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Italiani sempre più popolo di podisti

Un’età media di 43 anni per gli uomini e di 39 per le donne. 8 su 10 lo praticano regolarmente 12 mesi l’anno, fra le 3 e le 4 volte alla settimana, senza alcuna paura del ghiaccio dell’inverno o dei 35 gradi del mese di agosto. Corrono per stare in forma (77%), per rimanere in salute (76%) e per divertirsi (61%). Le corse più frequentate sono le mezze maratone (75%),più delle 5 km (55%) e delle 10 km (54%). Ma quasi un runner su due (47%) ha completato almeno una maratona.

Sono solo alcuni numeri della ricerca realizzata negli USA e in altri paesi (Italia compresa), da Brooks, il marchio leader di calzature da running, e che danno la misura delle dimensioni di un fenomeno che si sta diffondendo dappertutto a macchia d’olio.

In Italia, secondo la ricerca, la corsa viene praticata più o meno abitualmente da ben 6 milioni di persone, di cui il 55% sono uomini e il 45% donne. Un fenomeno che non conosce divisioni di età: il 27% dei runner hanno fra i 25 e i 34 anni, il 25% fra i 35 e i 44, il 21% fra i 45 e i 54, e un dignitoso 8% di over 55. E non è tutto: per il 77% degli intervistati la corsa è l’attività sportiva primaria. Più della palestra o del calcetto dei maschietti e del pilates delle signore.

Un fenomeno, quello del running, che secondo gli esperti ha avuto un vero e proprio boom proprio come in conseguenza della crisi economica. “Per iniziare a correre è necessario un buon paio di scarpe, una visita medica e poco altro, spiega Marco Rocca, da 10 anni a capo di Brooks Italia. Nessun altro sport richiede un livello di attrezzatura così elementare ed economico”.

Per avere una misura della diffusione del running in Italia basta fare un giro nei parchi di una qualunque città, o guardare il numero di iscritti alle manifestazioni che ogni domenica attirano migliaia di appassionati di ogni età.

 

La maratona, ovviamente, è il sogno di quasi tutti i runner, o perlomeno di coloro che dopo un po’ cominciano a prendersi sul serio e dai 5 km arrivano ai 10 e poi, dopo qualche mese, ai 20 e così via. Per prepararsi alla maratona, secondo gli esperti, sono necessari almeno 4 mesi di allenamento specifico e tutti sono concordi che non si dovrebbe preparare una maratona se si corre da meno di un anno. Però ne vale la pena, anche solo a pensare che è l’unica disciplina sportiva che può vedere sulla medesima linea di partenza il dilettante e il campione mondiale keniano.

 

Le distanza preferita è tuttavia quella leggermente più abbordabile della mezza maratona, ovvero 21 km. Ben tre quarti dei runner (75%) si è cimentato in una mezza, e oltre la metà partecipa abitualmente a corse sui 5 km (55%) o 10 km (54%).

 

Infine i 4 alleati indispensabili per ogni runner:

  1. Le scarpe. Un buon paio di scarpe da running, che vadano bene per il proprio piede, per il peso e la corporatura del runner, per la velocità con cui normalmente si corre. Molti negozi specializzati eseguono addirittura un test che permette di capire se si ha un appoggio neutro o pronatore (ovvero la tendenza del piede a ruotare verso l’interno).
  2. L’abbigliamento tecnico. Chiunque, dopo i primi mesi durante i quali si copre con felpe, tute e giacche a vento, scopre il mondo dell’abbigliamento tecnico: tessuti leggeri e traspiranti, che sono indispensabili in ogni corsa sulle medie e lunghe distanze.
  3. Il gps. L’orologio gps che permette di monitorare i propri allenamenti e i propri progressi tenendo sotto controllo ritmo, velocità e, spesso, anche i battiti cardiaci è ormai un must del runner evoluto e non può mancare al polso del maratoneta 2.0. Ma ci sono anche decine di App per convertire smartphone in perfetti alleati per correre meglio.
  4. Un buon manuale. Su Internet si trova ormai quasi di tutto: consigli di sedicenti esperti, tabelle di allenamento, istruzioni su diete e integratori. Ma la cosa migliore è trovare un buon libro scritto da chi di corsa se ne intende davvero e seguirne il più possibile i consigli.

articolo tratto da http://www.runlikeneverbefore.com/

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