantare in questo momento…?

Sono stati rispettati gli standard di partecipazione quindi credo che la squadra convocata sia meritevole della partecipazione.

 

Molti hanno puntato il dito nei confronti dei gruppi militari…che a loro dire finirebbero con il “viziare” gli atleti

I gruppi Militari sono una risorsa per noi atleti e purtroppo quando le cose vanno male si punta il dito sempre su di loro. A parer mio le critiche lette in questi giorni non sono altro che IMG_4143 (Copia)eresie..il mio Corpo Militare mi permette di fare attività agonistica,mi ha educato e corretto in 14 anni fin da quando ero un’atleta immaturo. Ho passato anni in caserma ad allenarmi e i miei responsabili mi hanno sempre seguito nella mia carriera. Invece parliamo di Federazione e di meritocrazia…il sacrificio la dedizione e la forza di volontà sono qualità che un’atleta costruisce con il proprio carattere, finiamola di incolpare i gruppi sportivi e iniziamo a fare ricadere le colpe su noi stessi.

 

Da dove deve ripartire la nazionale azzurra

 

Per me la nazionale Azzurra dovrebbe ripartire da un progetto “importante”, cosa che sono convinto non ci sarà; un progetto per far si che a Rio si arrivi con degli atleti carichi di energie e voglia di risultati. In questi giorni si cercano solo le colpe e i colpevoli. Io personalmente me ne frego e programmerò la mia attività per arrivare prima agli europei di Amsterdam e poi alle Olimpiadi..non corro ne’ per il Presidente (Giomi n.d.r.) ne’ per il Corpo Militare,quando indosso la maglia azzurra corro per l’Italia!

…sono convinto che gli azzurri supereranno presto questo brutto momento, perché noi atleti anche se “scarsi”, ci mettiamo l’anima e i primi ad essere delusi quando non raggiungiamo un buon risultato, siamo noi.

 

Uno dei pochi a salvarsi (se non l’unico) nella missione Pechino, è stato Pertile (41 anni) nella maratona…non è un caso forse…

 

Pertile ha fatto una grande prestazione ma come ho detto e’ arrivato all’appuntamento come il compagno Meucci e qualche altro/a in condizione ed in questo caso ha approfittato credo dell’unica competizione dove i big (erano fuori forma) e la prestazione siano state di un livello abbordabile. La maratona, come è stato per l’oro di Baldini ad Atene riserva sempre sorprese…

 

I mondiali dalla poltrona…aspettando le Olimpiadi di Rio del prossimo anno… e non solo

Quest’anno ho concentrato la mia preparazione per ben figurare nella coppa Europa a squadre e credo di aver centrato l’obbiettivo con il terzo posto. Con il mio allenatore sapevano che ad inizio stagione valevo abbondantemente la partecipazione a questi mondiali ma purtroppo non sono stato molto fortunato nei meeting dove ho corso ,ed un piccolo problemino fisico mi ha bloccato negli ultimi tentativi. Il prossimo anno per me sarà importantissimo (europei e Rio).. da parte mia sto investendo tutto quello che è possibile per la mia preparazione , poi si vedrà!!

 

Doping e atletica anche a Pechino il binomio si è fatto sentire…

Io di doping non ne voglio parlare ma l’unica cosa evidente e’ che di atletica si parla tanto solo se c’è di mezzo il doping o delle disfatte .Del calcio si sa’ anche quando i calciatori vanno al bagno!

 

Agonisticamente parlando quanta rabbia c’è in Floriani in questo momento…

In me c’è tanta rabbia e da qualche anno ormai!  Ho dimostrato di essere un atleta di qualità ma ancora si punta su altro. Purtroppo ho un carattere diretto e sincero quindi non posso far parte di certi sistemi. Per fortuna ho le fiamme Gialle l’unica mia risorsa morale e ovviamente economica per continuare a lottare!

 

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1 thought on “Mondiali di Pechino: “disfatta si ma finiamola di puntare il dito sui Corpi Militari””

  1. Non si è in grado di risolvere e gestire l’atletica e si scaricano le responsabilità ad altri. L’atletica è dei giovani e le poche risorse rimaste sono destinati alle molte poltrone di vecchietti che tutto si ricordano ma non sanno trovare soluzioni.

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