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Pioggia e fango protagonisti dei Campionati regionali di Corsa campestre S/M

Pioggia e fango, tanto fango nella prima gara ufficiale della stagione 2015 del Grand Prix regionale Fidal. Di scena a Ravanusa i campionati regionali di corsa campestre S/M (organizzati dall’ASD Pro Sport Ravanusa) che hanno fatto registrare il record di partecipanti ma anche un folto numero di ritirati. A IMG_5759 (Copia)rendere tutto più difficile (ma sicuramente anche più spettacolare) è stato il meteo, dapprima il vento che poi ha lasciato spazio ad un’incessante pioggia che minuto dopo minuto ha reso il terreno di gara appesantito dal fango che ha lasciato il segno su indumenti e corpi dei coraggiosi podisti. Pioggia che, al termine delle batterie, si è trasformata in nubifragio, accompagnato da una fitta grandinata che ha causato il fuggi fuggi generale e l’inevitabile rinvio delle premiazioni.  La gara: percorso nervoso, tutto Sali-scendi, nessun rettilineo se si eccettua quello che portava al traguardo. Percorso, come già detto, reso quasi impraticabile dalla poltiglia fangosa che in molti tratti quasi inghiottiva le scarpe dei podisti. Nella prima batteria (5 giri sotto una pioggia battente e dedicata alle donne e agli uomini dalla SM60) bel duello tra Tatiana Betta e Katia Scionti, con la portacolori della Podistica Messina che ha avuto la meglio andando a vincere con un buon margine di vantaggio IMG_5480 (Copia)sull’avversaria. Terza Simona Vassallo del Marathon Altofonte. Tra gli uomini dominio annunciato di Raffaele Santoddì (Atletica Caltagirone). La seconda batteria (uomini dalla SM45 alla SM55 impegnati in 6 giri) è stata, a nostro parere la più spettacolare, e questo grazie soprattutto  alla momentanea assenza di pioggia. Stavolta il duello è stato tra Franco Carpinteri e Abdelkrim Boumalik, con il portacolori della Trinacria Sport che ha fatto prevalere il suo ottimo momento di forma andando a vincere con una manciata di secondi sul marocchino dell’Universitas Palermo. Terzo Leone Lazzara dell’ASD Archimede. La terza batteria (uomini dalla SM alla SM40) ha riportato sul terreno di gara pioggia e maltempo, pronti a dare il meglio di loro. Gli atleti, impegnati su un terreno ridotto ormai ad un “lastricato di fango” sono stati eroici con Vito Massimo Catania (Amatori Regalbuto) che quasi planando è andato a vincere dopo avere sfiancato la resistenza di atleti come Ucciardo (Marathon Avola), Puccio e Scalisi della Podistica Messina, fianco a fianco al campione di Regalbuto per buona parte della gara. Il finale è già stato raccontato con tuoni, IMG_5754 (Copia)fulmini e grandine a chiudere malinconicamente il campionato regionale di cross, che attendeva le ricche premiazioni per un epilogo in festa. Maltempo che ha portato anche alcune critiche riguardo il posizionamento di docce e servizi igienici dislocati a circa 300 metri dal terreno di gara, presso lo stadio comunale. Difficili da raggiungere e poco fruibili per i podisti. La risposta dell’organizzazione parla di migliore soluzione possibile e di problemi causati dall’incessante pioggia. Prossimo appuntamento del GP di corsa l’otto febbraio ad Acireale con il 1° Trofeo di Carnevale Città di carnevale, nel corso del quale dovrebbe essere “recuperata” anche la mancata premiazione di ieri.

La gara di Ravanusa, come detto, è stata valida come campionato regionale di corsa campestre. Per quanto riguarda le società (alleghiamo le classifiche a fine articolo) la vittoria è andata trai maschi, all’Universitas Palermo, seguita dall’Atletica Sicilia e dalla Trinacria Palermo. Tra le donne primo allor regionale per l’ASD Sport Nuovi Eventi Sicilia. Piazza d’onore per la Podistica Messina, terza l’Atletica Sicilia. Prima della partenza della prima batteria è stato effettuato un minuto di raccoglimento per ricordare Roberto Cerasola, atleta della Trinacria Palermo, venuto a mancare proprio nella mattina di ieri.

IMG_5424 (Copia)

I campioni regionali di corsa campestre:

SM35 Vito Massimo Catania (Amatori Regalbuto)

SM40 Vincenzo Puccio (Podistica Messina)

SM45 Franco Carpinteri (TRinnacria Sport)

SM50 Leone Lazzara (ASD Archimede)

SM55 Ettore Rivoli (Atletica Bellia)

SM60 Raffaele Santoddì (Atletica Caltagirone)

SM65 Giuseppe Ruggeri (Forte Gonzaga Messina)

SM70 Paolo Francesco Meli (Fiamma Rossa Palermo)

SM75 Giuseppe Pipia (Passione Corsa Ribera)

SM80 Sebastiano Caldarella (Marathon Athletic Avola)

SM35 Patrizia Strazzeri (Fortitudo Catania)

SM40 Katia Scionti (Stile Libero Messina)

SM45 Tatiana Betta (Podistica Messina)

SM50 Anna Romano (Ortigia Marcia)

SM55 Rosa Maurici (Athlon Ribera)

SM60 Maria Clara Minagra (Fiamma Rossa Palermo)

SM65 Rosaria Lanza (Atletica Lentini)

CLASSIFICA PER SOCIETA’ (DA SCARICARE)

Classifica di SOCIETA’ – UOMINI

Classifica di SOCIETA’ – DONNE

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7 thoughts on “Pioggia e fango protagonisti dei Campionati regionali di Corsa campestre S/M”

  1. Di certo le avverse condizioni meteo hanno complicato le cose. Ma nonostante la buona volontà degli organizzatori, dal punto di vista logistico, così come fu aspramente criticata l’ultima campestre regionale di Piazza Armerina 2014, la gara a mio parere ha presentato molte pecche. 1) Assolutamente inadeguata la posizione dei servizi igienici (per inciso non sono affatto 300 metri) ed è inultile confondere il fatt che noi Podisti maciniamo decine di chilometri la settimana con il non mettere a disposizione dei bagni a 2 minuti dalla linea di partenza e non a 10 minuti!!. Tra l’altro l’inesistente flora attigua consentiva per cosi dire di ovviare in “plein air”. 2) Dispiace dirlo ma impreparata anche il dispositivo dei soccorsi: infangato come un marines, erano quasi impacciati a pulirmi la ferita, non avevano acqua!!! prima di disinfettarla. 3) Non dico molto, ma almeno un tubo flessibile con l’acqua corrente la si poteva mettere a disposizione!! Ho visto moltissimi uomini fango aggirarsi come spettri in cerca delle mitiche docce fredde del Campo sportivo. In tal senso propongo per la prossima premiazione del regionale un trofeo speciale per il vecchietto di Terrasini, che di certo non si fa scrupolo a lesinare qualche metro cubo d’acqua per alleviare la calura della salitella dell’omonima gara. Ovviamente tutte le critiche devono servire da sprono per i prossimi organizzatori: il bello e il brutto della prima gara è quella di servire anche per evitare di ripetere gli errori e non pensare solo che gli Amatori devono essere troppo maltrattati per il loro amore.

  2. Finalmente una versione che conferma quanto ieri, con la solita veemenza che mi contraddistingue, ripetevo; ieri caro Salvo ero offesa per il trattamento che stati costretti a subire noi e famiglie che con altrettanta passione ci seguono. Ho deciso di fare la gara camminando per protesta, ho deciso di fermarmi ed aspettare l’ultimo concorrente della mia batteria prima di tagliare il traguardo sono ultima ma non per infortunio ma per rabbia. Bagni a più di 300 metri dopo una salita poi discesa e attraversamento di una rotatoria! Bagni fatiscenti e, chi dopo a provato a fare la doccia, ha trovato un filo di acqua gelida. Con circa 3500 € di incasso dei bagni chimici vicini si potevano posizionare, infatti gli i organizzatori più attenti li mettono anche nelle gare che si snodano al centro dei paesi proprio per non costringerci a chiedere cortesie ai numerosi bar. Ieri uomini e donne approfittavano di qualunque anfratto, uno spettacolo indecoroso ma necessario, io ho raggiunto i bagni del campo e me ne sono amaramente pentita: fatiscenti e lontani. Tutto il resto ha poca importanza: ambulanza che arriva proprio allo start, percorso valido per atleti giovani e professionisti non per amatori di tutte le età (il fango ha fatto il resto), dopo la gara uno spicchio di arancia neppure un the caldo (a Piazza Armerina ci venne offerto), mancanza di parcheggio e caos per trovare un piccolo spazio per il riscaldamento. Per 600 persone che meritano il meglio per la loro passione ed il loro sacrifici anche economici è stata una pessima scelta da parte dei responsabili del circuito e degli organizzatori.

  3. Caro Andrea io a Pergusa ho sentito con le mie orecchie che le organizzazioni sono tuttosommato positive…e che gli organizzatori fanno i miracoli ! Ogni anno e’ la stessa storia …penso che sia venuto il momento di farci rispettare! Noi amatori dobbiamo esigere che le gare si svolgano nella migliore condizione possibile. Se non sono capaci gli organizzatori stiliamo un documento noi con una dozzina di richieste!

  4. La federazione regionale invece di pensare ad inserire le griglie di partenza deve esigere dagli organizzatori i servizi essenziali per gli amatori che corrono tipo Bagni,spogliatoi,medici,parcheggi,chiusura al traffico,segreteria efficiente, etc

  5. La fidal prima di pensare ad istituire le GRiGLIE di partenza,dovrebbe istituire un protocollo con tutti gli organizzatori del grand prix che assicurassero i servizi di base organizzativi a chi partecipa, Bagni (uno ogni 50 partecipanti),deposito bagagli,spogliatoi,sicurezza stradale,medico e ambulanza (uno ogni 300 partecipanti) etc

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